Benoit Sokal.. chi non lo conosce e come dimentica
Syberia..poi venne
Paradise che fu una mezza delusione, sia per il gioco in sé che per il problema dell’instabilità. Ora si ripresenta con questo
Sinking Island cambiando rotta: dalla gelida
Syberia alle calde zone equatoriali di Paradise e ora ad una zona sperduta del pacifico: l’isola Sagorah. Tre stili di gioco differenti che in qualche modo fanno intercettare una buona varierà di scelte per creare un gioco. Un certo Walter Jones scoprì quest’isola ed essendo miliardario investì parecchi soldi nella costruzione di un hotel all’avanguardia quasi esclusivamente per l’alta società e non per comuni mortali. Jones ormai anziano e paralitico, era costretto su una sedia a rotelle e il suo corpo venne trovato sfracellato ai piedi di una scogliera. Per investigare sull’accaduto viene inviato il nostro alter ego: Jack Norm, quindi gioco in terza persona. La prima cosa da fare è appurare se si tratta di morte accidentale oppure di omicidio dando così vita ad un’avventura a stampo investigativo. Sull’isola sta per abbattersi un uragano, quindi si avranno tre giorni di tempo per svelare il mistero e per fortuna sull’isola ci sono solo dieci persone che possono essere sospettate, quindi il cerchio è abbastanza ristretto. Jack scoprirà che si tratta di omicidio e l’indagine lo porterà tra le spiagge di Sagorah alle stanze dell’hotel Jones, cercando prove, indizi interrogando i sospettati per arrivare alle soluzione del caso. Sarà molto importante l’elemento “ tempo”, se sarà scelta questa modalità, dove si dovranno portare a termine alcuni eventi dell’indagine entro un certo limite di tempo; se ciò non accadrà si perderanno tutti gli indizi e prove trovate e sarà il fallimento dell’indagine. Scegliendo invece l’impostazione classica si proseguirà normalmente senza nessun limite. Conoscendo Sokal ci si aspetta una grafica da urlo ed in effetti è così: ambientazioni spettacolari, con tinte a tratti decadenti ma specificatamente volute, effetti luci da rendere tutto reale e ben definito. L’effetto isola solitaria in tempesta con il grattacielo che svetta la si può considerare un’idea geniale. I fondali dimensionali e arricchiti da molti virtuosismi grafici: lampi tra le nuvole, palme agitate dal vento e tanti altri effetti che rendono verosimile l’intera scena. Tutto questo viene “rovinato”, nel senso buono, da un 3D dei personaggi non proprio all’altezza; se togliamo quello principale che per fortuna è ben fatto, gli altri sono più che qualche sprite messo insieme, marcati e colorati pesantemente e pure nelle animazioni risultano leggermente innaturali. La differenza tra Sokal ed il resto del team purtroppo si vede. Il comparto sonoro è più che buono con effetti per far risaltare tutte le chicche grafiche e non manca un colonna sonora adeguata allo stile del gioco. I dialoghi sono doppiati in italiano impeccabile con il solo difetto che non hanno abbastanza espressività.. i doppiatori non si sono “calati” nella parte e la mancanza di naturalezza purtroppo è evidente.
Classico punta e clicca con il cursore del mouse che cambierà forma a seconda dell’oggetto o del personaggio selezionato. Con il tasto sinistro si impartirà il comando e con il destro si accede all’inventario degli oggetti raccolti che serviranno per poter compiere determinate azioni e non saranno prove ai fini dell’indagine. Raccogliendo prove e indizi si avrà la forzata necessità di correlarli tra loro per mezzo del PPA (Personal Police Assistant), un’interfaccia dove si potranno raggruppare le prove e metterle in relazione. L’indagine sarà a puzzle, cioè a tasselli sottoforma di domanda che si riempiranno man mano che saranno accumulate risposte esaurienti. Il PPA svolge altre funzioni come confrontare una scarpa con un’orma, impronte digitali e addirittura ipotizzare, tramite gli indizi raccolti, la colpa o discolpa dei sospettati e sapere in tempo reale dove si trovano in un determinato momento. Stiamo parlando di un investigativo e quindi si tratterà di raccogliere prove, indizi, interrogare..e gli enigmi? ..beh..non storcete il naso.. ci saranno seppur limitatamente ma tutti risolvibili. Purtroppo in questa tipologia di giochi gli eventi principali si basano solo su investigare e niente altro, lo spazio per gli enigmi classici da poterci passare delle ore senza venirne a capo purtroppo non sono stati inclusi. La storia è indubbiamente affascinante ma zoppica in giocabilità e per i lunghi dialoghi a scelta multipla; se non è stato terminato un dialogo in maniera corretta, Jack sarà costretto a ritornare sui suoi passi con lunghi e snervanti avanti-indietro… una mappa sarebbe servita.
Chi ama Sokal e ricorda Amerzone e Syberia, non può esimersi dal giocare questo titolo. Un grafica piacevole e gradevole, un’innovazione del sistema investigativo a tempo che crea una sfida per chi è abituato alle classiche avventure e una trama coinvolgente. Purtroppo manca di enfasi profonda di caratterizzazione dei personaggi , e una volta conclusa, si avrà la netta sensazione di non aver potuto “conoscere” ogni singola persona. Dialoghi a volte troppo lunghi e l’assenza di un mappa che rende il gioco tedioso per i continui spostamenti. In conclusione, anche con alcuni difetti, Sinking Island rimane pur sempre un gioco da fare a tutti gli effetti.
Meritevole
Voto:
75/100
Soluzione
Savegame
Patch