
Dopo il Segreto dei Templari poteva mancare un seguito? Certo che no!! Ecco che la Revolution Software ci propone il secondo episodio nel 1997, un anno dopo. Al termine del primo episodio George è dovuto ritornare in patria per assistere il padre morente, al suo ritorno in Francia viene contattato da Nico che lo invita a casa del professor Oubier per aiutarlo a risolvere un mistero riguardante un artefatto di origini Maya. Al loro arrivo, invece del professore, trovano ad aspettarli un tipo dai lineamenti tipicamente sudamericani e sicuramente in un primo momento pensano che sia l’uomo di fiducia del professore oppure un semplice servo. Quindi entrano tranquillamente in casa senza sapere cosa li aspetta George viene colpito e cade a terra svenuto e al suo risveglio si trova legato su una sedia con una tarantola che avanza verso di lui, non certo con intenzioni amichevoli. Come se non bastasse la casa sta andando a fuoco, quindi ha poco tempo per liberarsi. Appena ci riesce inizia guardarsi intorno e capire cosa è successo Nico è scomparsa e ora il suo problema è uscire dalla casa in fiamme. Non c’è che dire, l’inizio è già tutto un programma che sarà di auspicio nel proseguo dell’avventura, infatti Gorge dovrà liberare Nico da un trafficante di droga, recuperare oggetti Maya e salvare il mondo da un Dio che vuole prendere il potere. Tutto questo condito da situazioni paradossali con una vena di umorismo che a volte è addirittura banale ma George è fatto così.


La grafica è superba, anche in questo episodio è in 2D interamente disegnata a mano e con colori pastello chiari e puliti. Gli effetti luce-ombra danno veramente il senso di esserci dentro e di vivere realmente la situazione. Tutti gli sprite sono stati definiti con maggior cura e si nota su qualsiasi oggetto, personaggio e specialmente nelle animazioni, che usando lo stesso motore del primo episodio, sono ancor più fluide e senza sgranature. Anche il sonoro è migliorato notevolmente per quanto riguarda gli effetti sonori che sono più numerosi e utilizzati meglio. Le musiche di base sono come al solito imponenti e ricalcano perfettamente la situazione. Migliorato notevolmente anche il doppiaggio sempre in italiano, non tanto per le voci, l’interpretazione e tutto il resto che è esemplare, ma per il fatto che ora ogni personaggio ha il suo doppiatore.


Anche l’interfaccia è stata variata e resa più semplice, l’inventario questa volta è in basso allo schermo e in alto le opzioni. Il cursore che indicava l’azione da intraprendere ora ne ha qualcuna in meno, infatti non c’è la lente per osservare e l’ingranaggio per usare, ma descrive l’oggetto al passaggio del mouse. Gli enigmi sono quasi assenti anche in questo episodio, anzi se vogliamo essere più precisi ce ne sono un paio un po’ostici. I dialoghi sono il perno del gioco, parlare con la persona giusta, osservare con attenzione tutto ciò che abbiamo intorno ci aiuterà per arrivare alla conclusione. Una bella innovazione è stata introdotta in questo episodio Nico, che non sarà solo presente nei filmati di transizione, ma parteciperà al fianco di George in alcuni spezzoni, sarà un co-protagonista per molte sezioni e sarà interessante vivere la stessa avventura con due personaggi caratterialmente diversi.
Si pensa sempre che il seguito di un episodio ricalchi in qualche modo le stesse orme spesso è così ma molte volte si ha una delusione. In questo caso è valida la seconda, una trama un po’ troppo banale che hanno cercato di tamponare inserendo un mix di crudeltà gratuita, sacrifici e qualche nazista di mezzo. Tutto il resto rimane a ottimi livelli ma “La profezia dei Maya” non è neanche la brutta copia del “Segreto dei Templari”. Rimane comunque un valido prodotto che bisogna avere nella propria bacheca videoludica.
Da fare!
Voto: 85/100