Tutto ciò terrorizza la ragazzina. Purtroppo come spesso accade i genitori non credono a quanto lei dice, poiché ai loro occhi tutto è normale, così decidono di mandare la ragazza a fare una vacanza dalla zia, sperando così di aiutarla. Poco dopo il suo rientro a “Ty Pryderi” ricomincia tutto, non concedendo pace a Rhiannon, la ragazza decide di chiedere consiglio ad una sua amica venendo a conoscenza di strane e inquietanti storie che circondano quella casa. A questo punto dopo aver effettuato una ricerca su internet, la ragazza contatta uno studioso di nome Jon Southworth, esperto di mitologia gallese. C’è un male molto antico che risiede fra le mura di “Ty Pryderi”, un male oscuro la cui storia è narrata nelle leggende Mabinogi. Rhiannon convince i genitori a fare una breve vacanza affidando la cura della casa a Chris (il protagonista). La lontananza della ragazza non fa altro però che rimandare il fato, in cui la vendetta e la morte sono in agguato per portarla via con sé, a meno che Tu non riesca a fermare questa follia……
Dal punto di vista grafico è un gioco molto ben riuscito, troviamo infatti una grafica in 3D che si amalgama con gli sfondi in 2D permettendo al giocatore di spaziare tranquillamente nelle esplorazioni delle varie locazioni gustandone le vastità degli ambienti esterni con quelli interni. I dettagli nel complesso sono curati, poiché potremo goderci a pieno la vista di un bosco, lo scorrere dell’acqua, il cielo che rispecchia fedelmente le condizioni che esistono realmente in Galles. Gli interni della casa sono fatti bene, rispecchiando in pieno lo stile e gli arredamenti di una tipica casa coloniale. Particolari sono curati con una dolce sensazione di calore familiare che s’interrompe nel momento stesso in cui si assiste all’apparizione di un fantasma, infatti non bisogna dimenticarsi che è una casa infestata, per cui ci troveremo di fronte il male e il bene. Anche se non c’è nulla di veramente spaventoso, a volte potremo sentire salire l’adrenalina nel nostro corpo, grazie agli effetti sonori molto ben azzeccati, per cui potrà capitare di sobbalzare dalla sedia ritrovandosi col cuore che batte a mille, dato che è pur sempre un’avventura horror….
Molto belli e curati i filmati sulle apparizioni dei fantasmi, il cui movimento è molto fluido, senza sbavature amalgamandosi perfettamente con tutto quanto li circonda. La visuale è in prima persona e purtroppo non è possibile effettuare una rotazione di 360°, ma bisogna cliccare sulle frecce direzionali per avanzare e girare, rendendo il movimento del giocatore limitato e poco reale, creando all’inizio parecchie difficoltà di orientamento che si attenueranno col procedere dell’avventura. Nel corso del gioco raramente si sentiranno delle voci, essendo il protagonista Chris solo nell’esplorazione della tenuta, anche se si udranno le voci dei fantasmi, con le giuste sfumature emozionali, e alcune voci legate alla lettura delle mail. Le musiche di sottofondo non sono molto frequenti, anche se quelle poche presenti ci trasportano nel mondo celtico. Alcune di esse sono legate poi agli indizi trovati o a particolari situazioni.
Chi si aspetta i tradizionali enigmi dei vari “punta e clicca” rimarrà deluso, poiché ogni singolo indizio o oggetto trovato porterà alla soluzione del gioco, infatti potremo quasi affermare che il gioco stesso è un incredibile enigma! Sin dall’inizio si potrà interagire con molti oggetti, che non sempre però potranno essere presi immediatamente, infatti bisogna ricordarsi dove sono stati visti, poiché solo nel momento stesso in cui li si utilizza potranno essere recuperati. Non bisogna stancarsi di osservare e cliccare su quanto ci circonda, poiché a volte l’oggetto che sembra più inutile è invece quello più importante; se non lo clicchi non prosegui. L’esplorazione è fondamentale, così come l’uso delle “celluline grigie” come adorava dire Poirot. La logica e l’osservazione stà alla base di tutto. Qui non ci sono aiuti da parte di nessuno, ma solo un grande e inquietante….silenzio!!!!
All’inizio del gioco è facile trovarsi spaesati poiché non si sa bene cosa cercare e dove andare, per cui le prime esplorazioni sono fondamentali per trovare qualche indizio su cosa fare, poi a mano a mano che il gioco si snoda si troveranno appunti, documenti, riviste, oggetti e altro ancora che ci indicano qual è il passo successivo da compiere, anche se il tutto è reso difficile dalla sola presenza della lingua inglese, infatti sia i dialoghi che i sottotitoli, che i documenti trovati andranno pazientemente tradotti se si vuole avere qualche speranza di capire qualcosa e proseguire. L’interfaccia è veramente molto semplice da utilizzare. In alto si trova l’inventario con la prima icona che consente l’accesso al menù per salvare, caricare, riprendere l’avventura e uscire dal gioco.Il resto della barra racchiude tutti gli spazi per riporre gli oggetti raccolti.
Utilizzare tali oggetti è semplice: per vederli in primo piano basta cliccarci sopra col tasto dx del mouse, mentre per prenderli ed utilizzarli basta usare il tasto sx. Forse l’unica cosa più difficoltosa all’inizio è costuituita dall’assemblamento di alcuni oggetti, poiché per unirli occorre fare un piccolo procedimento (ossia prendere il primo pezzo di oggetto col tasto dx del mouse, poi, una volta che questo è in primo piano, prendere il secondo pezzo dall’inventario col tasto sx e cliccarlo sul pezzo in primo piano), alla fine è più facile farlo che spiegarlo. I cursori che compaiono sullo schermo sono di facile comprensione, avremo una manina che ci indica che possiamo interagire e all’occorrenza prendere un oggetto, una lente d’ingrandimento per esaminare da vicino qualcosa di particolare, un ingranaggio che indica che ti manca qualcosa per utilizzare o sbloccare un oggetto e le frecce direzionali per muoversi. Si utilizza tranquillamente il mouse, tranquillizzando coloro che non amano l’uso della tastiera.
In conclusione posso affermare che è un’avventura molto bella e coinvolgente, anche se non è facile da portare a termine. Spesso sono rimasta tentata dall’abbandonarla, ma il senso di sfida mi hanno spinta a proseguire. Non è facile proseguire senza aiuti, soprattutto a causa della lingua inglese. Io lo consiglio a tutti gli amanti delle sfide ardue perché una volta concluso, vedrete che ne è valsa la pena.
Voto 80/100
Recensione by Rita ( Rita per www.puntaeclicca.com)
Soluzione
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