
Parigi negli anni ’20, una panoramica dall’alto della splendida città di notte, Nuvole in cielo, pioggia, lampi e tuoni. La scena si posiziona sull’Hotel Orphèe in una camera d’albergo: due amanti stanno vivendo intensamente la loro storia d’amore. Lo sguardo osserva tutto ciò che è posizionato: mobili, vestiti..e per ultimo i due corpi tutt’uno.. la musica prima soave cambia improvvisamente e fa presagire ad un qualcosa di terribile; la porta si apre violentemente e un essere nell’ombra appare con un coltello in mano, si volta e la luce illumina il suo volto coperto da una maschera.. è un attimo e succede la carneficina. Cos’ inizia
Post Mortem. Ma chi era quell’essere, perché ha ucciso? A questi interrogativi, oltre alla polizia, dovrà far luce Gustav Macpherson un tempo investigatore americano e ora pittore a Parigi. Non si sa perché abbia appeso al chiodo i ferri del mestiere per dedicarsi alla pittura e nemmeno lo sapremo a fine gioco, quello che sappiamo di certo è che per fargli cambiare idea e ritornare al suo antico mestiere di investigatore: è bastata una ragazza mozzafiato e un po’ di denaro. Dopo alcuni giorni il massacro, si presenta alla sua porta una bruna tutta forme dal nome : Sophia Blake, che lo mette al corrente dell’omicidio si sua sorella e di suo cognato. Naturalmente chiede che Gustav si interessi al caso in cambio di lauto compenso e non solo scoprire il colpevole o il movente, ma recuperare uno strano manufatto di famiglia che sembra essere l’unico oggetto rubato nella stanza del delitto. Gustav accetta sia per lei che per il denaro ed inizia a mettere insieme i pezzi del puzzle e venirne a capo. La sua indagine lo porterà a scoprire diversi risvolti di vita sociale: dai locali di una Parigi non certo per bene all’Hotel del delitto dove conoscerà persone stravaganti. Avrà il suo bel da fare per scoprire cosa è successo e ritrovare la testa di Bafomet: l’artefatto scomparso. La trama avrà un susseguirsi di colpi di scena e le emozioni non mancheranno. La grafica non fa certo gridare al miracolo ma è di tutto rispetto con fondali 2D e personaggi e oggetti interagibili in 3D.. Essendo un thriller non può avere zone luminose e infatti il tutto è abbastanza scuro e cupo, qualsiasi zona, anche le camere dell’Hotel, hanno una luce soffusa che impone il senso di mistero e se vogliamo anche un po’ di ansia in alcuni casi. I personaggi sono abbastanza ben fatti se escludiamo le classiche spigolature del 3D e detto sinceramente il lato grafico poteva essere curato meglio. Stesso discorso per le scene animate che non sono certo il massimo e molto sporadiche. Un fattore che alla lunga diventa irritante è il movimento dei personaggi, che durante i dialoghi, è ripetitivo: sempre gli stessi movimenti anche cambiando il discorso. Per fortuna il sonoro è di tutt’altra fattura, imponente, realistico e si adatta perfettamente al ritmo e alle situazioni del gioco facendoci gustare la stessa suspence dei film gialli. Ottimo il doppiaggio in italiano con le voci che calzano perfettamente con il personaggio e la situazione di quel momento.
Classico punta e clicca in terza persona con il solo utilizzo del mouse, quindi nulla da tastiera. Con il tasto sinistro si potrà agire su tutto quello vedremo di attivo e con il destro si potrà accedere all’inventario degli oggetti, alla mappa per gli spostamenti e alle opzioni di gioco. Il puntatore di gioco cambierà forma in base alle azioni che si potranno intraprendere, quindi tutto abbastanza semplice e intuitivo. Il punto di forza di Post Mortem sono i dialoghi, non tanto per la lunghezza a volte esasperante, ma per il fatto che sono la “chiave” per proseguire oppure per rimanere in stallo; in base al dialogo scelto si potrà procedere in un certo modo. Sicuramente capiterà di sbagliare qualche risposta e si avrà una specie di “blocco” per proseguire.. in questo caso ci sono due possibilità: caricare un salvataggio precedente, oppure trovare un’altra strada. Porto un sempio: quando si dovrà salire in una camera dell’Hotel, si dovrà parlare con il receptionist, se si azzecca il dialogo vi farà salire, altrimenti bisognerà inventarsi qualcosa con una cassa posizionata in fondo. Sarebbe impensabile ricominciare da un punto solo perchè non si scelgono le domande esatte: non siamo ancora indovini, quindi i programmatori hanno concentrato il gioco, e giustamente trattandosi di un investigativo, in base ai dialoghi. Non hanno certamente disdegnato gli enigmi dove alcuni sono veramente tosti. Esempi? La classica serratura da scassinare: sarà dura!! Trovare dei particolari su un quadro..altrettanto dura..credetemi alcuni vi faranno chiudere il gioco per riprenderlo in un momento successivo a mente libera.

Un bel gioco indubbiamente sia per la varietà della trama, gli enigmi con diversi gradi di difficoltà e un doppiaggio ad Honorem.. peccato per la grafica non certo al top. Una buona longevità, grazie anche ad alcuni enigmi e la “tela del ragno” dei dialoghi che avranno una funzione indispensabile.
Consigliato sicuramente ma da tener presente che i neofiti avranno non poche difficoltà.
Da fare!
Voto:
80/100
Soluzione
Savegame
Patch