
Nella prima avventura del ‘93:
Sins of the Father, targata
Sierra, Gabriel, ultimo discendente della famiglia Ritter, venne a capo di una misteriosa serie di omicidi voodoo, aiutato della sua ragazza Grace . Tutto questo dalla penna magica di
Jane Jensen la creatrice ufficiale della serie
Gabriel Knight. Inutile dire che il titolo riscosse un successo mondiale e la Jane divenne una tra le più famose autrici. Tre anni dopo ci riprova con un’altra avventura che vede il nostro Gabriel, ormai denominato: Schattenjager (il cacciatore di ombre), con un'altra avventura al di fuori della realtà. Gabriel è uno scrittore e come tale alcune volte ha bisogno di tranquillità per trovare l’ispirazione, per questo si trasferisce in un antico castello in Germania. Sarebbe troppo bello se la pace durasse e infatti dura poco: una notte i contadini della zona bussano alle porte del castello: fatti strani stanno accadendo nella regione e la gente ha nuovamente bisogno di lui. In questa avventura Gabriel dovrà affrontare nuovi problemi, che inizialmente sembreranno essere riferiti a dei semplici lupi, ma indagando a fondo scoprirà fatti ben più inquietanti e misteriosi. La storia inizia alla fattoria degli Huber dove delle tracce non lasciano dubbi sul passaggio di lupi; non per nulla trova del pelo; la certezza è la miglior cosa, quindi meglio farlo analizzare confrontandolo con del pelo “preso” da un lupo allo zoo. La sua indagine lo porteranno in un Club dove conoscerà alcuni membri oltre uno dei soci più importanti: Von Glover. La storia è abbastanza intrinseca e da solo non riuscirebbe a risolverla, ma non per la complessità del tutto, ma per il semplice fatto che molti eventi sono legati in posti differenti, per questo gli viene in aiuto Grace che indaga in modo incrociato con Gabriel e si tengono informati tramite lettere. Non poteva sicuramente mancare il classico capo della polizia un po’ impacciato ma che sarà presente nella parte più importante del gioco.
La grafica in quegli anni era sicuramente qualcosa di rivoluzionario, al giorno d’oggi purtroppo soffre il peso degli anni. Non avendo le tecnologie di oggi, le immagini e specialmente i filmati, risultano con pixel abbastanza grandi e colori non certo con palette appropriata; ma i tempi erano quelli che erano e ci si accingeva ad entrare nel mondo della compressione grafica. Se vogliamo dirla tutta, anche al giorno d’oggi, nonostante con tutte le potenzialità tecnologiche, alcuni prodotti rasentano la goffaggine dal punto di vista grafico. Nonostante tutto questo, le scenografie sono ben fatte, ricche di particolari e molto adatte alle situazioni. I personaggi sono attori veri e interpretano in stile cinematografico, che poi è lo stile di tutto il gioco, il loro ruolo. La scelta degli attori direi che è stata abbastanza azzeccata, specialmente per i personaggi principali: Gabriel, Von Glover e Grace. Meno convincenti gli attori secondari e d’altronde ci può stare; in ogni film o gioco che si rispetti sono i personaggi principali che debbono risaltare. Un gioco del genere non poteva esimersi dall’avere una colonna sonora non all’altezza e difatti è così: ottime musiche ben orchestrate, effetti sonori molto buoni ma soprattutto un ottimo doppiaggio in italiano. Le voci dei personaggi sono cadenzate e con un’ottima interpretazione riuscendo a mantenere la tensione o la tranquillità del momento che si sta giocando.
Classico punta e clicca in terza persona con interazione con personaggi e oggetti, classico inventario dove saranno custoditi e da usare a seconda della situazione. Fino qui tutto nello standard. Vi è una funzione molto interessante che servirà in alcune occasioni: delle audiocassette dove sarà possibile registrare le interviste o dialoghi con la possibilità, tramite una doppia piastra di registrazione, sdoppiare i dialoghi e ricostruirli a piacimento. Analizziamo ora gli enigmi, che a dir il vero non soffrono di una forte complessità: nel contesto sono nella media e si tratterà quasi unicamente di trovare cosa occorre e utilizzarlo, uscire da certe situazioni e muoversi per le varie locazioni. Forse in alcuni punti sarò più problematico: un labirinto di sentieri nel bosco, un altro nella scena finale..e nel finale vero e proprio che non svelo. Siamo alle conclusioni positive naturalmente, un’avventura con una trama molto profonda e come un libro, non soffre il passare degli anni, coinvolgendo appieno. L’atmosfera che emana e l’ottima interpretazione degli attori può sicuramente meritarsi il titolo di capolavoro del passato. Tutto questo farà passare in secondo piano la grafica e non dimentichiamo che si sta parlando del ’93..
Da fare!
Voto:
85/100
Soluzione
Patch