
Siamo nel ’91 e nel campo videoludico si fa strada la Coktel Vision, una software house che si presenta al pubblico con questo titolo abbastanza innovativo per quei tempi. Soddisfatta del successo ottenuto, pensò bene di sfornare un altro titolo sempre con lo stesso personaggio e sto parlando di Lost in Time. Subito appresso venne la famosa serie dei Gobliins che ottenne un buon successo. Fascination al tempo era per adulti e sinceramente non ne ho trovato le motivazioni, forse dava solo l’impressione di essere un po’ hard, ma vi garantisco che non vi è nulla di particolare. Doralice è una hostess di linee aeree appena sbarcata perché a bordo si è verificato un decesso. Apparentemente sembra trattarsi di attacco cardiaco, ma tutto fa pensare a ben altro perché l’uomo prima di morire ti ha consegnato una valigetta. Appena in albergo la prima cosa da fare è aprire la valigetta con all’interno, ben nascoste, delle strane fiale. Doralice intuisce immediatamente che si tratta di qualcosa di importante e le nasconde.. i dubbi non erano infondati e ben presto si accorge che qualcuno ha interesse a quelle fiale per il classico dominio del mondo. Da questo punto iniziano le peripezie di Doralice che dovrà indagare per forza di cose, tra pericoli e rischi per giungere alla conclusione fermando chi vuole le fiale a tutti i costi. Un classico thriller con una classica trama che oggi ha del banale, ma per quei tempi era sicuramente un’innovazione come la grafica è in 2D a fondali fissi in Vga a 256 colori, abbastanza spoglia e poco realistica. Non vi sono filmati se non quello iniziale e le scene di transizione sono a immagini fisse.. forse la miglior cosa dal punto di vista grafico. Stesso discorso per il sonoro con musichette che intervengono ogni tanto senza un motivo preciso, sporadici gli effetti sonori e non vi è parlato ma solo sottotitoli in italiano. Tutto questo visto con gli occhi di oggi, ma nel ’91 era tutto diverso; la grafica era innovativa così come pure il gameplay e uscì sia in versione Amiga che per Pc.
Fascination è in prima persona con un cursore a forma di mano che assume l’aspetto dell’oggetto preso, oppure quando bisogna confermare un certo passaggio. Dimenticatevi le classiche icone: guarda, prendi, usa..etc…perché sarà in forma testuale e si avrà la descrizione dell’oggetto mettendoci sopra il cursore. L’inventario si attiva con il tasto destro e non si vedrà l’immagine dell’oggetto ma solo il nome, è sufficiente cliccarlo e metterlo nel luogo desiderato. Quindi nessuna combinazione di oggetti e tutto ciò che si prende è utile ai fini del gioco. Fin qui tutto abbastanza semplice e mi riferisco anche agli enigmi che sono più che altro “situazioni” di gioco. Essendo lineare non si avanza se non si è fatto tutto e siccome non vi è abbondanza di particolari, trovare cosa serve o cosa leggere è abbastanza intuitivo. Le uniche situazioni forse più ostiche sono quelle di alcuni dialoghi, dove bisogna rispondere secondo una certa sequenza altrimenti si muore e non è possibile riprendere da quel punto, ma bisogna caricare il salvataggio precedente, quindi si deduce che bisogna salvare spesso. L’unico enigma, quasi degno di questo nome, è presente nel finale dove bisogna scoprire, in base ai documenti letti, un segno zodiacale e inserire delle note con un organo per aprire un passaggio segreto che porta al finale…tranquilli, nulla di difficile o cervellotico.

Fascination è stato sicuramente un buon gioco al tempo e volendo lo potrebbe essere anche oggi, è sufficiente prenderlo come un piacevole passatempo per stemprare la mente dalle cose quotidiane. Sicuramente di primo acchito viene la voglia di non continuarlo e magari neanche iniziarlo, ma come tutte le cose: se non vengono approfondite rimarrà sempre il dubbio. Consiglio di provarlo e in qualche modo non ve ne pentirete, anche solo per passare 4-5 ore di relax.
Voto: 68/100
Soluzione
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