Diabolik nacque dalle menti delle sorelle
Luciana e
Angela Giussani nel 1962, inutile dire che ancor oggi il fumetto è ancora al “Top” delle classifiche, sia come vendita che come schiera di appassionati. Inevitabile il connubio fumetto-videogames e se la memoria non m’inganna, nei primi anni ’90, uscì un action-adventure di Diabolik prodotto dalla
Simulmondo di
Francesco Carlà, che in accordo con l’editore Sergio Bonelli, produsse anche Dylan Dog e Tex Willer qualche anno prima. In questo Team era presente un certo
Riccardo Cangini che nel ’96 fonda l’
Artematica e dopo i successi di Martyn Mystere, Druuna e Danter, decide di riprendere in mano il ladro in calzamaglia con questo
Diabolik Original Sin. Il gioco inizia con Eva rinchiusa in una cella in un sonno da narcotico; al suo risveglio inizia a rendersi conto della sua situazione e per prima cosa deve capire cosa è successo ma soprattutto cercare di uscirne. Essendo la compagna di Diabolik conosce tutte le tecniche di fuga e difatti non ci mette molto a scassinare la porta della cella che la “ospita”… ma per sua sfortuna proprio in quel momento entra una montagna di muscoli appioppandole un sonoro ceffone e lanciando una sagoma umana ai suoi piedi. Appena ripresa Eva si accorge subito che si tratta del corpo ormai inerme di Diabolik! La disperazione e le lacrime di Eva sono l’epilogo di ciò che è successo 72 ore prima..già..ma cosa è successo 3 giorni prima? Per saperlo bisogna osservare bene il filmato dove Eva viene rapita per obbligare Diabolik al furto di un quadro dal nome “Original Sin”, naturalmente supersorvegliato su un treno in viaggio verso MaryVille. Sappiamo tutti la forte unione tra Eva Kant e Diabolik e quest’ultimo è disposto a tutto pur di salvarla..da non dimenticare che è il “Re del Crimine”, quindi imprevedibile e quando sembra di averlo nel sacco…. Original Sin punta molto sul fattore carismatico dei personaggi stranoti, che sul fattore grafico che risulta un po’ obsoleto. Bella grafica in 3D indubbiamente ma si nota fin da subito una certa “piattezza” dell’insieme. Gli ambiente sono ben particolareggiati e nella maggior parte dei casi prevalgono le tinte scure. Chiaramente essendo tratto da un fumetto la grafica in qualche modo doveva rispecchiare questo andamento e lo si nota molto di più nelle “cut-scenes fumettose” con l’atmosfera classica della lettura del fumetto. Non male anche i personaggi disegnati abbastanza bene..peccato per la legnosità nelle animazioni. Altro discorso per il doppiaggio che si attesta ad alti livelli: buona recitazione e voci azzeccate che rendono piacevole l’ascolto, riferito anche alle musiche di sottofondo che si amalgamano perfettamente con i momenti di gioco.
Siamo davanti ad un misto tra un punta e clicca e alcuni elementi action e dall’inizio si potrà scegliere se giocare in modalità avventura oppure misto con action. In avventura tutte le sezioni action saranno fatte in automatico, invece nella action si dovranno per forza di cosa eseguirle e vi garantisco che non è nulla di impegnativo ma solo cogliere l’attimo giusto per eseguire una certa azione. Tutto è gestito dal mouse che nei momenti action sarà usato per premere una certa sezione di un cerchio per compiere l’azione, oppure per seguire dei percorsi.. ci si prende subito la mano. Da un certo punto di vista l’idea è carina: spezzare il ritmo mentale con questi “minigame” fornendo un po’ di azione; Diabolik non è statico e nei fumetti è sempre in azione, quindi credo che l’idea non sia malvagia anche tenendo conto della semplicità della azioni. Il cursore assume la forma della maschera di Diabolik quando ci sarà possibilità di interagire e premendo il tasto sinistro del mouse si avranno informazioni, premendo il destro si potranno prendere oggetti. Stessa funzione per l’inventario dove col sinistro avremo i dettagli e con il destro si potrà utilizzarlo. L’uso di queste funzioni non è immediato e bisognerà prenderci la mano ma basteranno pochi “click”…. Original Sin è in terza persona e i personaggi si muoveranno nel luogo dove vorremo solamente ciccando nel punto desiderato. Fino a questo momento credo si possa dire che tutto è abbastanza positivo, purtroppo come tutte le cose ha i suoi difettucci e mi riferisco agli enigmi che sono abbastanza semplici e scontati e per questo consiglio di giocarlo in modalità action per ravvivare il tutto. Anche la longevità è risicata ed i più esperti lo porteranno a termine una decina di ore e forse meno…

Diabolik Original Sin è un buon titolo con tutte le carte in regola per posizionarsi nella fascia media delle Ag, forse una longevità maggiore, enigmi più numerosi e difficili, lo avrebbero fatto salire di graduatoria. Un buon comparto grafico, sonoro e doppiaggio eccellenti e un certo carisma di “amarcord”, ne fanno un buon titolo da giocare in spensieratezza ma senza aspettarsi chissà cosa.
Diversivo!
Voto:
67/100
Soluzione
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