Obduction - Recensione

[Giuseppe]

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Myst negli anni '90 è stata un’esperienza unica, l’inizio di un nuovo pensiero nella narrazione. Ha definito un genere e ha posto le basi per i giochi di avventura per gli anni futuri con puzzle al limite della potenza cerebrale. Dopo la serie Myst arrivò Obdution finanziato da oltre 20.000 fan su Kickstarter. Indubbiamente è un richiamo a Myst, un bel gioco molto familiare ma nel suo complesso molto alieno. L'esplorazione quasi solitaria del nuovo mondo, la staticità che si vive in un luogo in cui tutti se ne sono andati aumenta il bisogno di scoprire cosa c’è dietro.

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Tutto inizia con il tuo rapimento e ti ritrovi in un mondo alieno in una città simile alla Terra di nome Hunrath, con particolari tecnologie e strani dispositivi. L'area è semi-abbandonata e per avanzare bisogna mettere in gioco tutte le capacità di esplorazione e interagire con il circondario cercando di risolvere gli enigmi con poche indicazioni o con poche basi su cui ragionare. Non bisogna tralasciare nulla e osservare i minimi dettagli delle aree: da fogli sparsi, uno scarabocchio disegnato su un muro, tutto può essere un indizio. Viene in aiuto (se così si può dire) un indicatore lampeggiante sugli oggetti con cui è possibile interagire, ma può succedere di evitarli accidentalmente per la rotazione a 360° dell’area di gioco che a lungo andare risulta persin fastidiosa.

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I paesaggi sono da mozzafiato e si amalgamano bene l'uno con l'altro; la vegetazione rigogliosa e lussureggiante contrastata da grandi scogliere che non lasciano presagire che si tratta di un mondo alieno. A volte sembra di essere in un labirinto e risulta complesso ritornare a un determinato punto; d’altronde bisogna esplorare. I percorsi sono indicati da un fascio di luce sul terreno, aiutano parecchio in alcuni casi. Molto belli e ben fatti i vari meccanismi che si dovranno attivare man mano che vengono trovati, alcuni meccanici e altri più alieni. La meccanica degli enigmi è molto varia, da indizi per sbloccare determinate aree con codici di sicurezza ai più fisici che teletrasportano in altri mondi con le loro meccaniche che sono di per sè un enigma. L’esplorazione fa conoscere l'ambiente circostante riuscendo a far capire come questi mondi sono in relazione l'uno con l'altro; capendo la storia di Hunrath e tutto ciò che porta a dove ti trovi.

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Creato interamente in 3D e con livello del dettaglio molto alto sono stati curati i particolari nell’ottimo stile grafico. Le azioni possibile in pieno stile Myst sono limitate al guardare 360°, andare nelle direzioni, volendo anche correre, e naturalmente esaminare gli oggetti per interagire in maniera leggermente più complessa del solito; i diversi tipi di macchinari possono essere azionati in svariati modi, ad esempio ruotare delle manovelle con la rotazione del mouse. Le meccaniche a volte tendono a stancare perchè il gioco non si scosta di molto dalle sue origini, anche se non è un nuovo Myst e la Cyan non è riuscita a offrire un'esperienza di gioco diversa, il dna è quello, difatti la mancanza di un inventario, di una mappa che aiuti nelle locazioni invece di girovagare in lungo e in largo si nota; non aiutano di certo le “mappe” appese in giro. Obduction è un bel gioco ma vuole una macchina almeno con i requisiti consigliati, difatti, all’inizio, giocando con i minimi consigliati, ho riscontrato parecchi “bug” per poi capire che la maggior parte dei problemi erano legati alla capacità del mio computer di gestire il gioco; cambiando macchina tutto si è risolto tranne in sporadici casi con alcuni tentennamenti, ma poca cosa. I bei giochi, accattivanti e complessi vogliono caratteristiche consone.

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Sicuramente è un gioco accattivante, con una buona narrativa che sicuramente sarebbe stata più completa se con meno solitudine. Ma il fascino di Obduction è questo nonostante la solitudine unita ad alcuni enigmi frustranti e alcuni difficili che hanno dato ricompensa una volta scoperti e risolti. L'avventura si completa una decina di ore, se non vi bloccate in qualche enigma, e la possibilità di finali multipli, in base ad alcune scelte fatte, offre più longevità a chi avrà al pazienza di volerli scoprire. Obduction, alla fine dei conti, è un buon acquisto per chi è cresciuto a pane e avventure grafiche negli anni '90 e vuole rivivere quei fantastici anni della Cyan. Per chi non li ha vissuti può essere un buon inizio andando anche a spulciare cosa si è perso di quel periodo.

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Voto 78/100:

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Disponibile su Steam

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CONSIGLIATI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Processore: CPU Intel i5-4590 equivalent or better
Memoria: 16 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA GTX 970 w/4 GB / AMD R9 290 w/4 GB equivalent or better
Memoria: 20 GB di spazio disponibile
Note aggiuntive: For VR: NVIDIA 980/1060 or AMD Fury (equivalent or greater)

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MINIMI:
Sistema operativo: Windows 7 SP1 64 bit or newer
Processore: CPU Intel i5-2500 equivalent or better
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: GeForce 660 GTX w/1GB / AMD 7700 series w/1GB equivalent or better
Memoria: 20 GB di spazio disponibile
Compatibilità VR: SteamVR or Oculus PC
Note aggiuntive: For VR: NVIDIA 970 or AMD 480 (equivalent or greater)

[Niki]

Se è come Myst significa anche molto difficile!!!!!!
Gran bella recensione, Grazie Giuseppe!!!!

[davidwilding]

Il gioco è anche accattivante,ma ormai ci vuole un pc specifico da gaming per questi nuovi titoli,altrimenti impossibile giocarci