
Chi ha giocato al primo
Syberia ricorderà sicuramente la trama intrinseca ed emozionale.
Sokal ci riprova a due anni di distanza con il seguito e chi l’ha giocato ricorderà sicuramente che
Kate, una giovane avvocatessa in carriera, riuscì dopo mille peripezie, a ritrovare l’ultimo componente della famiglia
Voralberg: Hans. La scena finale, molto toccante, vedeva Kate salire sul treno in compagnia di Hans e l’automa Oscar verso un luogo non ben definito nella Syberia alla ricerca dei Mammuth. Una promessa che Kate deve mantenere verso questo anziano ma ancor bambino creatore di giocattoli che in qualche modo le ha cambiato la vita, lasciando da parte la sua vita di città per una fatta di emozioni e di miglior gratifica almeno dal lato umano. Non si possono dimenticare i personaggi del primo episodio e in special modo la cantante Helena, icona di un tempo passato e di un certo amarcord..ma la vita va avanti e si incontreranno nuovi personaggi alcuni positivi e altri negativi e Kate, tenace fino in fondo, saprà dialogare con loro in modo eloquente per accattivarseli e proseguire nello scopo finale promesso e prefisso. Questo secondo episodio è sicuramente meno avvincente del primo a livello emotivo e difatti sembra più una storia a sé che un seguito, ma lo scopo finale è rimasto nella mente già dal primo episodio e di conseguenza la voglia di terminarlo farà passare in secondo piano questo fattore. Da segnalare un evento molto importante: ricorderete sicuramente Oscar l’automa che sembra avere un’ anima..di questo avrete la certezza quando dovrà scegliere tra la sua vita e quella di Hans..non vado oltre per non togliere il gusto a quelli che non l’hanno ancora giocato, ma garantisco che sarà un momento toccante. In aiuto alla poca mancanza di emotività, ci pensa la grafica, che definirla stupenda è ancora poco; distrarrà completamente dal gioco tanto è superba. Partiamo dal concetto che graficamente non è molto complesso disegnare un tramonto, un paesaggio equatoriale e forestale..immaginate di inventarvene uno syberiano: neve e solo neve…bisogna inventarsi qualcosa: ci sono riusciti con una nitidezza e una particolarità del dettaglio da lasciare sbalorditi. Hanno creato un paesaggio innevato armonioso e dettagliato allo stesso tempo..non sarà solo neve e basta, alcune zone sono abitate e una buona fetta della storia si svolgerà in un villaggio dove si avranno parecchie cose da fare, in un casolare all’interno della foresta innevata con tanto di ruscello e uno strano animale simpatico e socievole. L’avventura prosegue fino ad un enorme igloo abitato da omini piccoli, all’interno vi è di tutto: zanne di mammuth, macchinari costruiti con corde, con cuoio, pezzi legno, ossa..insomma un vero ritorno al passato. Tutto è bianco ma con dei giochi di luce che imprimono un’armonia e una sicurezza. I filmati non sono frequenti ma di ottima qualità, ma il fattore che sa di amarcord, è il ritorno a Valadilene con uno sfondo color seppia che evoca in maniera egregia il “viaggio” ad un passato che non ritornerà più. Le musiche sono orchestrali e sottolineano perfettamente la situazione che si sta vivendo, essendo in Russia non potevano esimersi dal far sentire la famosa “Occhi neri”. Pure i rumori di fondo sono egregi e si sentiranno persino i passi sulla neve, la minima azione sarà caratterizzata dal suo suono particola e reale. Il doppiaggio in italiano come la solito è eccellente con voci, cadenze ed espressività a livelli altamente professionali.
L’interfaccia di gioco non è variata, quindi chi ha giocato il primo troverà tutto semplice. Per chi si avvicina per la prima volta a questo titolo troverà l’interfaccia di gioco e l’inventario abbordabile e semplice. Punta e clicca in terza persona con il cursore che si illumina quando una zona è attiva e le classiche icone per interagire con i personaggi e con gli oggetti. Con il tasto snistro si comanda il gioco e con il destro si apre il pannello dell’inventario e del menù generale. Nel primo Syberia gli enigmi non erano certamente la colonna portante del gioco che era basato quasi esclusivamente sulla trama e sulla emotività. In questo invece il discorso è completamente diverso. La trama certo è importante e si basa sulla conclusione della storia, ma con una minore intensità emotiva e con più interazione con il circondario e difatti gli enigmi stavolta sono molto più numerosi e molto più complessi. Alcuni potranno essere risolti in base ai documenti trovati, altri invece bisogna usare la materia grigia perché non vi è nessuna indicazione, quindi bisognerà armarsi di pazienza e provare. Il “pixel-hunting” è sempre in agguato e molte volte bisognerà scandagliare lo schermo per trovare ciò che serve e grazie al cursore che si illumina nel posto giusto, la pazienza sarà premiata.
In conclusione credo si possa affermare che siamo davanti ad un piccolo gioiello di gioco con una grafica superba, un sonoro orchestrato, un doppiaggio professionale, enigmi numerosi e abbastanza complessi, una buona longevità e una trama non certo come il primo episodio ma tutta da scoprire.
Piccolo pensiero personale: si è visto che finalmente Hans ha trovato ciò che cercava, ma Kate??
Che fine avrà fatto? Magari un Syberia 3 per continuare la sua storia? Aspettiamo fiduciosi.
Da non perdere!
Voto:
85/100