Whispers of a Machine (RECENSIONE)
- Giuseppe
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Whispers of a Machine (RECENSIONE)
Clifftop Games, già noti per Kathy Rain e per il suo director’s cut ci riprovano con un titolo da panorama cyberpunk con totale dipendenza dalla tecnologia e una svolta all’umanità portando alla totale abolizione di qualsiasi tipo di Intelligenza Artificiale, portando alla decimazione dell’umanità con conseguenza al ritorno temporale e cercando un modo per riemergere al futuro. Cento anni dopo questo tragico evento tecnologico la situazione passata è tornata a oscurare i cieli di Nordsund, tranquilla cittadina svedese investita da una scia di sangue che sembra far rivivere ciò che si era dimenticato tra chi era pro e contro la IA (Intelligenza Artifciale).
Vera è una detective del Central Bureau con capacità potenziate dal Blue, sostanza che interagisce con il corpo e la psiche per far avere potenzialità sovrumane. Si può analizzare ogni centimetro della scena del crimine per trovare e analizzare tracce biologiche e le corrispondenze se ve ne sono. Inoltre sentire il battito del cuore del sospettato durante interrogatori percependo ansia, bugie e altre situazioni. Ogni dialogo presenta un sistema a multi risposta che porterà a situazioni differenti per il proseguire del gioco. A volte si dovrà usare un po’forza rafforzando i muscoli per superare un ostacolo: una porta chiusa ad esempio. Il segno distintivo di ogni avventura grafica è il girovagare senza capire cosa fare, a cosa ci sfugge, e in Whispers of a Machine vivrà di questi momenti inevitabili.
Tranquilli che il cervello sarà messo alla prova da situazioni abbastanza varie e variegate. I ritmi, nei quattro giorni, saranno alti lasciando con il fiato sospeso e la maledetta voglia di saper cosa sta succedendo. Alcune situazioni saranno forti, altre cupe e altre di commozione quando Vera, sempre per effetto del Blue, inizierà a rivelare il suo dolore interno per la perdita del marito. Tutto questo è una perla di narrazione, coinvolgente emotivamente e riflette perfettamente l'ambientazione cupa di tutto il gioco, quasi a significare che la memoria è rimasta laddove vi era dolore e devastazione.
Tutto è in bassa risoluzione con pixel art solo per i personaggi a differenza di tutto il resto colorato con tinte pastello. Un buon risultato per l’occhio, accattivante e tutto abbastanza amalgamato. Per unirsi a tutto questo interviene una colonna sonora non eccelsa ma che riesce a entrare in sintonia, creando un’atmosfera su ogni momento del gioco. Spesso, anche in situazioni tranquille riesce a creare un po’ di disagio. Buon livello per il doppiaggio inglese, coordinato da un altro personaggio di spicco: Dave Gilbert di Wadjet Eye Games. La localizzazione in italiano per i sottotitoli è buona e non ho rilevato particolari errori.
Un gioco stimolante appoggiato da buone idee e enigmi ben amalgamati. Una buona narrazione con una colonna sonora ben disposta, sottotitoli in italiano. Peccato per la longevità di 5-6 ore, però intense, garantito.
Disponibile su STEAM.
Voto:75/100
MINIMI:
Sistema operativo: Windows XP
Processore: 300 MHz Processor
Memoria: 128 MB di RAM
Scheda video: 640 x 360 32 bit
DirectX: Versione 9.0c
Memoria: 800 MB di spazio disponibile
CONSIGLIATI:
Sistema operativo: Windows 7 or higher
Processore: 1 GHz or faster x86 or x64 processor
Memoria: 2 GB di RAM
Scheda video: DirectX 9 graphics device with WDDM 1.0 or higher driver
DirectX: Versione 9.0c
Memoria: 800 MB di spazio disponibile
Fortuna vostra che esisto...
- Niki
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Re: RECENSIONE: Whispers of a Machine
Grazie per la recensione Giuseppe!!!
la verità e là fuori, ma non fidatevi di nessuno...
- Okinawa84
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Re: RECENSIONE: Whispers of a Machine
Grazie Giuseppe! L'ho giocato anni fa e devo dire che lo trovai davvero coinvolgente e in grado di dare soddisfazione a un avventuriero. Se si hanno talento e capacità, si possono realizzare dei bei lavori anche con poche risorse.
- davidwilding
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- Iscritto il: 18/04/2009, 23:11
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