La
Frogwares sembra aver fatto un abbonamento al personaggio di Holmes e lo dimostra il fatto di averne pubblicato diversi titoli basati sulle investigazioni del famoso detective. Il personaggio vive ancora oggi ed è continuamente riprodotto in versione cinematografica e videoludica, riscuotendo sempre successi anche laddove, e mi riferisco ai games, non sono certo sintomo di perfezione, ma evidentemente basta il nome di Holmes per scatenare una caccia al gioco. Holmes Rodon riceve una lettera dalla futura cugina acquisita Elisabeth Montcalfe, dove lo informa che suo padre Lord Montcalfe, improvvisamente impazzito, si è tolto la vita dandosi fuoco. Elisabeth non crede a questa versione dei fatti ed è intenzionata a far rivivere la sanità mentale del padre pregando Holmes di indagare per scoprire cosa c’è dietro e cosa o chi ha indotto il padre ad un gesto tanto inconsueto. Holmes non si fa certo pregare e accetta subito il caso scoprendo cose interessanti e stimolanti. Lord Montcalfe era uno studioso di Egittologia e la sua casa, adibita a museo, riserverà sorprese tra mummie e sarcofaghi. L’indagine convincerà Holmes che Elisabeth aveva tutte le ragioni per dubitare e inizierà a rendersi conto di alcune strane combinazioni con leggende e maledizioni egizie legate al sarcofago di un sacerdote. Il “Mistero delle Mummia” è in prima persona con l'avanzamento su percorsi già impostati, quindi non si potrà spaziare a piacimento per le ambientazioni 3D splendidamente riprodotte: come un maniero inglese di fine diciannovesimo secolo, scenari da favola mozzafiato con un’atmosfera ricreata in maniera davvero egregia. Tutto questo splendore è unito a delle musiche profonde e nel classico stile inglese che riusciranno ad immedesimarci nell’epoca.
Tutti i comandi di gioco sono gestiti dal mouse senza l’ausilio della tastiera e quindi questo significa: classico punta e clicca. Il puntatore assume la forma di un dito puntato per potersi muovere nelle locazioni, per raccogliere un oggetto si avrà mano aperta e una lente per esaminare. Queste poche scelte limiteranno la libertà di esaminare tutti i dettagli e gli oggetti degli scenari, limitando il tutto ad una ristretta selezione. L’interazione sarà solo con gli oggetti utili a proseguire nel gioco e con pochissimi altri che non avranno un’utilità particolare, ma messi solamente per dare un senso più marcato di indagine. Stesso discorso con i personaggi dove l’interazione sarà davvero scarsa come il numero di persone con cui interagire. Nell’inventario vi è una borsa che contiene gli oggetti raccolti con la totale disperazione che non vi è descrizione, quindi spesse volte si dovrà procedere a “naso” e porto l’esempio dei medaglioni che dovranno essere disposti in una bacheca in un certo modo; inutile procedere dicendo che si andrà per tentativi perché la scritta sui medaglioni è minuscola.. questa scelta può minare in alcuni casi la scorrevolezza del gioco ed a lungo andare diventa dura risolvere alcuni enigmi che sono già di loro abbastanza ostici. Ben strutturati indubbiamente e con il giusto grado di difficoltà crescente in modo da farci prendere la mano…non mancheranno i classici enigmi da notti insonni, ma siamo avventurieri no???
La trama sapientemente riprodotta e accattivante, viene purtroppo vanificata da un gameplay e da una gestione di tutto l’insieme non certo a livelli alti. Un gioco senza troppe pretese che garantisce una longevità che si attesta intorno alla ventina di ore, buoni enigmi sapientemente disposti con difficoltà crescente fanno di questo titolo un buon acquisto.
Non male!
Voto:
69/100
Soluzione
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