Puntaeclicca.com

"Solo chi conosce il mio nome può arrivare da me senza essere buttato nella caverna che conduce agli inferi... quindi ti do 3 possibilità, ma né una di più né una di meno per indovinarlo..."

"E adesso", penso lo Gnomo, "che faccio?". Iniziò a guardare il Grande Mago con attenzione cercando un qualche dettaglio che potesse fargli venire un'idea ... finché il suo sguardo non rimase attratto da un braccialetto d'oro; notò che vi erano appesi una piccola luna, un sole e delle stelle e il tutto tintinnava ad ogni movimento del Mago.
E allora, tirato un lungo sospiro, si lanciò: "Cosmos!", disse con inaspettato vigore.

"Fuochino"... disse il mago

te ne restano ancora 2, ma vedi di giocartele come si deve....

Willy non sapeva come fare a indovinare il suo nome... ma riflettendo sulle parole del mago "ne uno in più ne uno in meno"... capì che avrebbe dovuto sbagliare anche il secondo tentativo... ma assolutamente doveva indovinarlo al terzo

E se Cosmos era fuochino ... allora stavolta doveva picchiare lontano: "Poseidon" disse distrattamente. E mentre aspettava la scontata risposta del Mago, cercava di prepararsi ... perché adesso non poteva più sbagliare.

E se Cosmos era fuochino ... allora stavolta doveva picchiare lontano: "Poseidon" disse distrattamente. E mentre aspettava la scontata risposta del Mago, cercava di prepararsi ... perché adesso non poteva più sbagliare.

Per tutta risposta il mago mostrò due dita che si aprirono a "V" e che velocemente mutò in una "I".
Atterrito Willy, cercò di ripensare ai racconti dei suoi nonni. Così si ricordò che loro, ridendo tra i baffi e a bassa voce per paura di esser sentiti, dicevano: "Forse, il mago tiene tanto al suo nome perché se ne vergogna!".
C'era arrivato! Cosmos, quasi, ma più ridicolo... trovato! Il nome era...

...un nome che Willy non avrebbe mai pensato appartenere davvero a qualcuno....

A quel punto la paura era del tutto passata perché non solo aveva capito, ma era così buffo ... e allora lo disse: "Moscos!"
Il Grande Mago mosse appena il dorso all'indietro e il suo viso, con la mascella che un poco gli era cascata, palesava sorpresa. Ma anche un'irritazione che sembrava crescere istante dopo istante e allora capì ... doveva smettere di sorridere se voleva uscirne vivo. Aveva risolto l'enigma, ora non poteva rovinare tutto.

"Come fai a conoscere il mio nome?" gli chiese il mago "e soprattutto con cosa vuoi da me?". Il mago era sorpreso che un esserino così piccolo aveva avuto il coraggio di domare il suo troll e arrivare fin da lui. Ma il mago non era certo un tipo amichevole e non si sarebbe fatto certo intenerire.