Black Mirror 3 (RECENSIONE)
Inviato: 28/06/2011, 14:36
Siamo al terzo e conclusivo capitolo della serie. Chi ha giocato il secondo ricorderà sicuramente il finale, se così si può chiamare, con un rituale che lasciava presagire a un capitolo successivo con la speranza di svelare finalmente il mistero della maledizione dei Gordon. La saga iniziò nel 2004 dalla Future Games con Black Mirror e successivamente fu presa in mano dalla Cranberry Production con Black Mirror 2 e ora Black Mirror 3.
Nel secondo episodio Il giovane Michaels Darren è stato coinvolto nelle vicende della famiglia Gordon nel castello di Black Mirror e nel paesino di Willow Creek. Michaels non sa che in effetti la sua vera identità è legata alla famiglia Gordon e infatti lui è Adrian Gordon. Sua sorella Angelina lo inganna volendo a tutti i costi riportare alla luce l’antica maledizione dei Gordon e Michaels/Adrian, dopo varie vicissitudini, risveglia suo malgrado Mordred, l’antenato che lanciò la maledizione. Black Mirror 3 inizia con Adrian che corre nella foresta con una torcia in mano e il Castello di Black Mirror in fiamme. Inevitabile il suo arresto da parte della polizia locale nonostante si proclami innocente e cerchi di far capire che non ricorda nulla e che l’artefice dell’incendio è Angelina. Fortuna vuole che un anonimo paghi la cauzione, così Adrian può iniziare a investigare per dimostrare la sua innocenza, scoprire finalmente la sua vera identità e porre fine alla maledizione dei Gordon.
Una trama che si svolge nei soliti luoghi visti nel secondo capitolo più alcuni nuovi naturalmente. Da questo lato nessuna innovazione e gli scenari in 2,5D non subiscono nessun cambiamento; sempre ben fatti , espressivi e dinamici, ma è come se si stesse giocando il secondo capitolo con la differenza di alcuni personaggi nuovi. Personaggi che non hanno migliorato il loro aspetto tecnico, si fondono bene con le locazioni ma mantengono i loro movimenti sempre approssimativi e legnosi. Nessuna innovazione nemmeno nei filmati che hanno meno smalto e fluidità dei predecessori, in alcuni casi addirittura con i personaggi sproporzionati e molto approssimativi. La colonna sonora non sarà sicuramente ricordata per le poche note al pianoforte, qualche violino , ma in qualche modo riesce a creare perfettamente l’atmosfera. Quelle poche volte che si esalta nelle sporadiche sensazioni di terrore, il suono si sovrappone al parlato; non prendiamolo come un difetto considerato il doppiaggio poco entusiasmante con le voci dei protagonisti che non esaltano l’evento qualunque esso sia. Per fortuna che i sottotitoli in italiano distraggono.
Il gameplay è rimasto praticamente invariato con l’aggiunta di più enigmi per la felicità dei giocatori, felicità però subito smorzata dal fatto che molti sono semplici e in più, dopo un certo tempo di stallo, appare una leva per risolverlo in automatico: scelta che non condivido in quanto l’avventuriero incallito vuole passare le giornate per risolverli. Gli enigmi non saranno risolvibili al momento ma necessitano di informazioni dai documenti, dai dialoghi, e per questo ci viene in aiuto un diario in cui sarà tutto annotato. Solo alcuni saranno abbastanza snervanti: sottolineare dei passi in un libro, può sembrare semplice ma non lo è perché se ne possono sottolineare solo tre per volta e finchè non si agisce su quelle giuste non si avrà l’indizio per proseguire. Per ultimo forse il più snervante: recuperare due manufatti in un labirinto con la presenza di due entità maligne. Adrian, in alternanza con Valentina, dovrà aprire/chiudere delle porte senza farsi catturare dalle entità, vi assicuro che non sarà semplice. Per il resto è solo un girovagare tra le varie locazioni, raccogliere oggetti, combinarli o usarli dove serve. Ci saranno molte situazioni da risolvere, questo è vero, ma lo è altrettanto il fatto che, essendoci poche locazioni, il cerchio si restringe e prima o poi si risolveranno.
Si è appena accennato all’alternanza tra Adrian e Valentina, e questa è una buona innovazione: il controllo di due personaggi nel corso del gioco, purtroppo non sarà disponibile da subito, infatti per quasi tutto il gioco il protagonista principale sarà Adrian e tutto ruota su di lui, solamente dal quinto capitolo (in tutto sono sei), si avrà anche il controllo di Valentina che risulterà indispensabile sia in aiuti materiali che in quelli formali: interpretare dei segni, aiutare Adrian in alcune situazioni che sarebbero impossibili per una persona sola e nell’atto finale..che vi lascio scoprire.
Black Mirror 3 non ci ha regalato nulla di nuovo e inizia in modo sornione con lunghi dialoghi che continueranno fino alla fine portando un po’ di frustrazione. Più avanti migliora sicuramente anche se per rendere il gioco più horror sono state fatte delle scelte discutibili e di poco effetto: staccare un braccio a un cadavere, un "esorcismo" senza alcun risultato. Forse ciò che colpisce maggiormente sono i “flashback” di Adrian, abbastanza adrenalinici ma per il resto rimane tutto nello standard. Credo sia mancata una vera originalità nella storia che mi aspettavo più drammatica con una conclusione tipica del genere trattato. Il finale lascia molto amaro in bocca con una spiegazione abbozzata senza nessun colpo di scena o un intervento di Murdred che si difende per non essere sconfitto. Sarà davvero l’ultimo capitolo della saga?
Meglio del capitolo precedente.
Voto: 70/100