GRAY MATTER (RECENSIONE)
Inviato: 12/01/2011, 17:27
Si aspettava da tempo Gray Matter, titolo importante anche per il ritorno video-ludico di Jane Jensen, famosa per la serie Gabriel Knight. La dote artistica della Jensen, unita alle sue capacità di “intrecci” narrativi, risultano un elemento fondamentale per un’avventura grafica. Dopo il terzo capitolo di Gabriel Knight, si è presa un pausa limitandosi a scrivere libri e racconti e poi finalmente l’inizio dello sviluppo di Gray Matter nel 2003 - Dopo tante peripezie, dovute al fatto di alcuni cambi di sviluppatori e altri problemi, finalmente è giunto all’epilogo con l’uscita a fine Gennaio 2011
Un ringraziamento a Tania P.R. Kock Media per l'impegno a fornirci, in largo anticipo, una versione italiana del gioco.
Molte volte è stato detto che la spasmodica attesa di un titolo può trasformarsi poi in cocente delusione, ma stavolta stiamo parlando della Jensen e senza titubanze o strani pensieri, ho iniziato questo gioco consapevole che non avrei avuto delusioni. Già la “intro” lascia presupporre una trama alquanto intrinseca in quanto, Samantha Everett, un’illusionista di strada, si sta recando al suo primo vero ingaggio al club di magia Daedalus. Sulla sua moto sta percorrendo la strada verso Londra in una notte di pioggia e vento, che come da classico, inverte un segnale di indicazione verso Londra e Oxford. Imboccata la strada per Londra (in realtà Oxford), la sua moto ha un guasto ed è costretta a fermarsi e trovare rifugio nella magione dello scienziato David Styles, un neurobiologo sconvolto dalla morte della giovane moglie avvenuta tempo prima in un incidente stradale. L’impatto esterno è classico dei film di terrore, una notte tempestosa e il profilo della magione che lascia presagire a chissà quali attività interne. Samantha non si perde d’animo, anche perché è l’unico rifugio nella campagna britannica, e riesce a spacciarsi per la nuova segretaria ma con l’intento di lasciare quel luogo molto presto appena riparata la moto. Gli eventi che accadranno, convinceranno Samantha a fermarsi in quel luogo, sia per il fatto che deve “obbedire” agli ordini del nuovo datore di lavoro da brava segretaria, che per il lavoro di Styles alquanto misterioso. I destini di Samantha e Styles andranno ad intrecciarsi in uno svolgimento con colpi di scena che porteranno Samantha a indagare più a fondo nella vita di Styles che porta ancora addosso i segni dell’incidente in cui è morta la moglie, oltre una strana ossessione che lo affligge.
Gray Matter è racchiuso in otto capitoli e ognuno ha un suo obiettivo che alla fine dei conti racchiudono le due linee principali del gioco: il primo è di trovare il club di magia Daedalus, il secondo far luce sul mistero che circonda Styles, la sua vita e il suo lavoro. Un David Styles afflitto dalla morte tragica della moglie, al punto che per lui diventa quasi un’ossessione cercare nuovi mezzi per rivivere i momenti passati con lei, tramite studi, ricerche ed esperimenti. Questa volta la Jensen ha voluto spingersi nel mondo della "Materia Grigia", facendoci conoscere sentimenti ed emozioni che vanno ben oltre il classico pensiero al quale siamo, forse, giornalmente abituati. Styles e Samantha si alterneranno nel gioco in vie parallele, ma alla fine, in un intreccio narrativo degno di nota, le loro vie si uniranno per arrivare all’epilogo.
La cura particolare della sceneggiatura non ha sicuramente omesso di distogliere l’attenzione dalle altre componentistiche del gioco, difatti il lato artistico ha ricevuto anch’esso la sua parte di gloria. Già da tempo in rete si sono viste immagini mozzafiato di Gray Matter e il gioco le rispecchia fedelmente e con continuità. Le ambientazioni si pongono indubbiamente in una zona di fascia alta e la loro realizzazione ha del maniacale per la perfezione dei dettagli e una quasi resa fotografica. Ogni locazione ha la sua giusta colorazione e sfumatura, ombre e luci al posto giusto sottolineando la percezione particolare che si ha in quel determinato luogo. Discorso un po’ diverso per la caratterizzazione dei personaggi 3D, esclusa Samantha con la fisionomia di ragazza avvenente e con movimenti sinuosi, gli altri risentono di alcune mancanze poligonali facendo notare un’animazione più grezza nei movimenti. Nulla di grave intendiamoci, ma un seppur minimo difetto si deve trovare. Molto particolare la scelta dei filmati che si basano su sequenze di disegni animati invece dei classici che siamo abituati a vedere; una scelta secondo me azzeccata, sia per il fatto che non si avranno problemi di crash e rallentamenti vari, ma sopratutto trovo che questo sistema ricalchi una maggiore espressività del momento.
Degna di nota anche la colonna sonora con brani che coinvolgono in maniera perfetta la situazione, creando una miscela tra ansie ed emozioni. Musiche più movimentate alternate da altre più dolci, danno quel tocco che si amalgama perfettamente al contesto evidenziando ancor di più lo sforzo artistico. Alcuni dei brani sono opera del marito della Jensen, Robert Holmes, che alcuni ricorderanno come autore delle musiche di Gabriel Knight. Altri brani sono di una band della California, The Furies Scarlet. Una buona cura hanno ricevuto anche le voci in inglese, ben adeguate ai personaggi e con una buona interpretazione. Gray Matter è sottotitolato in italiano, e a tal riguardo stavolta vi sono alcune imperfezioni nella traduzione, nulla di rilevante ai fini del gioco, ma è sempre giusto dire anche i difetti e non solo i pregi. Devo aggiungere necessariamente che le icone di gioco purtroppo sono in miniatura e specialmente le prime volte si avrà difficoltà a capire cosa appare, anche perché spesse volte si confondono con l’oggetto in questione o con l’ambiente.
Finora è stato evidenziato in maniera decisa il filone narrativo e forse si può pensare che il gioco sia esente da enigmi. Sicuramente una trama di questo genere avrebbe come logica l’esplorazione al fine di raggiungere lo scopo basandosi esclusivamente su dialoghi e interazioni sui vari personaggi, e a tal proposito vi rassicuro che i dialoghi non saranno esasperanti, sono il giusto al momento giusto. Quindi oltre le varie interlocuzioni, vi sarà spazio anche per una serie di enigmi di non elevata difficoltà, e la buona innovazione riguarda il libro di magie di Samantha da utilizzare in momenti precisi per raggiungere uno scopo. Una buona innovazione e non complicata, basta seguire le istruzioni per ogni magia e il gioco è fatto, l’unico piccolo problema è capire quale magia applicare al momento. Non mancheranno naturalmente gli oggetti nell’inventario da utilizzare quando necessario, non saranno molti e l’unica regola per evitare della fasi di stallo è di osservarli tutti, a volte nascondono un indizio.
Ancora una volta Jane Jensen ha colpito nel segno, non si è limitata solamente a scrivere una trama per metterci un gioco intorno, ma è come se il tutto fosse stato scritto in contemporanea. Un comparto narrativo d’eccezione, un gameplay dinamico, una logicità negli enigmi e una situazione di gioco che da tempo non si vedeva, fanno di Gray Matter il prodotto che vorremmo sempre vedere sugli scaffali. Lasciamo da parte alcuni difetti, e chi non ne ha, e focalizziamoci nel generale del contesto che ammalierà dall’inizio alla fine, e quando vi sarete fatta un’idea sul possibile finale…beh..sarete smentiti. Ultima precisazione: terminato il gioco, non saltate i titoli di coda, apparirà un'interessante...forse.."anteprima"?
Imperdibile e da rigiocare..rigiocare..rigiocare..
Voto: 88/100
SOLUZIONE
SAVEGAME
VIDEOSOLUZIONE
Un ringraziamento a Tania P.R. Kock Media per l'impegno a fornirci, in largo anticipo, una versione italiana del gioco.
Molte volte è stato detto che la spasmodica attesa di un titolo può trasformarsi poi in cocente delusione, ma stavolta stiamo parlando della Jensen e senza titubanze o strani pensieri, ho iniziato questo gioco consapevole che non avrei avuto delusioni. Già la “intro” lascia presupporre una trama alquanto intrinseca in quanto, Samantha Everett, un’illusionista di strada, si sta recando al suo primo vero ingaggio al club di magia Daedalus. Sulla sua moto sta percorrendo la strada verso Londra in una notte di pioggia e vento, che come da classico, inverte un segnale di indicazione verso Londra e Oxford. Imboccata la strada per Londra (in realtà Oxford), la sua moto ha un guasto ed è costretta a fermarsi e trovare rifugio nella magione dello scienziato David Styles, un neurobiologo sconvolto dalla morte della giovane moglie avvenuta tempo prima in un incidente stradale. L’impatto esterno è classico dei film di terrore, una notte tempestosa e il profilo della magione che lascia presagire a chissà quali attività interne. Samantha non si perde d’animo, anche perché è l’unico rifugio nella campagna britannica, e riesce a spacciarsi per la nuova segretaria ma con l’intento di lasciare quel luogo molto presto appena riparata la moto. Gli eventi che accadranno, convinceranno Samantha a fermarsi in quel luogo, sia per il fatto che deve “obbedire” agli ordini del nuovo datore di lavoro da brava segretaria, che per il lavoro di Styles alquanto misterioso. I destini di Samantha e Styles andranno ad intrecciarsi in uno svolgimento con colpi di scena che porteranno Samantha a indagare più a fondo nella vita di Styles che porta ancora addosso i segni dell’incidente in cui è morta la moglie, oltre una strana ossessione che lo affligge.
Gray Matter è racchiuso in otto capitoli e ognuno ha un suo obiettivo che alla fine dei conti racchiudono le due linee principali del gioco: il primo è di trovare il club di magia Daedalus, il secondo far luce sul mistero che circonda Styles, la sua vita e il suo lavoro. Un David Styles afflitto dalla morte tragica della moglie, al punto che per lui diventa quasi un’ossessione cercare nuovi mezzi per rivivere i momenti passati con lei, tramite studi, ricerche ed esperimenti. Questa volta la Jensen ha voluto spingersi nel mondo della "Materia Grigia", facendoci conoscere sentimenti ed emozioni che vanno ben oltre il classico pensiero al quale siamo, forse, giornalmente abituati. Styles e Samantha si alterneranno nel gioco in vie parallele, ma alla fine, in un intreccio narrativo degno di nota, le loro vie si uniranno per arrivare all’epilogo.
La cura particolare della sceneggiatura non ha sicuramente omesso di distogliere l’attenzione dalle altre componentistiche del gioco, difatti il lato artistico ha ricevuto anch’esso la sua parte di gloria. Già da tempo in rete si sono viste immagini mozzafiato di Gray Matter e il gioco le rispecchia fedelmente e con continuità. Le ambientazioni si pongono indubbiamente in una zona di fascia alta e la loro realizzazione ha del maniacale per la perfezione dei dettagli e una quasi resa fotografica. Ogni locazione ha la sua giusta colorazione e sfumatura, ombre e luci al posto giusto sottolineando la percezione particolare che si ha in quel determinato luogo. Discorso un po’ diverso per la caratterizzazione dei personaggi 3D, esclusa Samantha con la fisionomia di ragazza avvenente e con movimenti sinuosi, gli altri risentono di alcune mancanze poligonali facendo notare un’animazione più grezza nei movimenti. Nulla di grave intendiamoci, ma un seppur minimo difetto si deve trovare. Molto particolare la scelta dei filmati che si basano su sequenze di disegni animati invece dei classici che siamo abituati a vedere; una scelta secondo me azzeccata, sia per il fatto che non si avranno problemi di crash e rallentamenti vari, ma sopratutto trovo che questo sistema ricalchi una maggiore espressività del momento.
Degna di nota anche la colonna sonora con brani che coinvolgono in maniera perfetta la situazione, creando una miscela tra ansie ed emozioni. Musiche più movimentate alternate da altre più dolci, danno quel tocco che si amalgama perfettamente al contesto evidenziando ancor di più lo sforzo artistico. Alcuni dei brani sono opera del marito della Jensen, Robert Holmes, che alcuni ricorderanno come autore delle musiche di Gabriel Knight. Altri brani sono di una band della California, The Furies Scarlet. Una buona cura hanno ricevuto anche le voci in inglese, ben adeguate ai personaggi e con una buona interpretazione. Gray Matter è sottotitolato in italiano, e a tal riguardo stavolta vi sono alcune imperfezioni nella traduzione, nulla di rilevante ai fini del gioco, ma è sempre giusto dire anche i difetti e non solo i pregi. Devo aggiungere necessariamente che le icone di gioco purtroppo sono in miniatura e specialmente le prime volte si avrà difficoltà a capire cosa appare, anche perché spesse volte si confondono con l’oggetto in questione o con l’ambiente.
Finora è stato evidenziato in maniera decisa il filone narrativo e forse si può pensare che il gioco sia esente da enigmi. Sicuramente una trama di questo genere avrebbe come logica l’esplorazione al fine di raggiungere lo scopo basandosi esclusivamente su dialoghi e interazioni sui vari personaggi, e a tal proposito vi rassicuro che i dialoghi non saranno esasperanti, sono il giusto al momento giusto. Quindi oltre le varie interlocuzioni, vi sarà spazio anche per una serie di enigmi di non elevata difficoltà, e la buona innovazione riguarda il libro di magie di Samantha da utilizzare in momenti precisi per raggiungere uno scopo. Una buona innovazione e non complicata, basta seguire le istruzioni per ogni magia e il gioco è fatto, l’unico piccolo problema è capire quale magia applicare al momento. Non mancheranno naturalmente gli oggetti nell’inventario da utilizzare quando necessario, non saranno molti e l’unica regola per evitare della fasi di stallo è di osservarli tutti, a volte nascondono un indizio.
Ancora una volta Jane Jensen ha colpito nel segno, non si è limitata solamente a scrivere una trama per metterci un gioco intorno, ma è come se il tutto fosse stato scritto in contemporanea. Un comparto narrativo d’eccezione, un gameplay dinamico, una logicità negli enigmi e una situazione di gioco che da tempo non si vedeva, fanno di Gray Matter il prodotto che vorremmo sempre vedere sugli scaffali. Lasciamo da parte alcuni difetti, e chi non ne ha, e focalizziamoci nel generale del contesto che ammalierà dall’inizio alla fine, e quando vi sarete fatta un’idea sul possibile finale…beh..sarete smentiti. Ultima precisazione: terminato il gioco, non saltate i titoli di coda, apparirà un'interessante...forse.."anteprima"?
Imperdibile e da rigiocare..rigiocare..rigiocare..
Voto: 88/100
SOLUZIONE
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