Correva l’anno 2009 e il mondo videoludico fu scosso da un prodotto innovativo, simpatico, longevo e a tratti difficile. Sto parlando di Machinarium, il capolavoro di Amanita Design che ebbe numerosi riconoscimenti. Difficile dimenticarlo e da allora nulla lo ha emulato, nemmeno lontanamente. Conquistadorio non ha questa pretesa ma vuole solo essere sulla sua falsa riga come situazioni da risolvere e simpatia.
La trama non è complicata ma abbastanza originale. Chi noi una volta defunto non vorrebbe ritornare in vita? Tutti, credo… ebbene, il nostro conquistadorio ormai defunto invece di ritornare alla vita vuole ritornare nella sua bara vicino ai suoi compagni… pittoresco e stravagante… un buon pretesto per creare un’avventura grafica che oserei definire più puzzle-game che Ag. Ma ci piacciono anche queste tipologie di giochi; l’importante è non annoiarsi, divertirsi e perchè no: scervellarci un po’… Per ritornare tra i suoi simili non basta volerlo ma bisogna conquistarlo un po’ per volta e a dirla tutta: passo dopo passo. E sì, ho usato il termine giusto: “passo dopo passo” e il motivo è semplice: in ogni schermata e quasi a ogni passo ci sarà qualcosa da fare…. ma andiamo con ordine.
Iniziamo dalla grafica che dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello delle avventure grafiche e in questo caso è senza lode e senza infamia, molto carina, ben fatta, tante cose in ogni schermata ma tutte ben visibili… a parte, a volte, alcuni oggetti da prendere che sono “mimetizzati” con lo scenario… ci sta! Simpatici i personaggi e in special modo il nostro Conquistadorio con un corpo agile benché sia defunto e lo si vede dal volto scheletrico. Si muove fluidamente come alcuni animali non sempre classificabili come specie e animazioni in genere. Tutto semplice e concreto sotto una colonna sonora non certo allegra ma adatta alla situazione, nemmeno lugubre sia chiaro… diciamo: musica notturna di atmosfera. Parecchi livelli da superare e in ognuno bisogna capire cosa fare e poi come farlo… Nulla di difficile ma, a volte, abbastanza impegnativo. Per i più pigri vi sono gli aiuti che indicano per filo e per segno cosa fare… ma non è così semplice in quanto bisogna prima eseguire un minigioco e poi si avrà la sequenza tipo fumetto come aiuto.
“Chissà quando gli sviluppatori la smetteranno di servire su un vassoio d’argento i passi da fare”.
Interfaccia semplice da utilizzare con il mouse che fa tutto: basta cliccare su un punto per far muovere il personaggio e per prendere o interagire. L’inventario è nella parte alta dello schermo e gli oggetti non hanno descrizione se non cliccandoli con il tasto destro. Per usarli bisogna trascinarli dove si ritiene che servano, e anche in questo caso non vi è indicazione su dove usarli ma solo quando il cursore, a forma di pugno, alza il ditino, allora si intuisce che il punto è quello... stesso discorso per prendere degli oggetti; nessun hotspot ma cercare quasi in ogni punto la zona attiva. Se si perde la pazienza basta cliccare la stellina in alto e sarà indicato il punto interagibile. Bisogna dire che la descrizione dell’oggetto, usando il tasto destro del mouse, generalmente fa capire dove va usato, esempio: raccogliendo un anello, e usandoci il tasto destro, appare il nome dell’oggetto con la descrizione che faceva parte di un cannone; inevitabile capire dove va usato.
Sinceramente questo Conquistadorio è stata una sorpresa carina. Si tratta di un buon prodotto che va preso come passatempo per 4-5 ore di gioco, forse meno.
Simpatico!
Voto: 65/100
Requisiti di sistema:
Minimi:
Sistema operativo: Windows 7+
Processore: 1.8 GHz
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: 2 GB
Memoria: 1 GB di spazio disponibile
Scheda audio: Direct X
Consigliati:
Sistema operativo: Windows 7+
Processore: 2.5 GHz
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: 2 GB
Memoria: 1 GB di spazio disponibile
Scheda audio: Direct X
