Recensione: The House of Da Vinci II

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Giuseppe
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Recensione: The House of Da Vinci II

Messaggio da Giuseppe »

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Al giorno d'oggi, quando tutto sembra caotico e fuori dal nostro controllo, può essere soddisfacente mettere da parte la realtà e immergerci nella risoluzione di enigmi meccanici subdolamente intricati. Blue Brain Games soddisfa ancora una volta questo desiderio nel suo secondo titolo: The house of Da Vinci II.

Il seguito del 2017 vede i giocatori lasciare il laboratorio di Leonardo e visitare luoghi in diverse città dell'Italia rinascimentale per risolvere un puzzle più ampio che coinvolge società segrete e un misterioso congegno su cui Leonardo sta lavorando. A sostenere, anziché delimitare il mistero è una meravigliosa serie di enigmi logici che, per la maggior parte si sviluppano in complessità e bellezza. In sincerità la storia di The House of Da Vinci II è del tutto dimenticabile e soprattutto un ostacolo che ha impedito la risoluzione di fantastici enigmi. Capisco che sia necessario un tessuto connettivo per garantire una sorta di fattore motivante o filo narrativo, ma non riesce a coinvolgere più di tanto. La storia nel complesso è abbastanza logica, ma lontana dal contesto del gioco, una cosa a sé!

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Si inizia con una fuga da una cella di una prigione e dalle fogne che corrono sotto di essa. Si prenderà dimestichezza per interagire, come gestire l’inventario e come utilizzare una speciale sfera magica. La sfera in questione può essere aperta per rivelare due lenti all'interno che consentono entrambe di vedere cose nascoste nell'ambiente e anche di vedere attraverso il tempo. La prima lente consente di vedere i meccanismi nascosti oscurati dai muri o dall'interno di un altro oggetto e ti consente di interagire con essi. Quindi potresti non essere in grado di vedere la serratura di una porta, ma con questa sfera puoi vederne il meccanismo e sbloccarlo. La seconda lente consente di vedere nel tempo e viaggiare verso una versione al passato del livello. Questi sono eventi programmati e non un qualcosa che puoi fare semplicemente quando si vuole. In alcune parti del livello, aprendo la sfera appare un portale vorticoso statico attraverso il quale, attraversandolo si entra nel passato. Ad esempio, nel primo livello in un gazebo c’è un solo un ingresso, ma in lontananza c'era una porta molto grande da aprire. Ho aperto la sfera e sono stato trasportato in una versione al passato del gazebo che aveva due uscite, permettendomi di progredire ulteriormente e risolvere altri enigmi prima di tornare al portale e tornare nel futuro.
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L'intero gioco è guidato dal mouse, permettendo di guardare intorno facendo clic e trascinando il mouse. Un doppio clic avvicina all’area interessata o all’oggetto con cui interagire. Non esiste un vero e proprio inventario, ma solo alcuni oggetti da usare e alcuni da modificare prima di usarli. Tutto abbastanza immediato e semplice. La grafica è indubbiamente il piatto forte oltre agli enigmi. Molto legata al periodo rinascimentale, ben definita e in modo particolare risaltano le animazioni, sia dei macchinari una volta completati che delle animazioni di movimenti. Spesso e volentieri il passaggio da una zona all’altra è seguita da una animazione.

Gli enigmi stessi spaziano da quelli davvero interessanti, a quelli semplici e completamente ottusi che non hanno alcun senso. Ci sono così tanti enigmi che sono davvero fantastici o semplicemente non degni di nota, quindi alcuni vengono superati semplicemente pensando di essere la persona più intelligente del mondo. Poi arriva a un enigma che impegna mentalmente per più di un'ora e ti rendi conto che non sei così intelligente. Per fortuna o purtroppo, esiste un sistema di suggerimenti piuttosto valido che fornisce suggerimenti sempre più descrittivi a seconda di quanto tempo si rimane fermi senza fare progressi'. Inizia con un timido suggerimento fino ad arrivare, non dico, alla soluzione completa, ma a una indicazione quasi definitiva su cosa e come farlo.

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The House of Da Vinci II è anche un gioco piuttosto lungo e la bellezza, oltre cosa descritto, è che c'è pochissima o nessuna ripetizione negli enigmi, e per le poche volte in cui è apparso un enigma simile, era abbastanza diverso come risoluzione da sembrare diverso.

The House of Da Vinci II ha buone potenzialità. Una grafica molto affascinante, enigmi molto vari e di varia difficoltà. Una buon narrazione anche con una storia che spesso non ha affinità con cosa si sta facendo. I pochi personaggi presenti sono abbastanza piacevoli, tenendo conto che lo scopo del gioco è ben altro. Sottotitolato in italiano.

Interessante.

Voto:75/100


Requisiti di sistema.

Minimi:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo *: Windows 7 or higher
Processore: 2.0 GHz Dual Core Processor
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: Video card with 1024MB of VRAM
DirectX: Versione 9.0c
Memoria: 7 GB di spazio disponibile

Consigliati:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 10
Processore: Intel Core i5
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: Nvidia GeForce GTX 970
DirectX: Versione 10
Memoria: 7 GB di spazio disponibile

* A partire dal 1° gennaio 2024, il client di Steam supporterà solo Windows 10 e versioni successive.
Fortuna vostra che esisto...

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Niki
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Re: Recensione: The House of Da Vinci II

Messaggio da Niki »

Bella recensione, mi piace....Grazie!!!!! :wink:
la verità e là fuori, ma non fidatevi di nessuno...

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