Pendulo Studios, già famosi per Hollywood Monsters, ci riprovano con questo titolo che sicuramente appassionerà diversi giocatori. Distribuito dalla Fx Intercative, Runaway ha tutte le carte in regola per diventare una delle “Top Ten” degli ultimi anni e lo dimostra anche il fatto che si era tutti in trepidante attesa del seguito. Brian, questo il nome del protagonista, è un neolaureato di New York ed ora vuole frequentare un dottorato a Los Angeles. Si mette in viaggio ma prima deve ritirare un libro ordinato in una libreria a Manhattan: da questo momento cambia la sua vita. Nel traffico investe una ragazza: Gina, inseguita dagli assassini di suo padre. La soccorre e la porta all’ospedale dove ascolta la sua storia, incuriosito e intenerito da Gina ( bel pezzo di figliola) decide di aiutarla e ancora non sa a quali guai va incontro, ma l’amore ha il sopravvento e l’avventura lo porterà in giro per gli USA tra intrighi e mafia. La storia sembra banale ma non lo è, difatti vi è tutta una carica adrenalinica ma nel senso buono: vedere un giovanotto di bella presenza con il sapore del laureato imbranato, immergersi in cose forse più grandi di lui per amore, fare azioni che mai avrebbe immaginato di saper e poter fare. Dal punto di vista grafico è stato fatto un lavoro eccellente con dei fondali 2D molto stile cartone animato e ben colorato che ricorda molto Broken Sword. Riguardo ai personaggi i programmatori hanno usato una tecnica particolare per rendere i movimenti fluidi: sono stati realizzati in 3D, testurizzati con Cell Shading, renderizzato gli sprite e poi ritoccati per eliminare i classici difetti del 3D..un lavoro egregio che ha dato i suoi risultati positivi e difatti non si vedono i classici spigoli sui volti e corpi dei personaggi e nemmeno la camminata tipica del 3D, ma una fluidità davvero notevole. Stesso discorso per scene animate che sono molto belle e fluide. Il comparto sonoro è abbastanza buono ma niente di che, ad eccezione delle voci dei personaggi in italiano che sono veramente pregevoli e, scelta azzeccata secondo me, la voce fuori campo di Brian che impone un senso di narrativa e non solo di videogioco.
Il sistema di controllo è il classico punta e clicca in terza persona dove sarà sufficiente cliccare in un punto qualsiasi dello schermo per far muovere Brian. Il cursore è un mirino che cambia la forma appena è possibile interagire con qualcosa o qualcuno, in genere appare una lente per esaminare e premendo il tasto destro del mouse si può scegliere di cambiare il tipo di azione: parlare, raccogliere, aprire, usare… naturalmente varrà solo quella possibile in quel momento. Spostando il mouse nella parte superiore dello schermo, appaiono due icone per l’inventario e per le classiche opzioni di gioco; oppure basta premere TAB e il tasto ESC. L’inventario ovviamente conterrà tutti gli oggetti raccolti e sarà possibile esaminarli, combinarli e usarli dove serve. Altro punto importante sono i dialoghi a scelta multipla, selezionando quello che vi sembra portare nella direzione voluta. Capiterà a volte che una determinata scelta di dialogo oppure quando si vuole prendere o fare un qualcosa, Brian dice che non serve..in altre Ag generalmente queste sono situazioni solo per “riempire”, in Runaway invece succederà che potranno servire più avanti,, quindi da questo lato vi è una certa non linearità del gioco, tenendo conto che gli enigmi sono abbastanza semplici e molto pochi. Per semplici non intendo elementari.. diciamo non molto cervellotici e se proprio non se ne viene a capo, rimane l’unica alternativa di provare e riprovare a combinare gli oggetti nell’inventario fino a trovare quelli giusti. La difficoltà del gioco, se così vogliamo chiamarla è la diffidenza di Brian nel fare alcune cose che al momento sembrano inutili..cose che ritorneranno utili dopo quindi bisognerà tornare in luoghi già visitati per compiere l’azione ora possibile. Runaway si divide in 7 capitoli ed i primi due sono abbastanza corti e semplici. Dal terzo capitolo le cose iniziano a farsi interessanti e più complesse, aumenteranno i dialoghi e gli scenari saranno più vasti.
Una trama interessante unita ad un buon comparto tecnico. Un ‘avventura da giocare ripensando alle vecchie glorie ed ai momenti indimenticabili che ci hanno regalato. Un buon doppiaggio in italiano, una buona grafica e una buona cura degli enigmi anche se non di fascia alta, fanno di Runaway un’ottima avventura da vivere fino in fondo. Brian e Gina rimarranno sicuramente nei cuori di chi ha giocato o giocherà questo titolo..non è da poco..
Imperdibile.
Voto:
85/100