Lunigiana
Dopo 4 anni dall’uscita di “Another Code: Two Memories” per Nintendo DS la casa produttrice Cing ci offre il seguito di questo piccolo gioiellino, seguito giocabile per ora solo attraverso la piattaforma Nintendo WII.
Trama NDS: La protagonista è sempre la stessa Ashley Mizuki Robins, figlia di due scienziati studiosi di analisi e gestione della memoria. Nel primo capitolo per NDS Ashley all’età di 13 anni era approdata all’isola di Blood Edwards alla ricerca del padre, Richard Robins. Dopo aver scoperto tramite la zia, Jessica Robins, a cui era stata affidata all’età di 3 anni, che il padre non era morto insieme alla moglie in un incidente stradale come lei aveva sempre creduto, Ashely scopre che il padre era in esilio volontario su un’isola per portare a termine il progetto sulla memoria che lui e la moglie avevano intrapreso diversi anni prima. Arrivata sull’isola Ashley viene colpita da diversi Flash Back che la portano a ricordare un terribile avvenimento ovvero la morte di sua madre: durante il giorno del suo compleanno sua madre venne infatti uccisa davanti ai suoi occhi. Nel corso di questo titolo la ragazzina costruirà piano piano il puzzle di quella terribile giornata sino a ricordare anche il volto dell’assassino di sua madre.
Trama NWii: L’avventura che la Cing ci offre oggi inizia così: è il 25 Agosto 2007 e sono passati tre anni dall’ incontro con il padre, ma lui è di nuovo scomparso da 6 mesi, troppo occupato con un nuovo lavoro alla JC Valley per occuparsi della figlia. Inaspettatamente però Ashley viene invitata dal padre ad un camping per famiglie a Lake Juliet a cui lei accetta,nonostante tutto, di andare. Appena scesa alla fermata dell’autobus la ragazzina capisce che non sarà una giornata facile, infatti viene derubata della sua borsa e si troverà a vagare per il campeggio in cerca di suo padre che però non è andato a prenderla. Anche in questo capitolo Ashley si troverà a fare i conti con la sua memoria e i ricordi di lei bambina con la madre, infatti poco prima di morire, Sayoko l’aveva portata con sé a Lake Juliet e con i soliti flash back,a cui ci siamo abituati nel primo capitolo, Ashley ricostruirà altri ricordi della sua amata mamma. Tutto questo si intreccia con la storia di un ragazzino, Matthew Crusoe, che è scappato da casa e si è rifugiato a Lake Juliet dove (come Ashley 3 anni prima) cerca di trovare il padre scomparso in quei luoghi 5 anni prima. Ovviamente, come è intuibile già dal 1°capitolo di questo nuovo titolo, non mancheranno numerose conoscenze.
DAS (Dual Another System) : Al contrario del primo “Another Code” per NDS, dove i personaggi con cui entra in contatto diretto Ashley si possono contare sulla punta delle dita di una mano, qui capiremo che già dall’inizio ci sarà una svolta in tal senso. In tutto si interagirà con 18 personaggi (tra cui un bel cagnolone) e aggiungendo quelli che verranno menzionati e ricordati in tutto raggiungiamo quota 31! Sicuramente sarà interessante conoscere tutte le loro storie. Visto il numero elevato di personaggi questo compito ci verrà facilitato da una funzione dal nuovo DAS (Dual Another System) che la ragazzina ha ricevuto in dono dal padre, infatti cliccando sul DAS la funzione “PERSONAGGI”, si aprirà una sorta di albero genealogico con tutte le relazioni che intercorrono tra i vari attori e cliccando ancora su una persona specifica si aprirà la sua storia personale
In tutto il gameplay ci troverà impegnati per circa 20 ore, suddivise in 8 capitoli più un epilogo, che possono variare a seconda della maestria e della cura con cui si ispezionano le scene (ricchissime di elementi tutti da scoprire)o dalla bramosia di andare avanti solo con gli indizi essenziali.
Grafica: Ma andiamo con ordine e parliamo prima di tutto della presentazione grafica del gioco. A ragione si può dire che “Another Code R” ricalchi in tutto e per tutto il suo predecessore, e giustamente formula vincente non si cambia! Il gioco è in terza persona e i personaggi sono realizzati in stile manga in toni pastello ma molto ben curati nei minimi particolari. Sempre in toni pastello, molto dettagliati e ben definiti risultano anche gli sfondi su cui i personaggi si spostano con grande naturalezza, sembrano acquerelli di un artista che sa cogliere in modo immediato le scene che gli si presentano.
Bellissime a mio avviso sono le scene in cui Ashley si sposta da una sezione all’altra della mappa, ad esempio dal camping alla zona della rimessa delle barche, in cui la vediamo correre autonomamente in una specie di “galleria/vortice” creata dai vari oggetti che al suo passaggio si alzano dallo sfondo e trovano il loro posto nella scenografia mentre una nuvoletta di foglie vi si scompiglia davanti. Le scene e gli oggetti sono particolareggiati da piccoli dettagli che li rendono unici tra di loro. Ci sono moltissimi luoghi da visitare e moltissimi oggetti con cui interagire, a volte bisognerà visionare più volte un oggetto per ottenere il giusto risultato o ripassarci dopo aver visto altre cose o esser stati in altri luoghi o aver parlato con qualcuno (a volte potrà sembrare estenuante dover aspettare i “tempi” di Ashley mentre noi abbiamo già intuito che una determinata cosa ci tornerà utile, quindi si dovrà tenere tutto a mente). I video sono anch’essi molto curati e non hanno uno stacco netto dalla modalità di gioco, così che tutto sia fluido e continuativo.
Audio: Come nel primo “Another Code” ci si troverà spesso (anche troppo, ma ne parlerò in seguito) a parlare con qualcuno e lo schermo verrà diviso in 2 sezioni aventi in primo piano i personaggi che comunicano, si dividerà in tre parti nel caso in cui ad Ashley venga posta una domanda a risposta aperta e voi dovrete optare per una delle due scelte che consisterà nel mimare un oggetto o proprio nel parlare. Purtroppo, come per il NDS,anche in questo secondo capitolo per NWii non c’è parlato, ma sentirete solo uno sfondo musicale su cui durante lo scritto sentirete un rumore stile macchina da scrivere elettronica. Le tracce audio sono varie e molto belle e adatte al momento della narrazione, dallo stile spensierato e gioioso passano allo stile cupo e misterioso dei momenti topici, alcune tracce le conosciamo già dal primo titolo e con piacere le ritroviamo qui, ma molte altre sono completamente nuove e create per questa nuova avventura, in tutto le tracce sono 54 e sono ascoltabili man mano che si sbloccano con la trama dall’MP3 aziendale che regalerà Richard (suo padre), ad Ashley. Gli effetti sonori sono molti e variano in base alla scena: rumori di passi, chiusure di porte, il crepitio del fuoco, l’abbaiare di un cane, gli uccellini, pioggia, lampi, tuoni, vento, scorrere dell’acqua del ruscello, e tutti i suoni ad effetto che enfatizzano una frase o un passo del gioco. In più avrete anche tutta una serie di suoni creati dal TAS (True Another System) ovvero il vostro controller, anche questo donato dal padre Richard alla figlia Ash.
Interfaccia: Ma veniamo all’interfaccia grafica e alla sua capacità di sfruttare a pieno tutte le potenzialità della consolle WII. Tutto il gioco si basa sulle funzionalità del controller, il personaggio si può muovere o cliccando sulle frecce direzionali, che saranno costantemente presenti sullo schermo, oppure usando le frecce direzionali sul vostro “WII mote” (io ho scelto questa seconda opzione). Quando si potrà parlare con un personaggio comparirà in alto e al centro dello schermo l’icona stilizzata di un omettino e si potrà o cliccarla o premere il pulsante A sopra il personaggio per compiere l’azione; nello stesso punto comparirà una lente di ingrandimento quando si potrà osservare più da vicino degli oggetti scenici, quando invece si sposta il cursore su degli oggetti specifici della scena gli stessi si “alonano” di giallo ed è possibile visionarli cliccando direttamente il tasto A. In basso a destra ci sarà un’icona a forma di borsa contenente gli oggetti che avete in inventario e il DAS il computerino a forma di DSI dentro il quale avrete diverse schede: Messaggi, Foto, Connetti, Personaggi, Riassunto, Opzioni e Salva. Cliccando sulla lente di ingrandimento la visuale si avvicinerà agli oggetti osservabili e in basso a destra si aggiungeranno 2 icone: quella per le foto e quella per tornare indietro e chiudere la visuale ristretta (o premere B).
Le funzioni del controller:
• tasto B: per tornare indietro dalle schermate zoommate o dalle schermate fotografia/ oggetti/ DAS;
• tasto A: per selezionare le direzioni, avviare una conversazione, osservare oggetti, fotografare ecc;
• tasto - : per aprire la Mappa;
• tasto +: per aprire il DAS;
• tasto 1: per aprire gli oggetti;
• tasto 2: per aprire la schermata delle ultime conversazioni.
Il controller/TAS: suonerà quando reagirà a qualcosa, a qualche situazione o quando arriveranno messaggi dal padre di Ash,oppure si chiuderà il DAS, servirà anche e soprattutto per risolvere moltissime situazioni, come ad esempio per aprire porte elettroniche, accendere un fuoco, lanciare oggetti e combinarne altri, insomma si sfrutteranno appieno tutte le potenzialità che questa consolle vi può offrire. In conclusione l’interfaccia è di facile e intuitivo utilizzo, molto divertente e accattivante, in grado di divertire anche chi è abituato ai semplici e passivi punta e clicca dove l’unico mezzo comunicativo con la trama è lo statico mouse.
Enigmi: Un punto un po’ dolente sono gli enigmi...infatti non ci sono degli enigmi veri e propri e quelli che ci sono riguardano per lo più come aprire porte o oggetti e sono di facile risoluzione. L’unica eccezione è fatta a metà della trama dove ci si dovrà impegnare per risolvere con vari mezzi una specie di indovinello.
E’ davvero difficile dare un voto a questo gioco perché ha sia dei pro che dei contro:
PRO:
• è un gioco improntato sul successo del primo e lo ricalca eccellentemente,
• una grafica davvero accattivante,
• una trama interessante e tantissimi personaggi le cui vite si intrecciano alla storia della protagonista,
• sfrutta appieno tutte le potenzialità del controller e ci permetterà di pigiarne tranquillamente i tasti o di scuoterlo in aria con tutta la veemenza possibile.
• Sa divertire ma anche commuovere con risvolti della trama inaspettati e svariati colpi di scena.
CONTRO:
• i dialoghi di per se sono molto interessanti ma la loro lunghezza a volte annoia e rischia di far perdere la concentrazione e ahimè la voglia di giocare…
• si lascia troppo poco spazio alla pura ricerca di indizi,
• gli oggetti non si possono prendere appena osservati ma solo dopo averne capito nella trama il vero e proprio scopo. Quindi ci si troverà a parlare e correre, correre e parlare.
Voto: 75/100
Recensione by Vana ( Vana per www.puntaeclicca.com)
Trailer
Soluzione
speriamo facciano presto un altro seguito magari giocabile sia su ds che su wii! 
allora non vi ho annoiato! 
ma che annoiare, è un piacere leggere 
Ci avevo subito fatto caso perchè lo rigiocherei volentieri su DS 
tanto è uguale no?! 
