Thimbleweed Park (RECENSIONE)

Le Recensioni delle Avventure Grafiche per PC.
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Raindog
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Thimbleweed Park (RECENSIONE)

Messaggio da Raindog »

ImmagineRon Gilbert e Gary Winnick si sono ripresentati al pubblico videoludico internazionale con Thimbleweed Park. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando degli autori di videogiochi memorabili come Maniac Mansion, Indiana Jones, Monkey Island o anche il più recente The Cave. Da poco sono tornati sugli schermi dei nostri PC con un’avventura inedita tutta in puro stile p&c e con una grafica che omaggia gli anni ‘90. Saranno riusciti nell’intento di accontentare i nostalgici dei classici puntaeclicca SCUMM proponendo allo stesso tempo un gioco sfizioso e moderno? Cerchiamo di capirlo nella seguente recensione.
Immagine Thimbleweed Park è una cittadina americana di provincia in cui i due agenti federali Ray e Reyers vengono spediti per indagare su un omicidio di uno sconosciuto ritrovato morto sotto un ponte. Sono passate molte ore dal crimine e lo “si vede dai pixel sotto al collo” del cadavere. Ne passeranno altrettante perché il giocatore riesca a sbrogliare la matassa di storie che si andranno a sovrapporre durante lo svolgimento della trama. Infatti, se l’aspetto giallo è importante nell’avventura, bisogna considerare che ci sono ben 5 personaggi principali tutti da utilizzare in terza persona. Oltre ai due federali ci sono altri 3 protagonisti che hanno scopi diversi ed indipendenti in giro per la città. Una è Delores, la nipote ereditiera del magnate senza scrupoli, Chuck (il cadavere di cui sopra); poi c’è il clown Ransome, una specie di stand-up comedian, che si diverte a prendere in giro in modo volgare, ma spassosissimo, tutti quelli che gli stanno intorno pubblico compreso (ne pagherà le conseguenze); Franklin, fratello di Chuck, che presto muore ammazzato perché non condivide la passione per l’azienda di famiglia (continueremo ad “usarlo” anche dopo morto). Non saranno tutti presenti da subito ma ci verranno presentati poco alla volta ed anche con una mini storia sul loro passato che ce li farà inquadrare perfettamente nella trama. Attraverso alcuni racconti, infatti, vivremo le loro vicende antecedenti al presente di gioco. Ovviamente questi flashback diverranno pretesto per metterci di fronte a nuovi enigmi. A seguito degli intermezzi ritroveremo tutti i personaggi "disponibili" e potremo scegliere chi utilizzare e far procedere nella storia: una lista presente in alto a destra dello schermo, ci indicherà su quali possiamo cliccare col mouse per prenderne il controllo. Questo è uno degli espedienti che riduce al minimo la possibilità di noia durante qualche possibile blocco.
Immagine Accennavo riguardo gli scopi diversi dei personaggi, ma in alcuni casi essi dovranno agire in modo combinato per poter proseguire nella risoluzione degli enigmi. Questi infatti sono sparsi in giro per le locazioni e non basterà prendere e usare gli oggetti, ma in molti casi le soluzioni si avranno grazie a ragionamenti piuttosto articolati, combinazione di più elementi magari in scenari diversi o, a volte, dovremo usare personaggi diversi per raggiungere uno scopo unico (es. il recupero della mappa che sblocca scenari e aiuta negli spostamenti). Il bello è che di oggetti ce ne sono tanti e di strada dovremo farne parecchia, senza però mai sentirci frustrati nella ricerca di una soluzione. Ciò è reso possibile grazie all’ideazione perfetta per un appassionato del genere: non troveremo assurdi non-sense e neanche noiosi codici da decrittare. Nonostante questo dovremo usare la materia grigia per ingegnarci a trovare le soluzioni che risultano sempre ben contestualizzate, quasi mai scontate e spesso molto divertenti.
Immagine I vari compiti saranno portati a termine dal giocatore tramite la piattaforma old-style SCUMM. Avremo quindi nella parte bassa dello schermo tutte le azioni da far compiere ai nostri protagonisti sugli oggetti o sugli altri personaggi. A fianco ad essi c'è l'inventario con la lista degli oggetti raccolti nell’esplorazione: ogni personaggio avrà il suo e talvolta potrà scambiare oggetti con gli altri. Il tutto sarà a completa portata di mouse che rimane l'unico strumento necessario. Per utilizzare un oggetto, ad esempio, dovremo prima selezionare l'azione, poi l'oggetto in inventario ed infine l'hot-spot dello scenario su cui desideriamo combinarlo. Certo è un meccanismo un po' più macchinoso rispetto a quelli dei videogiochi più moderni, ma molto semplice ed intuitivo. Una cosa che ho notato, rispetto alle avventure anni 80-90 a cui il gioco si ispira, è che spesso anche se non si utilizza esattamente il verbo come il gioco si aspetta (per esempio “usa” al posto di “apri”) esso viene riconosciuto ugualmente, impedendo di andare in giro troppe volte per riprovare verbi diversi sulle stesse cose.
Immagine I dialoghi, tutti tradotti egregiamente in italiano così come l’interfaccia, sono velocizzabili con il buon vecchio tasto “.” che, in caso di ripetizioni nel parlato, potrà agevolarci nella prosecuzione. Altro dettaglio anti stress è stata l’aggiunta della velocità nello spostamento. Se da un lato dovremo faticare per trovare una mappa che ci permetterà di saltare da una locazione ad un’altra, è anche vero che tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, i personaggi cominciano a camminare ad una velocità sostenuta, impedendo che ci saltino i nervi durante gli spostamenti. Insomma la qualità del gameplay è davvero elevata ed è studiata per rendere fluide al massimo le interazioni. Qualità maniacale del lavoro è stata usata anche a mio avviso dal punto di vista grafico: se pensate che la pixel art sia un escamotage per giustificare un lavoro approssimativo, giocando a Thimbleweed Park vi dovrete ricredere. Incredibile notare la cura dei dettagli per la costruzione degli scenari: dall’esempio macroscopico della costruzione del mondo parallelo visto dagli occhi del fantasma e la relativa SCUMM modificata per le sue caratteristiche; fino a livelli microscopici, come la luce dell’ascensore in hotel che, dopo la chiamata, si vede scendere dalla porta del piano superiore fino alla nostra. Sono solo degli esempi per dare un’idea dell’attenzione, e probabilmente l’amore, messo dal team nella realizzazione del gioco in tutte le sue parti. Di contro c'è da dire che non ci sono veri intermezzi filmati. Se ne avessero messo qualcuno magari con una grafica più moderna, allora avrebbero davvero completato l'opera in maniera impeccabile. Comunque, presi dalle tante vicende di gioco quasi non se ne sente la mancanza e poi è chiara la scelta del team di voler restare "fedeli alla linea" anche da questo punto di vista. Per quanto riguarda i personaggi di contorno sono in buon numero e tutti riescono con i loro dialoghi a divertirci e farci passare piacevolmente le ore di gioco. Magari può capitare di rivedere anche situazioni un po’ troppo consuete per il genere (es. la maga voodoo) ma lo dico solo per voler cercare il pelo nell’uovo. Invece il citazionismo dei vecchi classici, non essendo esageratamente invadente, è davvero piacevole e perfettamente inserito. Addirittura ritroveremo la testa-navigatore di Monkey Island protagonista di un simpatico easter-egg.
Immagine Sul fronte delle musiche, mi pare siano piacevoli e pertinenti, ma forse un po’ troppo semplici. Inoltre a mio avviso avrebbero dovuto dare la possibilità, dal menu generale, di settare i volumi in modo autonomo tra parlato e sottofondo, così da bilanciare meglio gli effetti. Così non è, e ci si dovrà accontentare di un discreto tappeto musicale che in definitiva non brilla di originalità e che non ricorderemo per la bellezza di un tema particolarmente avvincente. Trovo che la qualità comparto audio non sia in linea col livello generale del videogioco. Diverso è il discorso del doppiaggio. Qui siamo ad un livello di professionalità molto elevato: gli attori impersonano in maniera estremamente credibile i molti personaggi presenti nel gioco e tutti sono caratterizzati da voci coerenti con le loro particolarità, idiosincrasie e tic (a-bù!). Peccato il parlato sia solo in inglese, ma come detto con sottotitoli italiani.
Immagine Altro interessante aspetto del titolo è la possibilità di giocarlo in due diverse modalità: una è definita "normale" che presenta maggiori facilitazioni e meno enigmi per una durata (pare) sulla decine di ore, l’altra, quella scelta da me e che consiglio, è quella "arcade" più difficile e completa che può durare anche il doppio. In questo caso non si avrà nessun tipo di aiuto neanche sugli hot-spot presenti in scenario, però per fortuna nell’inventario di ogni personaggio c'è un taccuino per il riepilogo degli obiettivi da raggiungere. Quindi anche per longevità, rispetto alla mia esperienza con titoli recenti, è da promuovere a pieni voti. Sappiate che una volta scelta una modalità non sarà possibile cambiarla in corso d'opera. Ci sono però 11 slot di salvataggio, oltre a quello automatico, così da permettere di giocare più partite contemporaneamente ed eventualmente provare entrambe le esperienze di gioco o dare priorità a protagonisti diversi per il plot centrale dei due investigatori. Gli sviluppatori però sottolineano che la scelta non porterà a sostanziali differenze, o diversi finali, ma solo ad un diverso impatto a livello di testi ed ironia.
Bene, mi pare di aver sviscerato buona parte degli aspetti del gioco, ma per gli altri sarà bene li scopriate da voi acquistando questo nuovo capolavoro del nostro amato genere puntaeclicca. Thimbleweed Park si attesta quindi a mio avviso come un pezzo immancabile nelle collezioni dei veri avventurieri: tante ore di gioco, enigmi non difficili, ma ben congegnati, pixel-art di alto livello e grande quantità di ironia locazioni e personaggi. Tutto ciò ha prodotto un'avventura che, pur guardando molto al passato, non annoia mai e stimola il giocatore in continuazione riuscendo a regalare del lungo e sano divertimento. Vero: qualcuno potrebbe storcere il naso per i pixel, ma in fondo, chi se ne importa?
Per me resta un titolo…
Imperdibile!
90/100


by Raindog
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Adriano
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Re: RECENSIONE: Thimbleweed Park

Messaggio da Adriano »

Caspita Rain ... basta vedere le immagini per avere la netta sensazione che si tratti di un titolo importante. Ma dalla tua descrizione ... si, dev'essere proprio tra gli imperdibili! bancorn

Grazie per la recensione!
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Electranovembre
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Re: RECENSIONE: Thimbleweed Park

Messaggio da Electranovembre »

Ottima recensione Rain... lavoro encomiabile...
E anche il gioco direi che dev'essere un must have :mrviolet:
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Raindog
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Re: RECENSIONE: Thimbleweed Park

Messaggio da Raindog »

Grazie x i complimenti ragazzi! :mryellow: :mrgreen:
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Niki
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Re: RECENSIONE: Thimbleweed Park

Messaggio da Niki »

Bella recensione Rain, anche il gioco onestamente non è male, grazie. ;-)
la verità e là fuori, ma non fidatevi di nessuno...

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