Jack Keane 2 - the Fire Within (RECENSIONE)

Le Recensioni delle Avventure Grafiche per PC.
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Giuseppe
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Jack Keane 2 - the Fire Within (RECENSIONE)

Messaggio da Giuseppe »

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La Deck 13, famosa per la serie Ankh, si buttò nella mischia con il primo Jack keane riscuotendo un buon successo. Inevitabile fu il "paragone" con i vari Monkey, anche per il fatto che Jack ha, bene o male, la stessa somatizzazione del più famoso Guybrush, ma lungi da me equipararli, sono due mondi distanti anni luce. Ora ci riprova con una seconda avventura dello scapestrato Jack e della sua fedele compagna Amanda.

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Tanto per cambiare, Jack è in prigione, in compagnia di uno sciamano che gli rivela alcuni segreti e di un fantomatico tesoro. Sfortuna vuole che lo sciamano muore e Jack rimane solo con un amuleto. Inutile dire che cercherà la fuga ma con la fortuna che ha viene catturato e buttato in una fossa dove si svolgono dei combattimenti. Da qui inizia le vera avventura di Jack alla ricerca del tesoro di Ukumba e viaggiare in varie parti del mondo (Shanghai, Germania e Africa) oltre ad alcune tappe nel subconscio di Jack. Fuggire di prigione non sarà facile anche perchè per prima cosa bisogna uscire dalla fossa combattendo, ma lo scopo è quello, no? Una volta libero sarà con Amanda, inseparabile compagna avventuriera, e conoscerà una certa Eve, fotoreporter, persona molto ambigua, e un certo Carl, ingegnere tedesco. Dovranno fare un lavoro di squadra in certe occasioni in quanto saranno ostacolati dai "cattivi", guidati dal profesor Umbati, che vogliono anche loro il tesoro di Ukumba. Una trama abbastanza blanda condita spesse volte da situazioni che proprio non ci azzeccano, lasciando trapelare una idea confusionaria sulla sceneggiatura.

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Graficamente si è rimasti a 7-8 anni fa, anche se ribadisco che la grafica non dovrebbe essere il perno di un gioco, purchè sia buona. Tutta in 3D senza nessun fondale disegnato a mano ma con non buona modellazione. Si salvano i modelli dei personaggi molto espressivi nel loro design e un buon stile cartoon. Quasi tutti i fondali hanno un buon colpo d'occhio per quanto riguarda la vivace colorazione e del buon numero di dettagli. Parecchie le scene di transizione, forse fin troppe, e qualche volta risultano fastidiose, specialmente nei casi in cui si deve fare una minima azione o raccogliere un oggetto. Sono piacevoli indubbiamente, ma in alcuni casi toglie il gusto di interattività. Come detto siamo in 3D, di conseguenza con tutti i soliti svantaggi che ne derivano e che ormai conosciamo bene o male tutti e mi riferisco al fatto che molto spesso i personaggi non trovano la strada giusta per proseguire, e inevitabilmente si "incastrano" in qualche angolo o addirittura passano atraverso rocce e ostacoli.

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Purtroppo il gioco, oltre alcuni piccoli bug fastidiosi, vive di un controllo dei personaggi alquanto discutibile. I personaggi attivi possono essere spostati con la tastiera o con il mouse (sconsigliato) e non necessariamente vanno nel punto indicato. Vi sono diverse modalità e ognuno scelga la migliore. Si possono usare i tasti WASD per i soliti movimenti oppure tenere premuto un tasto freccia qualsiasi e premere il tasto sx del mouse scorrendo lungo il percorso. Se lo scorrimento è lento il personaggio cammina, se lo scorrimento è veloce il personaggio corre. All'inizio sarà frustante e abituarsi non sarà semplice. Alcune problematiche si riscontrano anche in parecchie situazioni di raccolta oggetti o azioni che in pratica non vengono svolte anche cliccando parecchie volte, e nel frattempo il personaggio può fare altro. Poi d'improvviso avviene l'azione voluta, e in alcuni casi mi è successo, che invece dell'azione ritardataria, il gioco riprendeva dal punto in cui non avveniva l'azione, e in quel caso funzionava tutto. Situazioni molto ambigue che mettono in difficoltà il giocatore che crede di non aver fatto l'azione giusta per proseguire.

The Fire Within è stato concepito per un'esplorazione costante degli ambienti alla ricerca di oggetti per l'inventario, azione che risulta noiosa alla lunga. Si dovrà cliccare su ogni oggetto, ogni minima cosa, con la speranza possa servire per gli enigmi che alla fine dei conti non hanno bisogno di una grande logica per essere risolti. Tutti abbordabili, e se vogliamo dirla tutta, sarà forse un po' più arduo riuscire a farsi insegnare le mosse di lotta, e qui entrano in azione i dialoghi: scegliendo quelli giusti, combinati ad alcune azioni compiute, si verrà a conoscenza della mossa per sconfiggere l'avversario. Tranquilli, nessun action, ma solamente scegliere la mossa giusta di difesa e attacco in base al movimento dell'avversario. All'inizio sarà abbastanza semplice perchè una volta scoperta la contromossa sarà facile vincere per il semplice fatto che si inizia con pochi movimenti, verso la fine del gioco invece tutte le mosse saranno sommate e si dovranno fare due combattimenti con tutte le mosse a disposizione, solo un po' di pazienza e si vincerà.

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Tanto per rimanere nel negativo e per non farci mancare nulla, mettiamoci anche il fatto che alcuni oggetti da raccogliere non sono abbordabili da subito, perchè il movimento della telecamera non è dei migliori e spesse volte l'oggetto è in un angolo irraggiungibile, di conseguenza bisogna muovere il personaggio in quella direzione, è pur vero che vi è un'icona che li fa lampeggiare, ma a volte è nascosto alla visuale, di conseguenza bisogna ruotare in tutte le zone dello scenario. Jack Keane è in lingua inglese e vista la mole di dialoghi e la descrizione degli oggetti in inventario, non sempre ben chiara, può risultare difficile giocarlo a chi non mastica un buon inglese. Molte cose sono intuitive, ma ben poche e aggiungiamoci un doppiaggio non proprio dei migliori, una somatizzazione delle voci abbastanza schematica e il gioco è servito.

Deck 13 stavolta non ha colpito nel segno, le prerogative c'erano tutte visto il primo episodio, ma forse la smania di migliorare una serie, che secondo me andava bene come il primo Jack, ha creato una situazione ambigua che lascerà molto amaro in bocca. Sicuramente hanno provato a offrire un qualcosa di nuovo ma una migliore sceneggiatura e un gameplay migliore, sicuramente avrebbe fatto guadagnare qualche punto. A chi piace l'avventuriero Jack con le sue battute e la sua goffaggine, non può esimersi dal giocarlo, ma per chi vuole un qualcosa di più avvincente compri altro.

Voto: 64/100
SOLUZIONE
SAVEGAME
Disponibile su Zodiac
Fortuna vostra che esisto...

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Electranovembre
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Re: RECENSIONE: Jack Keane the Fire Within

Messaggio da Electranovembre »

Grazie capo della, come sempre, impeccabile recensione :mrviolet:
Peccato... mi sarei aspettata di più da questo gioco ;-)
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Dott JEKILL e Mr HYDE
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Re: RECENSIONE: Jack Keane the Fire Within

Messaggio da Dott JEKILL e Mr HYDE »

Grazie capo della, come sempre, impeccabile recensione :mrviolet:
Peccato... mi sarei aspettata di più da questo gioco ;-)
Grazie Mister...x il Tuo costante impegno.

Aggiungerò : Rimane la speranza che x l'uscita del titolo nel mercato Italiano (magari sottotitolato ) porranno rimedio in qualche modo ad una buona parte dei difetti....e Buon Ferragosto a tutti

HYDE eusafischio
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greg
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Re: RECENSIONE: Jack Keane the Fire Within

Messaggio da greg »

Ottima recensione, ma purtroppo il gioco è mediocre.
I Deck 13 non mi sono mai piaciuti molto, ma sembra anche che tendano a peggiorare... :roll:
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Electranovembre
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Re: RECENSIONE: Jack Keane the Fire Within

Messaggio da Electranovembre »

Ottima recensione, ma purtroppo il gioco è mediocre.
I Deck 13 non mi sono mai piaciuti molto, ma sembra anche che tendano a peggiorare... :roll:
Io ho giocato Ankh per DS e mi ha entusiasmato molto... però non ne ho giocati altri quindi non ho termini di paragone :razz:
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greg
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Re: RECENSIONE: Jack Keane the Fire Within

Messaggio da greg »

Ottima recensione, ma purtroppo il gioco è mediocre.
I Deck 13 non mi sono mai piaciuti molto, ma sembra anche che tendano a peggiorare... :roll:
Io ho giocato Ankh per DS e mi ha entusiasmato molto... però non ne ho giocati altri quindi non ho termini di paragone :razz:
Per quel che ho visto io fino ad oggi non c'è un loro gioco che eccelle particolarmente...forse il loro miglior gioco è stato proprio il primo Jack Keane che era discreto ma nulla più.
Anche la saga di Ankh mi sembra che sia andata peggiorando.
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davidwilding
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Re: RECENSIONE: Jack Keane the Fire Within

Messaggio da davidwilding »

Un gioco da fare proprio in mancanza di altro,se avrò modo di acquistatrlo e giocarlo vi farò sapere ulteriori impressioni sul campo di gioco :roll:
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