The Book Of Unwritten Tales 2 - The Critter Chronicles (RECENSIONE)

Le Recensioni delle Avventure Grafiche per PC.
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Electranovembre
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The Book Of Unwritten Tales 2 - The Critter Chronicles (RECENSIONE)

Messaggio da Electranovembre »

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La tedesca King Art Games ci riprova aggiungendo un secondo capitolo al gran bel lavoro fatto con “The Book of Unwritten Tales”, uscito in Italia meno di un anno fa. Il passo è stato fatto cavalcando l’onda del successo di pubblico e di critica di quel gioco fantasy che, pur senza aggiungere incredibili novità al genere, ha regalato ai giocatori un prodotto con tante ore di divertimento, molteplici simpatici personaggi ed innumerevoli locazioni perfettamente disegnate. Tutto lasciava presagire per il meglio anche per il nuovo The Critter Chronicles ma qualcosa, questa volta, non è andata proprio per il verso giusto…
Immagine Partiamo col dire che, pur essendo un “secondo capitolo”, si tratta di un “prequel”, e per questo può essere giocato tranquillamente anche da coloro che non hanno avuto a che fare con Nate e compagni nel primo episodio. Coloro che invece conoscono il capitolo precedente, troveranno delle piacevoli conferme e una nuova storia da vivere con alcuni dei loro beniamini. La storia è basata sulla nascita di un’amicizia: quella che lega Nate al suo compagno Critter. Scopriremo le dinamiche che li hanno portati ad incontrarsi e di come siano riusciti insieme a sbarazzarsi del malvagio Munkus e salvare la popolazione Critter dal suo sporco ricatto. Per fare tutto questo, il giocatore, impersonerà sia l’umano Nate, avventuriero all’apparenza un po’ burbero, cinico ed egoista, che il volenteroso Critter, fidato e simpatico animaletto-alieno dal pelo viola e dal linguaggio incomprensibile.
Immagine La gestione dei due personaggi, tutta in terza persona, sembrerà libera facendoci decidere da un certo punto in poi chi impersonare durante il gioco. E’ vero anche che la scelta di dare come alternativa a Nate solo Critter (nel 1° episodio c’erano ben 4 personaggi) che non sa parlare, porta a scartarlo spesso se non ci si vuol annoiare a sentire i versi dell’alieno ad ogni click del mouse sugli oggetti. All’inizio è divertente, ma dopo un po’ può irritare. Inoltre, il più delle volte è cruciale l’uso di Nate, altre è possibile proseguire solo utilizzando Critter e quindi pure se c’è la possibilità di darsi il cambio, alla fine il gioco non lascia realmente liberi. Comunque, capire “con chi” fare qualcosa per andare avanti, aumenta la sfida per la risoluzione degli enigmi.
Immagine La loro difficoltà è un punto cruciale del gioco visto che secondo alcuni era stata proprio il tallone d’Achille della prima avventura. Si vede subito che stavolta, nel team King Art, hanno fatto più sforzi per cercare di impegnare maggiormente i giocatori. A questo scopo è stato pensato anche un sistema di gioco su due livelli: uno “classico” (nel menu compare una nota dal sapore polemico con scritto: “per chi non ha avuto problemi col primo episodio") ed uno “difficile”. In quello difficile vengono disattivati tutti gli aiuti (l’evidenziazione forzata degli hot-spot con la barra spaziatrice, però attivabile dalle opzioni) e sono aumentati i passaggi per arrivare alla soluzione di certi enigmi. Inoltre, verso la fine, comparirà un minigioco che vi terrà impegnati per un po’ di tempo e non potrà essere saltato. Nonostante tutte queste precauzioni, il finale del gioco lo vedrete in meno di 10 ore! Strano, visto, che col primo si poteva arrivare anche a 20! Una bassa longevità è certamente un grosso punto a sfavore per questo prequel. Inoltre, nonostante lo sforzo per aumentare e diversificare gli enigmi, questi risultano solo più confusi e meno logici, invece che più ostici. Per esempio nel 4° capitolo ci si ingarbuglia in una situazione surreale con dei quadri magici (l’unica almeno un po’ originale) ed il minigioco (peraltro a mio avviso noiosissimo, non se ne sentiva il bisogno), per il resto tutto scorre piuttosto semplicemente, solo confuso dal fatto che alcuni meccanismi si possono costruire prima di poterli utilizzare e alcuni oggetti divengono visibili solo dopo certe azioni. Vero che non è l’unico videogame strutturato in questo modo, ma qui si ha la sensazione che sia meno giustificato.
Immagine L’interfaccia è chiara e di facile approccio, identica a quella usata per il primo capitolo e prevede un cursore che cambia di colore quando si passa sopra un oggetto utile, il click destro del mouse per all’osservazione e il sinistro permette di fare l’azione più logica associata all’oggetto/personaggio evidenziato. Spostando il cursore nella parte bassa dello schermo si accede all’inventario e si scorre tra gli oggetti per osservarli, prenderli e usarli con l'ambiente o fra di loro. Quando questo sarà possibile il cursore cambierà colore. Facile e comodo.
Immagine La grafica si conferma ottimamente realizzata e l’uso del 2.5D ancora capace di appagare la vista con ambienti molto curati e personaggi tridimensionali dettagliati. E’ stato anche introdotto il sistema di corsa del personaggio principale “umano” cliccando 2 volte sul pavimento: Nate si mette a correre per raggiungere più velocemente l’obiettivo. Non è che si capisca troppo l’utilità di questa aggiunta visto che potrebbe servire se ci trovassimo ad affrontare scenari particolarmente grandi o se non fosse stato introdotto il salto veloce tra scenari, ma per fortuna così non è, e il “correre” rimane un effetto che sembra buttato lì un po’ “tanto per” senza una reale utilità, oltre che con un bug di funzionamento. Infatti, ho constatato che spesso ai click del mouse non corrispondeva l’azione desiderata. Dicevo poi della scarsità delle locazioni disegnate. Ebbene questo difetto diventa imbarazzante se confrontato con il primo gioco della serie dove c’era davvero una gran varietà da questo punto di vista. Qui, invece, la solita nave dalla quale ci allontaneremo presto, un paesaggio innevato (col santuario e lo Yeti) e il castello del mago. STOP. Praticamente tre zone in tutto il gioco ognuna con pochissime alternative. Anche i personaggi son pochini e non così divertenti. Critter per primo è poco incisivo (avrebbero dovuto farlo parlare… tanto gli altri critter parlano). I personaggi di contorno sono pochissimi e neanche troppo simpatici (per esempio la ragazza “animalista” nel ghiacciaio). Sinceramente può risultare noioso.
Immagine Il comparto musicale e i suoni sono davvero ben realizzati, la musica è incalzante e non annoia. Tutto è studiato per accompagnare in maniera pertinente senza dare la sensazione come capita in altre avventure, di “martellamento”. Il doppiaggio è solo in inglese, ma si adatta molto bene ai personaggi e la traduzione dei testi sembra fedele ed è in italiano. Una piccola nota stonata, a questo proposito, è data dal fatto che sul sito che ha pubblicizzato e distribuito la versione digital delivery, è stata fatta una sponsorizzazione del titolo come “totalmente in italiano” da una certa data, ma in realtà si trattava sempre solo dei testi… e mi sembra che il titolo sia stato sin dal primo momento così, rimanendoci anche dopo il tam tam mediatico che i distributori hanno fatto sul web… ma di questo non so se si possa incolpare la King Art.
Immagine Nel complesso The Critter Chronicles è un’avventura media, non male, ma dalla quale mi aspettavo certamente molto di più. Certo, era difficile rimanere soddisfatti dopo aver visto il titolo precedente: un’avventura bellissima, nettamente superiore sia per qualità che per quantità. Questo però giustifica solo in parte quelli della King Art (considerato anche il prezzo del prodotto) che avrebbero fatto meglio ad aspettare un po’ per il lancio e lavorare di più ad un gioco che risulta a mio avviso monco (poche locazioni, pochi personaggi, poca ironia… poco!). I punti di forza ci sono, ma li noteranno maggiormente quelli che non hanno giocato il primo capitolo. Agli altri rimarrà soprattutto delusione e la sensazione di un’occasione sprecata.
Voto: 68/100
Recensione by Raindog

Soluzione
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Il gioco è disponibile su Zodiac
Requisiti di sistema:
Sistema operativo: Windows XP/Windows Vista/Windows 7/Win8
CPU: 2.4 GHz
Memoria RAM: 1 GB
Spazio libero su Hard Disk: 6 GB
Scheda Video: DirectX 9c compatible, 128 MB RAM, Pixelshader 2.0
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Giuseppe
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da Giuseppe »

e bravo rain..dai che forse ci si vede a pisa a fine mese.
Fortuna vostra che esisto...

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Raindog
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da Raindog »

e bravo rain..dai che forse ci si vede a pisa a fine mese.
ty... magari! io son sempre qui :)
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davidwilding
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da davidwilding »

Bellissima recensione anche se,come molti di noi ho giocato a The book of unwritten tales ed a parte il fatto del prequel sembra che qui ci sia poco di quel capolavoro...comunque nel caso mi procuri il gioco aggiungerò anche le mie opinioni a questa bellissima scheda che ci dice tutto nel bene e nel male,delle varie caratteristiche del gioco.
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Adriano
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da Adriano »

Molte grazie a Rain per l'eccellente recensione! eusaclap
The book of unwritten tales mi manca, non l'ho giocato :roll: ... ma a leggere recensione e commenti me n'è venuta voglia :mryellow:
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Electranovembre
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da Electranovembre »

complimenti anche da parte mia :mrviolet:
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Raindog
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da Raindog »

grazie a tutti cari amici, sempre gentilissimi!
buona notte!
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Dott JEKILL e Mr HYDE
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da Dott JEKILL e Mr HYDE »

Mi sia concessa una veloce opinione :
Io mi sono fumato (giocato ) ambedue i titoli nella sequenza che ci sono stati proposti.
Naturalmente il secondo episodio x primo , e aimè il primo x secondo...
Logicamente....ora ci sentiamo defraudati ..xchè solo ora possiamo fare dei paragoni tra i due .
Se invece li avessimo giocati nella loro giusta progressione ,..ora la nostra soddisfazione sarebbe maggiore.

HYDE eusafischio
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Raindog
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da Raindog »

Se invece li avessimo giocati nella loro giusta progressione ,..ora la nostra soddisfazione sarebbe maggiore.

HYDE eusafischio
effettivamente è così, ma credo che giocarli come usciti, sia una cosa normale e quindi vanno giudicati in questo senso.
anche se piacerebbero maggiormente giocati nella sequenza prequel-sequel il giudizio sarebbe fuorviante
la king art ha fatto in realtà l'inverso e la gente ha pagato i giochi in quell'ordine (prima il sequel e poi i lprequel) e così vanno giudicati.... IMHO :)
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Giuseppe
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Re: RECENSIONE:The Book Of Unwritten Tales-The Critter Chronicles

Messaggio da Giuseppe »

Sicuramente si sono accorti che il primo non era consigliabile usarlo come trampolino di lancio.
Fortuna vostra che esisto...

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