Nel capitolo precedente abbiamo lasciato Victoria, agente FBI, alle prese con un serial killer che uccide senza apparente motivo, in preda sicuramente a qualche squilibrio mentale. Le varie fasi investigative non approdano a nulla se non a congetture e il signor killer è ancora a piede libero. Un finale che indubbiamente ha lasciato l’amaro in bocca a molti che per un lungo periodo hanno discusso su chi potesse essere l’assassino, chiedendosi se ci sarebbe stato un seguito e soprattutto quando! La Microids, dopo un periodo di catalessi, ha annunciato al mondo intero l’inizio dello sviluppo di Still Life 2 con un susseguirsi di immagini e trailers; inutile descrivere lo stupore e la felicità di molti all’annuncio di tale notizia. Sarà come l’episodio precedente? Ritroveremo gli stessi personaggi? Domande che ci siamo fatti in tutto questo tempo e che ora troveranno una risposta.
Per chi non ricorda, la trilogia iniziò con Post Mortem e le investigazioni di Gustav Macpherson. Poi il seguito con Still Life con a capo investigativo Victoria MacPherson, nipote di Gustav in quanto era il nonno. In questo terzo capitolo ritroviamo Victoria che si trova nella sua camera d’hotel ascoltando il notiziario alla tv. La colpisce e irrita il fatto che una giornalista, una certa Paloma, la sta ridicolizzando di incapacità nel non aver risolto il caso in tempi passati e di essere quindi la causa del nuovo delitto che ha lo stesso “modus operandi” dei precedenti. Nessuna delle due immagina che da questo momento vivranno due storie parallele: lei come investigatrice e Paloma come vittima predestinata del serial killer. Tutta la storia ruota principalmente su questi due personaggi con Victoria che riceve una telefonata da Paloma, nello stesso momento Paloma viene catturata dal serial killer e Victoria sente le urla per telefono. Anche se non fa più parte dell’FBI, Victoria non può esimersi dall’aiutarla e mettendo in moto i suoi ex colleghi, si reca alla sua casa alla ricerca di indizi. Così sarà per tutto il gioco dove Paloma dovrà sfuggire alle trappole dell’assassino e Victoria, in base agli indizi e prove, arriverà sempre nell’ultima locazione dove si trovava Paloma. Un espediente sicuramente azzeccato quello di farci vivere due storie separate in una sola, con un intreccio narrativo di tutto rispetto condito con una “suspence” da vero thriller. Peccato che tutto questo ha il sapore di già vissuto e mi riferisco a due classici: CSI e SAW L’enigmista (già indicato nelle impressioni di qualche giorno fa). Il perché è molto semplice da intuire; Victoria dovrà cercare tutte le tracce possibili avvalendosi di un Kit comprensivo dei classici oggetti quali rilevamento impronte, scanner 3D, polvere per impronte, tamponi, pinzette…e un minicomputer con un database per analizzare tutto e avere un qualche confronto; Paloma, come in "Saw", dovrà trovare il modo di liberarsi dalle trappole dell’assassino..se riesce vivrà, se non riesce morirà. Questo andava detto per dovere di cronaca ma rimane positivo il fatto, indipendentemente da tutto questo, che siamo di fronte ad una trama ben orchestrata e ben calibrata, parecchi colpi di scena per arrivare al finale che svelerà finalmente il serial killer..oppure i serial killer? Scopritelo!
Da tempo era stato annunciato che Still Life 2 sarebbe stato tutto in 3D, è così è infatti.. con un solo piccolo difetto: ne ho visti di migliori! Mi aspettavo sicuramente di meglio e non locazioni abbastanza spoglie, linee di contorno con “seghettature enormi” e un’approssimazione quasi spartana degli ambienti. Aggiungiamoci, specialmente negli esterni, che tutto è immobile e statico, neanche un ciuffo d’erba che si muove e il quadro è completo. Anche i personaggi non si salvano sia da vicino sia da lontano; da vicino molto spigolosi, numero di texture ridotte al minimo, movimenti scattosi specialmente quando dobbiamo farlo muovere, e nei primi piani quasi immobili; da lontano a volte non ben definiti e abbastanza sproporzionati rispetto all’ambiente. E’ un vero peccato che questo contorno all’ottima trama, sia condito da una grafica molto approssimativa e da una colorazione molto scialba. I pochi filmati compensano in parte il quasi scempio grafico come gli effetti sonori e le musiche, che sono sicuramente azzeccate e fanno da sfondo thriller. Dobbiamo elogiare il fatto che sia completamente localizzato in italiano con delle buone voci, buona timbrica e una buona sottotiloazione in italiano. Ultimo appunto la gestione delle telecamere che in alcuni casi ho notato non seguono un movimento logico, ma molto approssimativo e spesse volte, per spostarci in un determinato punto, dobbiamo ancora cliccare più volte perché la telecamera non segue dovutamente i movimenti.
Siamo al classico punta e clicca in terza persona con un inventario che ricorda un altro gioco: Louvre. Per chi non lo conosce sappia che si trattava di mettere alcuni oggetti dell’inventario in alcuni bauli per poi riprenderli al bisogno. Stessa tipologia in Still Life con un inventario composto da 16 caselle e la maggior parte saranno occupate da oggetti grandi, di conseguenza se trovate un oggetto che non sta nell’inventario, dovrete per forza lasciarne altri senza sapere ovviamente quali, quindi si può andare a intuito e se va male inevitabilmente bisognerà ritornare indietro e prendere ciò che serve, sperando di prendere quello giusto, altrimenti avanti e indietro di continuo. Per quasi tutto l’arco del gioco i bauli o armadi per gli oggetti saranno nelle vicinanze, ma verso la fine del gioco si dovrà fare un continuo avanti-indietro tra l’esterno e il sotterraneo per prendere ciò che serve..snervante credetemi! Tutta la strumentazione utile al gioco si attiva col tasto destro del mouse e all’inizio, impersonando Victoria, si avranno solo le caselle dell’inventario, lo Smartphone e il tesserino personale. Gli oggetti potranno essere uniti o separati tramite due pulsanti con le relative funzioni e per utilizzarli e sufficiente selezionarli e posizionarli dove dovuto. Sulla sinistra c’è lo Smartphone, un palmare che permette di leggere tutta la documentazione acquisita sottoforma di messaggi, vocale, visiva, e tenere sotto controllo le cosa fatte e da fare. Avanzando nel gioco si avrà anche il Kit per le analisi descritto in precedenza. Con Paloma non si avrà il Kit per le analisi e al posto dello Smartphone ci sarà un registratore vocale. Per accedere al menù principale vi sono due strade, la prima è dall’inventario dove ci sarà un piccolo monitor sulla sinistra, oppure col tasto “Esc”. Vi sono le classiche voci standard e nelle opzioni sarà possibile abilitare/disabilitare delle funzioni audio-video e di gioco
Poliziesco-Investigativo-Thriller con enigmi alla portata di tutti, nulla di difficile perché la soluzione è sempre a portata di mano. Basta osservate tutto, parlare con tutti, analizzare tutto con gli strumenti nel kit e si arriverà alla risoluzione. Non saranno molti e se dobbiamo trovare una password per un computer basta osservare, ad esempio, un qualcosa dentro un cassetto, se dobbiamo trovare un codice ci viene indicato per mezzo di date oppure da segni su un muro. Still Life 2 è investigativo quindi bisogna calarsi nei panni di un agente che deve eseguire tutti i rilievi del caso, di conseguenza raccogliere del sangue col tampone e analizzarlo al database per conoscerne il gruppo e l’appartenenza, stessa cosa per un ciuffo di capelli o della stoffa, impronte, segni di pneumatici..tutto rilevabile dal Kit e ogni informazione sarà data dal database incorporato. Se non è presente nessuna informazione, non dimenticarsi di chiamare con lo Smartphone la collega Claire che cercherà per voi.
Gioco tanto atteso con i suo pro e contro..e chi non ne ha! A volte il salto di qualità porta dei benefici, altre invece lascia un po’ di amaro in bocca come in questo caso..precisiamo che sicuramente gli unici lati negativi riguardano il comparto grafico e il motore di gioco. Comparto grafico legato sia alle ambientazioni sia ai personaggi e credo, se avessero mantenuto quella del predecessore, avremmo avuto tra le mani un signor gioco. Spendiamo anche due parole sul motore di gioco abbastanza pesante anche in fase di caricamento, quindi si deduce che bisogna avere una macchina di buon livello per gustarlo come si deve. Tutto il resto è sicuramente da elogiare con una buona distribuzione della trama, musiche ed effetti adeguati alle situazioni, un buon gameplay, una buona longevità, un buon doppiaggio in italiano e thriller con suspence assicurata specialmente nella parte finale, in cui occorrerà un buon sangue freddo e molta precisione..per cosa? Beh..provatelo e lo scoprirete.
Valido!
75/100
Soluzione
Savegame
Patch
potevano limitarsi a fare un seguito,però lasciando tutto nelle stesse modalità del precedente che ha riscosso molto successo 
Comunque io non demordo,lo giocherò,forse nel pc di 
Un grazie a Giuseppe per questa splendida recensione!!!
x l'ottima rece molto dettagliata 
anke se come 
credo ke bastava un pò più di attenzione x non deludere le aspettative di tutti noi seguaci still lifeiani 
