Vampire Saga - Terrore sul Pandora (RECENSIONE)
- Giuseppe
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Vampire Saga - Terrore sul Pandora (RECENSIONE)
I casual game ormai rientrano nella veduta come avventure grafiche, sicuramente hanno poco a che vedere con le classiche che conosciamo, ma in qualche modo attirano l’attenzione nonostante la facilità e la poca longevità. Non poteva mancare un casual ispirato all’horror e ai vampiri, e la Blue Label ci propone: Vampire Saga Terrore sul Pandora.
Tyler riceve una telefonata dal nonno farneticando che ha ucciso qualcuno. Si precipita a casa sua focalizzando una situazione strana: il nonno chiuso in una stanza, armato e in preda al panico. Una storia che vede come protagonisti il nonno e Tyler nel diciannovesimo secolo e infine negli anni ’50. Nei panni di entrambi si dovrà scoprire il segreto di una nave chiamata “Pandora” e scoprirne la causa del suo affondamento. Per capire il perché della “pazzia” del nonno, bisogna tornare indietro nel tempo in cui il nonno si imbarcò clandestinamente e perse subito i sensi. Al suo risveglio la nave era completamente abbandonata con dei rumori sinistri provenienti dalla stiva. Il compito sarà quello di scoprire cosa realmente è successo e se il nonno ha davvero ucciso qualcuno e chi!
La ricostruzione storica è d’obbligo e si dovrà viaggiare tra passato e presente per sbrogliare la matassa in una grafica abbastanza ben curata ma che denota una certa semplicità, forse dovuta ad uno scarso budget che si ripercuote anche sui personaggi con poco aliasing evidenziando le “seghettature” sui bordi; poca cosa intendiamoci ma è giusto farlo notare. Le schermate sono statiche e gli intermezzi sono regolati da immagini a “diapositive” con un testo di descrizione. Poco o nulla riguardo al sonoro che svolge il suo compito in maniera standard.
Il gioco si svolge principalmente net trovare indizi, oggetti nascosti, risolvere enigmi mai complessi. La peculiarità sta nel trovare in alcune schermate gli oggetti evidenziati nella barra inferiore; non crediate di cliccare all’impazzata perché il gioco se ne accorge e vi mette in stallo per qualche attimo. Una volta trovati tutti, ne servirà uno per proseguire nel gioco e se per caso ne servissero due bisogna rigiocare l’”enigma”. Tutto è abbastanza semplice e come tutti i casual durano il tempo di un film. Vi sono alcune varianti inserite per staccare dalla routine ma niente di particolare, solo sparare o abbattere qualche porta.
Terrore sul Pandora merita di essere portato a termine per la sua storia avvincente e storica. Non sarà ricordato per la grafica e la longevità ma al prezzo proposto vi è una buon rapporto qualità-prezzo.
Carino
Voto: 65/100
Soluzione
Tyler riceve una telefonata dal nonno farneticando che ha ucciso qualcuno. Si precipita a casa sua focalizzando una situazione strana: il nonno chiuso in una stanza, armato e in preda al panico. Una storia che vede come protagonisti il nonno e Tyler nel diciannovesimo secolo e infine negli anni ’50. Nei panni di entrambi si dovrà scoprire il segreto di una nave chiamata “Pandora” e scoprirne la causa del suo affondamento. Per capire il perché della “pazzia” del nonno, bisogna tornare indietro nel tempo in cui il nonno si imbarcò clandestinamente e perse subito i sensi. Al suo risveglio la nave era completamente abbandonata con dei rumori sinistri provenienti dalla stiva. Il compito sarà quello di scoprire cosa realmente è successo e se il nonno ha davvero ucciso qualcuno e chi!
La ricostruzione storica è d’obbligo e si dovrà viaggiare tra passato e presente per sbrogliare la matassa in una grafica abbastanza ben curata ma che denota una certa semplicità, forse dovuta ad uno scarso budget che si ripercuote anche sui personaggi con poco aliasing evidenziando le “seghettature” sui bordi; poca cosa intendiamoci ma è giusto farlo notare. Le schermate sono statiche e gli intermezzi sono regolati da immagini a “diapositive” con un testo di descrizione. Poco o nulla riguardo al sonoro che svolge il suo compito in maniera standard.
Il gioco si svolge principalmente net trovare indizi, oggetti nascosti, risolvere enigmi mai complessi. La peculiarità sta nel trovare in alcune schermate gli oggetti evidenziati nella barra inferiore; non crediate di cliccare all’impazzata perché il gioco se ne accorge e vi mette in stallo per qualche attimo. Una volta trovati tutti, ne servirà uno per proseguire nel gioco e se per caso ne servissero due bisogna rigiocare l’”enigma”. Tutto è abbastanza semplice e come tutti i casual durano il tempo di un film. Vi sono alcune varianti inserite per staccare dalla routine ma niente di particolare, solo sparare o abbattere qualche porta.
Terrore sul Pandora merita di essere portato a termine per la sua storia avvincente e storica. Non sarà ricordato per la grafica e la longevità ma al prezzo proposto vi è una buon rapporto qualità-prezzo.
Carino
Voto: 65/100
Soluzione
Fortuna vostra che esisto...
- Dott JEKILL e Mr HYDE
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Re: RECENSIONE: Vampire Saga - Terrore sul Pandora
Ottima recensione...senza inutili fronzoli (quelle che preferisco)
Peccato che odio svisceratamente tutti i Casual.
Ho fatto l'esperienza con uno dei primi..
Stressante al massimo grado ...una ricerca spasmodica e continua di oggetti.
Mi era sembrato di tornare bambino...
X questo non penso che ne proverò altri ......almeno sino a quando non si Evolveranno.dalla loro intrinseca staticità.
HYDE
Peccato che odio svisceratamente tutti i Casual.
Ho fatto l'esperienza con uno dei primi..
Stressante al massimo grado ...una ricerca spasmodica e continua di oggetti.
Mi era sembrato di tornare bambino...
X questo non penso che ne proverò altri ......almeno sino a quando non si Evolveranno.dalla loro intrinseca staticità.
HYDE
- Niki
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Re: RECENSIONE: Vampire Saga - Terrore sul Pandora
Grazie Beppe, bella recensione, molto utile se un domani dovessero interessarmi i casual.
la verità e là fuori, ma non fidatevi di nessuno...
- Giuseppe
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Re: RECENSIONE: Vampire Saga - Terrore sul Pandora
L'intrinseca staticità nei casual non cambierà mai. Forse basterebbe fare un'avventura a basso costo senza grafica da paura, ma con una bella storia e infilarci dentro ste schermate della ricerca oggetti, qualcuna introdotta in una bella ag non da fastidio.
Per le recensioni non è nostro stile fare dei poemi. La gente vuole sapere a cosa andrà incontro senza farsi venire il latte ai piedi. Nei giochi più importanti spendiamo qualche parola in più e poi un buon redattore spiega in poche parole, scriverne molte significa non saper esporre ciò che si pensa se non attraverso lunghi giri di parole.
Per le recensioni non è nostro stile fare dei poemi. La gente vuole sapere a cosa andrà incontro senza farsi venire il latte ai piedi. Nei giochi più importanti spendiamo qualche parola in più e poi un buon redattore spiega in poche parole, scriverne molte significa non saper esporre ciò che si pensa se non attraverso lunghi giri di parole.
Fortuna vostra che esisto...