BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK (RECENSIONE)

Le Recensioni delle Avventure Grafiche per PC.
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Giuseppe
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BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK (RECENSIONE)

Messaggio da Giuseppe »

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La Iceberg-Interactive ha dalla sua una vasta gamma di Videogame di vario genere, ma per gli avventurieri ha messo a disposizione un buon numero di Avventure grafiche e per citarne alcune: “la serie Dark Fall, Adam’s Venture, Darkness Within, Ritorno all’Isola Misteriosa e molte altre”. Nei suoi progetti vi è anche “Bracken Tor” disponibile per Aprile e questo “Baron Wittard” sviluppato dalla "Wax Lyrical", che ha avuto la buona intuizione di creare un Diario del gioco per spiegare come è nato lo sviluppo e alcune caratteristiche principali.

Doveroso un ringraziamento a Kimara Rouwit, P.R. di Iceberg Interactive, per l'invio del gioco e per aver scelto il nostro Team di Traduzione per tradurre in italiano il "Diario degli sviluppatori".

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Il Barone Wittard era, all’apparenza, un rassicurante gentiluomo inglese di professione architetto che nelle sere d’inverno amava fare interessanti conversazioni con i suoi amici accanto al focolare. Ma al di sotto di questa patina si celava un uomo studioso che nascondeva un segreto. Un uomo appassionato di leggende, in particolare di quelle sui Vichinghi che circondavano il grande evento di Ragnarok, un termine tratto dalla mitologia Nordica. “Ragnarok” è un termine usato per descrivere un evento futuro che coincide con la fine del mondo: “un tempo in cui gli Dei verranno sulla terra a combattere”. E’ proprio questo evento che solleticava l’interesse nella mente e nell’immaginazione di Wittard, egli sapeva qualcosa in merito, qualcosa di terribile. Portò quel segreto con sé nella tomba poco tempo dopo aver costruito la sua grande città, “Utopia”. E ora non rimane che esplorare i resti di questa enorme città. Esplorandola si dovrà scoprire cosa il Barone Wittard sapesse o cosa avesse fatto prima della sua morte e anche la ragione per cui costruì questa grande città. E, cosa forse più importante, si dovrà scoprire come questo mistero sia legato al protagonista principale, un “senza nome” inviato dal suo giornale per investigare su quella costruzione misteriosa e abbandonata. Presto farà la conoscenza del Barone Wittard, sotto forma di amuleto parlante, che lo guiderà nell’esplorazione mettendolo in guardia da un’entità elettrica chiamata “Fenrir” che vuole appropriarsi dell’amuleto. L’unico modo per sconfiggerlo è di trovare le dieci Rune nascoste nell’edificio e distruggerle.
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L’inizio del gioco è sicuramente inquietante e la prima sensazione che colpisce è la solitudine, si percepisce all’istante pur non conoscendo l’evolversi del gioco, ed è in connubio con un’ulteriore sensazione di un “qualcosa” che ci osserva. L’esplorazione di “Utopia” si svolge esclusivamente di notte e questo gratifica sicuramente il comparto grafico già oltre la media in condizioni normali. Vi sono diversi stili di grafica ma legati esclusivamente al periodo di costruzione dell’edificio in quanto alcune aree sono completate con arredamento e stile architettonico meno recente, in altre invece i lavori sono stati interrotti e si nota un’architettura più moderna. “Utopia” è un edificio con una città all’interno, con bar, zone di ricreazione, piscina.. ogni luogo ha la sua caratteristica dominante di degrado o di modernità ed in entrambi i casi le colorazioni, luci e ombre sono disposte magistralmente in modo da offrire diverse sensazioni. Ogni locazione ha la sua oggettistica specifica che ne attesta ancor di più la particolarità. Sia nelle zone “antiche” che in quelle più recenti, si respira la stessa aria di ansia, paura di vedere manifestarsi qualcosa all’improvviso che ci faccia sobbalzare dalla sedia, e in special modo questa sensazione sarà presente nelle zone più buie e scarsamente illuminate riprodotte graficamente in maniera ottimale.

Per aumentare ancor di più l’ansia di alcuni momenti, intervengono i classici effetti sonori tipici di queste tipologie di giochi per aumentare l’adrenalina; saranno centellinati in alcune zone e in momenti precisi, quindi non presenti in ogni momento del gioco a parte gli effetti di macchinari e simili. Ruolo diverso hanno le musiche che sono ancor più sporadiche e intervengono esclusivamente per spezzare il ritmo di gioco. Siamo in solitudine e di conseguenza nessuno con cui interagire se non il Barone Wittard che ci parlerà tramite un amuleto e Kate tramite il cellulare. L’entità Fenrir comunicherà tramite la voce di Kate sempre sul cellulare. I dialoghi e sottotitoli sono in inglese e vi assicuro che si può giocare avendo solo le basi della lingua anglosassone, solo un paio di enigmi richiedono la lettura di documenti, ma è immediata la comprensione.

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Lo scopo del gioco è trovare le dieci Rune per sconfiggere Fenrir e distruggerle posizionandole in luoghi particolari. Detto in questo modo sembra semplice; invece bisognerà esplorare tutto l’edificio, osservare anche il minimo particolare, leggere tutti i documenti, libri, poster, disegni… alcune Rune sono ben visibili ed è sufficiente prenderle, altre invece non sono accessibili e per recuperarle bisogna risolvere un enigma. Una volta trovate tutte le dieci Rune si ha la necessità di capire il luogo in cui vanno usate, la sequenza esatta e la risoluzione di un altro enigma per distruggerle. Credo abbiate intuito che gli enigmi hanno la padronanza assoluta del gioco e non crediate di poterli risolvere solo con la casualità.. la maggior parte degli enigmi ha un suo indizio sparso nell’edificio e starà a voi capire quale è attinente a un determinato enigma. Altri invece, e sono pochi, si risolvono nell’immediato cercando di capire prima cosa si deve fare, e poi come. Baron Wittard ha un livello pregevole per quanto riguarda gli enigmi, alcuni sono i classici già visti in altre Avventure, ma altri hanno una tipologia diversa e un livello abbastanza alto di difficoltà.
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Una nota molto positiva, che ultimamente sembra essere stata smarrita in alcuni prodotti, è lo stile del gioco, molto semplice e ben strutturato. Gli ambienti si esplorano a 360° in prima persona, con una rotazione molto fluida e gli avanzamenti sono a schermate con percorsi obbligati. Ogni zona o oggetto interagibile ha la possibilità di essere osservato in primo piano con l’ausilio dell’icona “lente”. Non vi saranno oggetti in inventario se non le Rune e l’amuleto che troverete poco dopo l’inizio del gioco, previa risoluzione di un enigma per accedere nella zona in cui si trova. Nella parte alta dello schermo vi è l’icona per il menù principale, la mappa che si attiverà solo quando la troverete e una video camera che si utilizzerà solo una volta in una determinata situazione. Niente altro di ingombrante o di difficile interpretazione.

Leggendo tempo fa le notizie su Baron Wittard, da subito ho pensato alla classicità del prodotto, un già visto.. in effetti è così, pensiamo a Dark Fall, Rhiannon e Rhem, ma giocandolo mi sono ricreduto in parte. Ho citato quei prodotti perché vi è una similitudine forte, e da come dichiarato dagli sviluppatori, anche a The 7th Guest e The 11th Hour. Baron Wittard ha un carisma diverso, non è un vero e proprio horror e nemmeno semina terrore, ma è un misto tra mistero antico e moderno, con quel tocco di persuasione che ci fa credere che in qualche modo siamo legati ad eventi passati e futuri, il tutto condito dal credo di antiche leggende.

Interessante!

Voto:78/100
Fortuna vostra che esisto...

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davidwilding
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Re: RECENSIONE: BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK

Messaggio da davidwilding »

Una trama avvincente e non solo,anche grafica,sonoro e trama sono all'altezza di un prodotto cosi ben descritto dal nostro giuseppe e sicuramente da giocare :bisb) :dotto) :roll:
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Niki
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Re: RECENSIONE: BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK

Messaggio da Niki »

Interessante....senza nessun dubbio, da giocare...è quello che farò, dopo aver letto questa recensione. ;-)
Grazie Giuseppe per la veramente ottima recensione. ;-)
la verità e là fuori, ma non fidatevi di nessuno...

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Electranovembre
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Re: RECENSIONE: BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK

Messaggio da Electranovembre »

Ottima recensione... il gioco sembra davvero molto bello.... e vorrei fare anche i complimenti alla Iceberg per l'ottima scelta del Team di Traduzione :mrviolet:
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Revan81
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Re: RECENSIONE: BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK

Messaggio da Revan81 »

Bella recensione Giuseppe, forse più avanti lo proverò.
Il gener con visuale in prima persona non mi ha mai convinto troppo purtroppo.
Ho visto troppi gochi con visuale in prima persona troppo simili a Myst e spesso finiscono per essere frustranti e cervellotici.
Mi piacerebbe trovarne molti di più come Phantasmagoria 2, che è in prima persona per la maggior parte del tempo ma il protagonista è sempre ben caraterizzato.
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Linfadoro
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Re: RECENSIONE: BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK

Messaggio da Linfadoro »

La recensione e' come sempre molto esaustiva, anche io come Revan se avro' la possibilita' lo provero'.
Comunque sia degno di merito l'argomento, e molto interessante la storia, quindi come al solito aspettero' di dire la mia dopo averlo giocato! 8)
sphinxs75
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Re: RECENSIONE: BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK

Messaggio da sphinxs75 »

scusate ma mica c'è in italiano?
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Dott JEKILL e Mr HYDE
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Re: RECENSIONE: BARON WITTARD - NEMESIS OF RAGNAROK

Messaggio da Dott JEKILL e Mr HYDE »

Ho letto con interesse la Tua Recensione Mister Giuseppe...
Sarebbe ripetitivo confermare la Tua maestria mista ad opulenza nel proporci....tanti ghiotti particolari..
Converrai con me,...che se Tu decidessi... di cimentarTi nella stesura di un romanzo viaggeresti senza patema alcuno ,certo di arrivare al traguardo vincitore.
Dal canto mio......aspetterò con pazienza le testimonianze e impressioni di + giocatori, prima di cimentarmici,.....xchè ?
Semplice...essendo impigrito col passare degl'anni, tendo a non amare + follemente un'avventura in prima persona , solo soletto.... in giro alla ricerca d'indizi ...
Sia ben chiaro che questa è solo l'opinione di un Avventuriero "navigato e insofferente par mio"
HYDE :twisted:
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