Lacrime Nere – Volume conclusivo di Julia Innocent Eyes, sviluppato da Artematica e edito da Warner Bros Interactive Entertainment. Come già esposto nelle precedenti recensioni i primi due volumi sono caratterizzati da lati negativi e positivi, con una longevità abbastanza ridotta per la scelta di suddividere il gioco in tre volumi. Ora vediamo se questo capitolo conclusivo avrà la chance di una maggiore longevità oltre il fatto di sapere chi si nasconde dietro il costume da Clown.
Ripassiamo la trama dall’inizio per riprendere da quella attuale di questo capitolo conclusivo. La storia si basa con la bella Julia immersa in un caso di omicidio dai risvolti classici: una ragazza, Dalila Howard, figlia di un noto Giudice, è stata assassinata la sera di Halloween nel garage della sua casa. Le prime indagini portano a pensare a una ritorsione per una precedente sentenza di condanna dal giudice Howard, padre della vittima. Julia inizia ad indagare scoprendo altri particolari che affossano l’idea della ritorsione e mettono in evidenza una situazione ben più inquietante, allargando l’ipotesi a un eventuale serial killer per il susseguirsi di crimini sullo stesso stile. Le indagini proseguono e la linea investigativa riceve l’aiuto di Webb e di Irving, quindi ognuno ha i suoi compiti. Nei primi due episodi in maniera sporadica appariva Leo Baxter, un investigatore privato non certo ben visto da Webb, ma ora, vista la fase complicata e di stallo delle indagini, deve necessariamente accettare anche il suo aiuto. Ora il team è al completo.
Ormai il serial killer ha le ore contate con l’avvento di Baxter, difatti le indagini proseguono più velocemente per il semplice fatto che Baxter non “puzza di sbirro”, di conseguenza può esporsi senza il rischio di essere facilmente riconoscibile. Sarà suo compito indagare per decifrare un codice, fotografare un sospetto e avrà un ruolo importante nel finale. Nel frattempo Julia, Webb e Irving proseguono le loro indagini per stringere la morsa intorno al serial killer. Finalmente riescono a decifrare i codici numerici e l’ultimo sarà il più importante. La trama è abbastanza intrinseca e solo nel finale si capirà il perché degli omicidi, oltre naturalmente il volto.. del..serial killer.
Essendo l’ultimo capitolo di un gioco diviso in tre parti, inutile ripetersi sulla grafica, sull’interfaccia di gioco e sul sonoro, in quanto ben poco è cambiato se non qualche, ovviamente, locazione e personaggio in più. Per chi lo gioca per la prima volta può leggere QUI quanto concerne la grafica e l’interfaccia di gioco, e consiglio di fare i primi due volumi per avere una linearità di gioco, altrimenti sarebbe un avventura a sé senza arte né parte. Anche il filone degli enigmi rimane invariato, oltre i classici minigiochi da parte di Irving per acquisire elementi dalle prove, Julia dovrà stilare il secondo profilo del serial killer e rimettere in ordine una locandina strappata, Webb dovrà intercettare delle telefonate, esplorare bene il Motel e risolvere una sequenza di figure geometriche, Baxter dovrà decifrare un codice e attivarsi nel finale. Nulla di complicato ma solo un minimo di ragionamento e pazienza.
Indubbiamente in questo terzo volume è tutto più interessante poiché siamo all’epilogo, e tutti noi vogliamo sapere chi è il serial killer, il perché dei delitti e quale filone li lega.. L’investigazione procede sulla stessa linea dei precedenti volumi e con l’avvento di Baxter si avrà una svolta decisiva. Nulla in più da dire se non il fatto che se fosse stato un gioco singolo, avremmo avuto una longevità intorno alla decina di ore, una media standard di molte avventure, invece anche questo capitolo si porterà a termine in quasi tre ore.
Fatelo se volete capire…
Voto: 67/100
Un grazie alla Warner Bros nella persona di Alessandro per l'invio del gioco.
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