"Art of Murder - La Crudele Arte dell’Omicidio", "Art of Murder 2 - Caccia al Burattinaio" e ora finalmente "Art of Murder 3 -Cards of Destiny".
Titoli di indubbia fattura poliziesca-investigativa, che in qualche modo hanno attratto molti giocatori che forse pensavano di rivivere "Still Life". Lo stile è quello, inutile negarlo, anche se con sfumature differenti, e in fin dei conti lo vediamo continuamente al cinema con film molto simili tra loro. Sappiamo bene che forse uno sarà sul filone di un altro, ma è talmente tanta la passione che siamo disposti ad accettarlo pur di vivere momenti a noi piacevoli.
Come in altri titoli, anche "Art of Murder" ha la sua eroina, Nicole Bonnet, agente FBI sempre alle prese con delinquenti e omicidi e questa volta si ritrova tra le mani un caso particolare: un serial killer che firma gli omicidi con delle carte da gioco e si trova coinvolta per l’arrivo di un pacco a suo nome. Una volta aperto trova all’interno degli oggetti e capisce che sono indizi che il Serial Killer le mette a disposizione per farsi "seguire" nei prossimi crimini e per mettere alla prova le sue capacità. Difficile stabilire da subito il motivo di tutto questo, forse è un gioco perverso, oppure la mente strana del criminale che prova gusto nel far arrivare l' FBI un attimo dopo aver commesso un omicidio. Nicole, dopo essersi consultata con alcuni colleghi, inizia a cercare un collegamento per la zona del prossimo omicidio e così sarà fino alla fine, tramite indizi che il Serial Killer le farà trovare. Alcuni riuscirà a sventarli, altri purtroppo no! Ma la posta in gioco è troppo alta e non può tirarsi indietro. Siamo di fronte ad una disposizione scenica presente in molti titoli, ma ciò non toglie che ogni titolo possa avere una storia ben distinta anche se simile.
Indubbiamente il 2,5D è una tecnica che sta prendendo sempre più piede con risultati più che soddisfacenti. In questo titolo è davvero notevole l’impatto grafico, con ambientazioni dettagliate di luoghi reali degli Stati Uniti. Ogni locazione ha la sua grafica personalizzata in base all’ambiente riflettendone in maniera egregia la morfologia della zona. Nulla è lasciato al caso e tutto è riprodotto nei minimi particolari e con accuratezza quasi maniacale. Ogni zona, sia interna che esterna, ha la sua colorazione ottimale con la giusta dose di sfumature per esaltare al meglio l’ambiente. Tutti i personaggi hanno un’ottima somatizzazione (logico aspettarsi delle persone di colore nella Louisiana) e con ognuno la propria personalità e corporatura ben delineata. Anche i movimenti sono degni di nota, senza scatti e con camminate indubbiamente umane. I primi piani saranno abbastanza frequenti e si nota ancor di più la perfezione dei volti, specialmente di Nicole, mentre quelli degli altri personaggi non hanno ricevuto egual cura ma indubbiamente ben fatti. Il lato migliore sono indubbiamente le numerose scene filmate: tolte alcune di breve durata e riferite ai dialoghi sul cellulare, le altre sono al quasi “film” puro; notevole la scena dell’inseguimento in auto verso la fine e il filmato iniziale. Ottimo lavoro! Riguardo al sonoro non vi è molto dire, ben fatto sicuramente e sovente con musiche soft, raramente riflette adeguatamente la situazione non ricalcando abbastanza alcuni momenti, a parte nel corso dei filmati. "Art of Murder 3" è in italiano per la gioia di molti.
Molto semplice e intuitiva. Il cursore ha la forma di un mouse, posizionandolo sulle zone agibili appaiono le icone associate a cosa si può fare: un occhio per osservare, un occhio e una mano per osservare o prendere e un fumetto per parlare. L’inventario appare spostando il cursore nella parte bassa dello schermo e contiene gli oggetti raccolti. Sono ben visibili e ogni oggetto, oltre a poter essere combinato con altri, ha la sua bella descrizione nella parte alta dello schermo. Nella barra inventario sono presenti una valigetta per accedere al pannello di controllo delle classiche opzioni; il classico punto interrogativo che mostra tutto ciò di interagibile nella locazione e per ultimo un palmare che servirà solamente se si vuole rileggere i dialoghi e tutta la documentazione acquisita.
Un punto a favore indubbiamente, parecchi e di varia difficoltà. "Art of Murder" è investigativo e di conseguenza si dovranno fare molti collegamenti con alcuni oggetti trovati alle zone di provenienza, quindi analizzare dei semi per trovarne la provenienza associando il tutto a un file audio per carpire i rumori di sottofondo, confrontare impronte e altro... Non mancano sicuramente quelli che impegneranno i neuroni come disattivare dei raggi laser, piegare un foglio per trovare un senso logico ai simboli…..insomma un bel da fare sicuramente, tenendo presente che in alcuni casi si può anche morire..tranquilli, il gioco salva in automatico in quei punti. Immancabili i momenti di enigmi “soft” con le classiche situazioni da risolvere che spesse volte sono più impegnative di enigmi magari matematici. Anche da questo lato è stato fatto un buon lavoro tenendo impegnato continuamente il giocatore.
Indubbiamente un bel gioco, interessante, longevo e ben curato. Non vi è quasi mai un attimo di tregua perché l’assassino vi metterà fretta e Nicole dovrà usare tutta la sua arte per stargli dietro. Se devo essere sincero, mi auguro che continuino con questa serie, forse non ha lo stesso carisma di altre più conosciute, ma sicuramente lascia una certa soddisfazione una volta terminato.
Imperdibile!
voto 80/100
By Giuseppe (Giuseppe per www.puntaeclicca.com)