Sicuramente qualcuno di voi ricorderà la Cryo, Software House ormai defunta da tempo. Ebbene alcuni componenti si sono riuniti creando la “Keopes Studios” che negli ultimi anni ha sfornato diversi titoli ottenendo un buon successo . Questo Evany è stato il loro primo lavoro nel 2004 e avanzando nel tempo sono notevolmente migliorati. Nel ’99 uscì un gioco dal titolo “The Crystal Key” della “Earthlight Productions” dove il mondo di Evany fu invaso dall’armata di Ozgar che venne sconfitto da tuo padre. Infatti tu impersoni Call, suo figlio e ti ritrovi in Evany dove tutto è strano la guerra ha lasciato il segno. La sequenza iniziale inizia con Athera, che uscendo da un portale-temporale, tenta di avvisarti di qualcosa, ma viene subito catturata dai Balial e quindi ti ritrovi di nuovo solo in un mondo dove tutti sembrano degli automi. Tutto sta deperendo, le persone sembrano ritornate ad una civiltà primordiale e devi capire cosa sta succedendo. Non sapendo da dove iniziare, ti avvicini al portale e noti in terra il diario di Athera e una chiave per attivare il portale; senza esitare lo attivi e inizi la tua avventura per liberare Athera e riportare Evany al suo antico splendore. La storia si collega solo inizialmente a “The Crystal Key” e non è importante averlo giocato, perché questo titolo ha una trama tutta sua.L’introduzione animata è molto bella e fa ben sperare di trovarci davanti ad un gioco graficamente superbo purtroppo è solo un’illusione. Non voglio insinuare che sia “spartana” ma poco ci manca. I fondali sono in 2D con una definizione poco nitida, abbastanza sgranata e persino fastidiosa a volte sembra che manchi la “messa a fuoco”. Molte locazioni sono molte luminose e curate abbastanza bene scenograficamente, mancando però di originalità tutto standard e noiosamente piatto. Il dettaglio è indubbiamente insufficiente, tranne in alcune zone dove è abbastanza curato, ma nulla di trascendentale; si ha l’impressione di un “ deja vù”. Stesso discorso per i pochi personaggi che incontrerete tutti immobili o con movimenti ondulatori appena percettibili e l’interazione con loro dura solo il tempo di un dialogo. Forse l’unica cosa degna di nota sono i filmati anche se brevi e poco numerosi. Poche parole anche per il sonoro che ogni tanto si fa “sentire” con musichette, secondo me, non adeguate alla situazionenon è possibile essere in un villaggio semideserto e trasandato e sentire delle musiche “tecno”..non trovate anche voi??!!!Per fortuna che la lacuna è compensata dagli effetti sonori, che intervengono abbastanza spesso e sono adeguati alle situazioni. Nelle locazioni dove non ci sono musiche di sottofondo sentirete sempre qualche effetto per riempire il vuoto rumore di macchinari negli interni, soffio del vento negli esterni..etc.. Evany è doppiato in inglese con una buona interpretazione vocale e con sottotitoli in italiano ben tradotti; state pur certi che leggerli non vi distoglierà dalle azioni di gioco, infatti come già detto non vi perderete nulla perché tutto è statico.
Siamo davanti ad un gioco impostato nella maniera più classica trova l’oggetto e usalo, anche se di oggetti il vostro inventario ne vedrà pochissimi. Il tutto sta nel trovarli e usarli nel posto giusto. L’enigma principale è questo, a parte alcuni sporadici con una difficoltà medio-bassa; tutto risolvibile senza spremersi più di tanto. Nessun labirinto, nessun rischio di morire, nessun calcolo..ma solamente andare nelle varie locazioni usando mezzi di trasporto che troverete nell’arco del gioco per trovare quello che vi serve o parlare di nuovo con qualcuno. Le locazioni da esplorare sono molte e in aiuto avrete delle mappe dove basta cliccare la destinazione scelta e il mezzo di trasporto, che vi sarà indicato dal gioco stesso, vi porterà fino alla meta. Evany è in prima persona con avanzamento a schermate fisse e una rotazione a 360° sia in orizzontale che in verticale degno di nota perché permette una visuale piena del circondario, senza frecce che indichino le locazioni permesse. Il cursore a forma di gemma blu si illumina di verde quando potete accedere in un luogo oppure parlare con qualcuno, diventa a forma si mezza-stella quando potete prendere un oggetto; per usarli è sufficente posizionare l’oggetto dove deve essere usato e fare click col tasto sinistro del mouse. Col tasto destro si richiama l’inventario dove vedrete i vostri oggetti con la descrizione. Premendo “ESC” si accede al menù “Opzioni” con le solite voci standard. In “carica partita o salva partita” il procedimento è uguale vedrete due gemme blu in diagonale a sinistra che servono per scegliere la posizione del caricamento o salvataggio, una gemma arancione per confermare e di fianco a quest’ultima un’altra gemma blu per ritornare al menù principale. In fase di salvataggio, che sono illimitati, il nome sarà assegnato in base alla posizione di gioco, quindi non si potrà assegnarne uno personale.
In conclusione che dire…L’impatto iniziale lasciava presagire ad un’avventura di tutto rispetto, ma nel proseguire del gioco mi accorgevo della noia più totale. Nessuno stimolo, nessuna tensione, ma tutto filava via per inerzia e con la voglia di portarlo a termine il più in fretta possibile, almeno per vederne il finale..se così possiamo chiamarlo..neanche questo ci ripaga.
Peccato davvero, che la “Keopes Studios” abbia esordito con un titolo così deludente, ma per fortuna si sono rifatti in fretta.
Da evitare!!
Voto: 55/100
a quanto pare non sono la sola che si era persa questa recensione 
