In generale le avventure grafiche, chi più chi meno, hanno delle discrete trame che spaziano dalla fantascienza all'orrore. Sicuramente i temi più comuni sono quelli che esplorano il male con omicidi, sette religiose assassine, e forse l’unico tema non ancora trattato riguarda il bene! La Vertigo Digital Entertainment fa un passo audace nell’ esplorare la Religione Cristiana con questo “Alla ricerca del giardino perduto”, con una particolare attenzione sul bene invece che sul male.
Ogni avventura che si rispetti deve avere il suo eroe che si catapulta nell’avventura; in tempi passati ci hanno abituati i vari Indiana Jones, George Stobbard, tanto per citare i più importanti, fino ai giorni nostri con nuovi eroi o per meglio dire nuove eroine. In questo caso si tratta di un personaggio stile “Indy” ( sia chiaro da subito che non ci assomiglia lontanamente), che decifrando alcune reliquie in una Chiesa Templare, scopre alcune memorie di un Crociato riguardante un posto tetro fatto di labirinti, di grotte e di fiumi, associandolo al “Giardino dell’Eden”. La scoperta si rivela indubbiamente di importanza rilevante e parte subito senza perdere tempo accompagnato dalla fidanzata Evelyn, dal Prof. Jacques Saint Omar e dal suo fedele cagnolino. Risulta chiaro che le porte dell’ “Eden” non sono rimaste aperte per millenni aspettando il loro arrivo, ma bisogna capire lo spirito benevolo attivando un meccanismo riguardante la Genesi; per farlo dovrà trovare sette tasselli riguardanti i sette giorni per la creazione del mondo, che non sono a portata di mano, ma sono sparsi tra i vari cunicoli sotterranei del luogo. Adam deve armarsi di coraggio e pazienza ed iniziare la ricerca solitaria e senza perdere troppo tempo.
Iniziamo con il lodare alcune caratteristiche, perché bisogna sempre dare a Cesare ciò che è suo e mi riferisco all’ “Unreal Engine 3”, un motore grafico che esalta in particolar modo le torce accese, l'acqua, gli effetti nebbia e molto altro con una resa molto precisa. Il motore di gioco trae vantaggio anche della grafica avanzata attivata con la tecnologia “NVIDIA PhysX” per produrre effetti di fisica molto realistica. Altre caratteristiche che non hanno una egual resa le possiamo localizzare nei fondali di qualità indubbiamente inferiore, e senza andare nello specifico basti dire che in alcuni casi sono approssimati e in altri più curati. Nessun scenario da lasciare a bocca aperta e soffermarsi a contemplarlo, ma tutto nello standard tenendo presente che si è sempre nel semibuio. Gli unici tre personaggi del gioco non hanno ricevuto una buona cura sia nella somatizzazione che nei movimenti non molto realistici. Le inquadrature saranno per la maggior parte in visuale lontana, di conseguenza con una perdita di qualità. Punto a favore hanno i filmati di transizione che hanno una buona qualità e fluidità e saranno attivi anche durante i dialoghi; anche in questo caso i personaggi risultano abbastanza fermi con espressione facciale ridotta ai minimi termini e occhi sempre sbarrati.
Indubbiamente di buona qualità che rispecchia fedelmente lo spirito del gioco, musiche molto soft quando serve e più impegnative in altri momenti. Orchestralmente ben costruite e disposte magistralmente nei punti strategici del gioco. Stessa tipologia per gli effetti sonori che oltre ai soliti standard, rispecchiano in modo plausibile alcune situazioni che si verranno a trovare, come le cascate di sabbia, rumore dell’acqua etc… Divertente il rumore dei passi di Adam che a volte sembra ballare il "tip-tap". In italiano con una localizzazione che si mantiene appena nella media, voci troppo schematiche e recitate con "parlata" troppo veloce per star dietro al testo.
Senza perdere tempo preciso da subito che si gioca solo con la tastiera! Molti storceranno il naso, ma purtroppo è così ed è sicuramente legato al fatto che non si tratta di un punta e clicca tradizionale, ma ci saranno alcune azioni del tipo: corri, salta, abbassati… di conseguenza l’uso della tastiera è d’obbligo.. in questi casi forse usare il mouse per classiche cose e la tastiera solo per queste ultime? I tasti da usare saranno pochi e oltre alle classiche frecce per muoversi ne serviranno altri tre per correre, saltare e abbassarsi. All’inizio ci andrà un po’ di tempo, specialmente per chi non è abituato all’uso dei tasti, ma pian piano si prenderà dimestichezza. Indubbiamente è in terza persona e Adam, come già esposto, sarà controllato dai tasti freccia che lo faranno camminare nelle varie direzioni; a tal proposito bisogna precisare che la visuale varia in base al suo posizionamento in modo da avere una inquadratura ottimale, ma è altrettanto vero che spesse volte può risultare scomodo in quanto la camera si posiziona di “traverso” e risulta difficile il movimento, di conseguenza si dovranno usare due tasti alternandoli per farlo camminare più o meno dritto. Non esiste inventario e tutto quello che si trova verrà usato in automatico quando serve. Di salvataggi neanche l’ombra se non quello automatico in determinati punti dei livelli e sarà solo possibile riprendere da quest’ ultimo, quindi abbandonate il gioco solamente appena salvato altrimenti si dovrà riprendere in un punto molto precedente.
Nota dolente: non vi è traccia se non nel finale e pure semplice. Durante l’arco del gioco l’enigma principale sarà trovare le colonnine su cui bisognerà formare delle frasi corrette per sbloccare una porta o far sollevare un ponte; enigma semplice in quanto basta fare un po’ di combinazioni e si risolverà. Altro enigma è riuscire a trovare i vari passaggi tra le rocce, arrampicarsi su delle corde, camminare con attenzione in determinati punti per evitare di cadere e morire. Non parliamo delle situazioni a tempo in cui la destrezza della tastiera è indispensabile onde evitare di provare più volte un passaggio fino all’esasperazione. Lo scopo del gioco è trovare le sette tavole da posizionare per risolvere l’enigma finale e si trovano dentro a delle colonne alla fine di ogni livello: basta premerle e sarà tutto in automatico.
Le potenzialità per avere un bel gioco c’erano tutte se guardiamo il motore grafico e il sonoro, forse un’implementazione più curata sugli enigmi, un'interazione maggiore con l’ambiente e qualche personaggio in più ne avrebbero fatto un signor gioco. Aggiungiamoci una longevità di circa 3 ore ad un prezzo di quasi 20 euro e il quadro è completo. Supponiamo che faranno ancora altri due episodi allo stesso prezzo per un totale di quasi 60 euro per una decina di ore di gioco totali.. forse sarò io ma questa politica non la capisco.
Peccato!
Voto: 60/100
avrebbero potuto soddisfare meglio le aspettative!!!!
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