Ormai sembra che il filone delle avventure grafiche sia quasi del tutto rivolto agli Ordini Cavallereschi, Religiosi e similari, quali i Templari, Cavalieri di Malta..etc.. Che abbiano un certo fascino e una loro storia antica è indiscusso, ma lo è altrettanto il fatto che ormai stagnano nelle menti degli sviluppatori e sembra non vi sia alcuna via di uscita. Diversi titoli riportano tali trame e credo che molti avventurieri si siano ormai stancati e vogliano un qualcosa di diverso. Forse bisognerebbe aprire una discussione filosofica sull’argomento per verificare se veramente possano essere ancora adeguate alle avventure grafiche, oppure se basterebbe magari “modificarle” per renderle più appetibili.
Trama: Tutta questa intro solamente per affiancarla alla trama di Memento Mori.. non si parla di tali “Ordini” ma si discosta di poco, difatti si tratta di una Confraternita chiamata “Ars Moriendi". Non siamo di fronte alla classica storia di pergamene da ritrovare, calici e similari ma semplicemente davanti al fatto di “Opere d’Arte”! Il gioco inizia con il furto di un dipinto del Museo di San Pietroburgo, sostituito con un falso. L'inchiesta guidata dal colonnello Ostankovic non produce alcun risultato, così è costretto a contattare Lara Svetlova che lavorava nella sua divisione prima di trovare un lavoro con l'Interpol. Lara è una esperta nel risolvere casi di furti d'arte ma stavolta dovrà farsi aiutare da un abile falsario catturato da lei anni prima: Max Durand. Ostankovic deve evitare l'attenzione della stampa, così chiede a Lara di inviare Max a San Pietroburgo, il suo compito è semplice: deve entrare nel museo di notte ed esaminare tutti i dipinti senza che nessuno lo veda per trovare quello falso, se riuscirà tutto il suo passato sarà dimenticato e potrà tornare un uomo libero. Questo può sembrare un lavoro facile per un esperto come Max, ma appena è all'interno del museo si imbatte con il ladro che riesce a scomparire prima che Max possa prenderlo; in questo breve frangente Max riesce a scorgere due dettagli determinanti: un tatuaggio strano che copre la testa calva del ladro e la sua veste che lo localizza come un monaco. Risulta lampante che vi è molto di più che un semplice furto d’arte ma un qualcosa di più sinistro e misterioso.
Grafica: Memento Mori è in terza persona completamente in 3D. In ogni luogo la camera è posizionata in una certa posizione e può ruotare per seguire i movimenti del personaggio. In un primo momento questa scelta non sembra particolarmente favorevole, perché costringe a volte il giocatore a fare “clic” dappertutto per assicurarsi che non ci siano ulteriori zone attive nella locazione corrente. Tuttavia, una volta abituati, risulta un piccolo sacrificio per tutto il fascino che il 3D di Memento Mori sa dare. La predisposizione degli angoli di ripresa della camera sono efficaci e densi di atmosfera, spesso cliccando su alcuni oggetti, la camera piomba uniformemente in avanti con un movimento circolare e offre un piacevole senso di immersione cinematografica. Gli ambienti sono molto ben fatti e hanno una presentazione realistica e molto atmosferica. Gli effetti come il fumo o la nebbia e l'illuminazione dinamica, aggiungono un tocco vivace a tutte le locazioni con un insieme di colori ben amalgamati. Si passa da un buia e polverosa vecchia biblioteca, alla periferia di San Pietroburgo con l'architettura moderna del palazzo dell’ Interpol ; ogni località è stata accuratamente progettata e le angolazioni di ripresa offrono spesso alcune panoramiche mozzafiato. Diversamente si può dire per i personaggi con fattezze poco dettagliate visti da lontano, da vicino invece, in alcuni casi, hanno ricevuto decisamente una cura migliore, purtroppo con la tendenza ad una maldestra animazione e movimenti non perfetti soprattutto durante l'esecuzione o raccolta di oggetti. Ultima nota di merito riguarda i numerosi filmati di transizione carichi di effetto, fluidi e alcuni spettacolari.
Sonoro: Iniziamo dalle musiche orchestrali di elevata fattura che coinvolgono completamente, melodie associate magistralmente ed emozionanti ne manifestano l’evento. Ogni melodia rispecchia fedelmente il momento e la più toccante è sicuramente quella del finale. Quando sta per accadere un fatto increscioso o di adrenalina che sale, si sentiranno dei tamburi e note di pianoforte che trasudano atmosfera sinistra e inquietante. Sono quelle musiche che se fossero in vendita separatamente, sarebbero da acquistare e riascoltare sovente talmente sono belle. Diverso il discorso per quanto riguarda le voci in inglese dei personaggi, diciamo che sono nella media e doppiate con accento un po’ mescolato, Lara con un inglese a volte misto al russo e con poca cadenza personale, Ostankovic con un accento russo forzato quasi al ridicolo e forse i migliori sono Max e suo fratello Andrè. Memento Mori è sottotitolato in un buon italiano, non ho riscontrato errori rilevanti.
Interfaccia: Classico punta e clicca con il cursore a forma di freccia che varia in base all’azione possibile. Per andare in una locazione diventa una freccia verde, per interagire con un oggetto diventa un cerchio con due icone, una per osservare e l’altra per prendere o usare. La barra dell’inventario si trova nella parte alta dello schermo in cui saranno contenuti gli oggetti, hanno tutti la descrizione e posizionandoci sopra il mouse sarà possibile prenderli per usarli dove dovuto, oppure osservarli ed eventualmente interagire con loro se si avrà la necessità di osservarli a fondo. Nella stessa barra è presente l’icona per il menù principale con le classiche voci oltre a quella delle impostazioni in cui sarà possibile impostare quelle standard; vi è un’ulteriore voce di impostazioni avanzate molto utile per configurare al meglio alcune funzioni. Con alcune video ho riscontrato un rallentamento generale con la difficoltà di controllo del mouse: per ovviare a questo inconveniente sarà sufficiente andare in avanzate e abbassare l’antialiasing fino a trovare la posizione ottimale.
Enigmi: Voce abbastanza latitante e quei pochi presenti sono abbastanza semplici. Peccato, perché la trama è buona così come la strategia per proseguirla. Siamo alle solite cose: trovare gli errori su un quadro, trovare dei numeri su dei libri e formare una combinazione, il classico grimaldello per aprire una serratura e premere qualche tassello..niente di che, tutto abbastanza semplice. Di sicuro l’enigma principale è riuscire a giocare i diversi finali, finali che avverranno in base a determinate azioni: se si faranno alcune cose e non altre cambierà la strategia dei finale fino al punto di vederne solo uno. Molto importanti alcune situazioni nei dialoghi che potranno creare questa “problematica”.
Sinceramente mi aspettavo di più da questo titolo, d’accordo che ha una bella grafica, una rotazione della camera ottimale, musiche da Oscar. Se vogliamo dirla tutta allora aggiungiamoci un doppiaggio non proprio ottimale, pochi enigmi e quei pochi abbastanza semplici, personaggi non proprio al top e una longevità intorno alle 7-8 ore. Indubbiamente è un gioco da fare se non altro per la bella trama, ma non tanto per la trama in sé ma per il fatto della emotività delle diverse situazioni che coinvolgono Lara e Max.
Non male!
Voto 72/100
By Giuseppe (Giuseppe per Puntaeclicca.com)
Soluzione
Videosoluzione
Savegame
Si ringrazia la Blue Label per l'invio del gioco.
anche se pecca di originalità, c'è sempre un qualcosa che lo distingue e poi, come dice sempre Giuseppe, ogni parere è personale e può variare 
