La City Interactive già sviluppatore di Art of Murder, Art of Murder 2 e Chronicles of Mystery, ha ben pensato di dare un seguito a Sylvie Leroux con questo Chronicles of Mystery l’Albero della Vita. L’avventura precedente ha visto Sylvie alla ricerca dello zio scomparso che l’ha portata in vari luoghi vivendo l’esperienza dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Questo nuovo titolo non è un seguito del precedente ma una storia nuova tutta da vivere riguardante la famosa leggenda della “fonte della giovinezza”.
Sylvie dovrà indagare sulla leggenda dell’Albero della Vita, leggenda rimasta nascosta per molti secoli; molte persone hanno provato nel farla diventare realtà, ma senza risultati. L’avventura inizia in Bretagna dove Sylvie è stata convocata da Guillaume, il direttore di un museo, per un’analisi su un forziere del XVI secolo appartenuto a un certo Ponce de Leòn, scopritore della Florida. Sylvie dovrà sostituire Marcel, morto tragicamente precipitando dalla scogliera, relazionando tutti i suoi appunti e scoperte per continuare il lavoro. Con pazienza e acume scopre cose interessanti, tra le quali un manoscritto in cui si accenna alla scoperta della Florida ed in particolare dell’Isola di Bimini, in cui gli abitanti che risiedevano intorno ad un grande albero, erano incredibilmente longevi. Toccherà a Sylvie il compito di indagare, incuriosita anche dalla strana morte di Marcel, iniziando da Venezia dove assisterà ad un omicidio, non sapendo che la vittima predestinata fosse lei, di un gondoliere solo portavoce del Conte di Saint-Germain che la invita a casa sua per parlare della Mary Celeste, la nave dove si presume vi fosse il forziere. Ormai risulta chiaro che altre persone sono interessate all’Albero della Vita, persone disposte anche ad uccidere. Le ricerche legate agli indizi in possesso, la porteranno inoltre al Cairo, per il Mare Mediterraneo, Gibilterra e infine nell’sola di Bimini, residenza dell’Albero della Vita. Una trama sapientemente narrata e disposta in modo omogeneo per tutto l’arco dell’avventura. Situazioni leggendarie correlate in modo perfetto e legate tra di loro da un senso logico, senza nessuna “invenzione” di transizione o solamente per allungare.
Per chi ha giocato il Rituale dello Scorpione, sicuramente si aspetterà lo stesso stile grafico se non addirittura migliore; da questo punto non vi sono né alti e né bassi, tutto abbastanza simile. Indubbiamente la grafica ha la sua rilevanza con belle locazioni, buone colorazioni e una buona profondità. Tutti gli scenari sono ben proporzionati e ricchi di particolari che ne esaltano il luogo. Ogni località visitata sarà riprodotta in base alla sua vera natura, di conseguenza la Bretagna e Gibilterra saranno abbastanza cupe, Venezia sarà vista solo di notte nel periodo del carnevale con frequenti fuochi artificiali per manifestarne l’evento, Il Cairo avrà una colorazione più luminosa e colorata, e per ultimo l’Isola di Bimini, anch’essa riprodotta solo di notte, con le colorazioni e caratteristiche tipiche di un luogo ancora primitivo. Nel precedente titolo abbiamo imparato ad amare una nuova eroina dal nome Sylvie Leroux, archeologa molto sensuale e femminile, che purtroppo ha perso un po’ di quelle caratteristiche in quest’ultimo titolo non essendo stata riprodotta al livello precedente, difatti è leggermente “peggiorata”, riferito esclusivamente alle scene del gioco e non ai filmati che sono uno dei punti di forza di questo titolo. Ve ne sono molti e tutti di ottima fattura, alcuni esaltano i momenti cruciali, altri solo di transizione per far vedere compiere un’azione.
Siamo nel mondo dell’avventura, dell’ archeologia, dell’esplorazione, del mistero, e le musiche è d’obbligo che siano in questo tema. Sono anch’esse legate alla situazione o alla zona in cui si svolge l’azione, di conseguenza sono più dolci in alcune situazioni e più inquietanti in altre. Tutte mai invadenti, con una buona orchestrazione e un tocco di mistero dove necessario. Anche gli effetti sonori sono all’altezza anche se riferiti alle solite situazioni di pulsanti e similari. Il doppiaggio in inglese è quasi perfetto, ogni personaggio ha nella timbrica e nella voce la sua caratteristica dominante che varia in base all’umore o all’evolversi della situazione nel dialogo. I due personaggi principali, Sylvie e il Conte Saint-Germain, hanno ricevuto naturalmente una particolare cura nel doppiaggio, con voci personalizzate e perfettamente integrate. Ultima nota i sottotitoli in italiano: ben tradotti tranne alcune piccolissime imperfezioni quasi impercettibili; non sfuggiranno invece alcune traduzioni errate di alcuni particolari e la “non traduzione” di altri che sono rimasti in inglese.
Siamo al classico punta e clicca in terza persona con il cursore che cambia la forma in base all’azione possibile: una lente per osservare, una nuvoletta per parlare, una mano per interagire e così via, tutto abbastanza semplice. Su ogni oggetto o zona attiva, apparirà la descrizione nella barra superiore, mentre i dialoghi appaiono nella parte inferiore coprendo l’inventario che sarà sempre presente sullo schermo contenente gli oggetti raccolti. L’interattività con l’inventario è molto semplice: seleziona l’oggetto e posizionalo dove dovuto, con la possibilità di combinarli tra di loro. Posizionando il cursore nella parte alta dello schermo, apparirà la barra con la possibilità di tornare al menù principale, salvare o caricare una partita, opzioni e appunti.
Menù: Oltre alle classiche voci di Salva/Carica, Esci dal gioco e Riconoscimenti, vi è la possibilità di rivedere i filmati e di impostare alcune opzioni di audio video nel caso in cui il vostro Pc non supporti alcune funzioni.
Appunti: Suddiviso in tre voci: Dialoghi, che permette di rileggere tutto fino a quel momento; Diario, in cui Sylvie scrive nel dettaglio tutti i progressi; Documenti, in cui è contenuta tutta la documentazione raccolta.
Indubbiamente la parte più amata dagli avventurieri e si spera sempre che ogni titolo ne contenga di facili/difficili o nel mezzo. La delusione è molta quando si latita da questo lato, e per tranquillizzarvi vi informo che L’Albero della Vita ne ha una buona quantità. Si inizierà praticamente da subito con l’apertura del famoso forziere che non avrà il classico sistema a combinazione, ma un sistema ad orologi con l’ausilio di altri oggetti per trovare scomparti nascosti. Si continua con il sistemare una mappa, mettere in ordine dei tasselli per formare una scritta, tirare delle maniglie per impostare una data.. una buona quantità con difficoltà medio- alta. L’enigma finale è sicuramente il più impegnativo e non basterà provare a caso, ma bisognerà ragionare in base ad una frase e un disegno su una parete. In alcuni casi avrete il vostro bel da fare, e se vogliamo dare il tocco finale, ci saranno un paio di situazioni a tempo.. tranquilli, avviene un salvataggio automatico in questi frangenti e comunque sono situazioni risolvibili in un paio di tentativi.
Chronicles of Mystery L’Albero della Vita, non fa rimpiangere il predecessore, anzi, si nota un netto miglioramento legato a tanti fattori. Innanzitutto una longevità maggiore che si attesta dalle 12 alle 15 ore e una trama indubbiamente ben orchestrata anche se il titolo presagisce una storia già sentita. Alla fine dei conti è un’avventura da fare sotto tutti gli aspetti, sia per la personalità di Sylvie, sia per l’abile regia.
Da fare anche se il prezzo è un po’ fuori dalla norma.
Voto: 82/100
By Giuseppe (Giuseppe per Puntaeclicca.com)
Si ringrazia la Leader per l'invio del gioco.
adesso dovrebbero arrivare i dineri 
