BACK TO THE FUTURE 1: THE GAME - IT'S ABOUT (RECENSIONE)

Le Recensioni delle Avventure Grafiche per PC.
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Revan81
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BACK TO THE FUTURE 1: THE GAME - IT'S ABOUT (RECENSIONE)

Messaggio da Revan81 »

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Sembrano passati in un lampo eppure sono trascorsi ben venticinque anni da quando, nel 1985, il regista Steven Spielberg ed il geniale Robert Zemeckis portarono nelle sale il primo capitolo di una delle trilogie più amate degli anni 80, parliamo ovviamente di Back To The Future, conosciuto in Italia come "Ritorno al Futuro". Per festeggiare l'anniversario della nascita della saga, la Paramount Pictures ha commissionato agli studi dei Telltale Games (già autori delle serie di Sam & Max e Tales of Monkey Island) la realizzazione di una nuova serie, composta da 5 episodi, che andrano a comporre il titolo completo intitolato: Back to the Future: The Game. Per quei pochi che non avessero mai visto i film ricordiamo che i protagonisti principali della saga sono: Marty, un giovane teenager sveglio ed impulsivo, ed Emmett "Doc" Brown, un eccentrico e geniale scienziato, rispettivamente interpretati sugli schermi dal grande Michael J. Fox e dallo spumeggiante Christopher Lloyd. La nuova serie, che si colloca temporalmente dopo l'ultimo episodio cinematografico, prende il via nel 1986 e si pone come un vero e proprio sequel della storia originale.
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In questo primo episodio, It's About Time, ritroviamo Marty nuovamente alle prese con la vita di tutti i giorni, la musica, la scuola, Jennifer e...Grande Giove, la vendita della casa di Doc! Già, perchè dopo la partenza di Doc e famiglia per il passato (o era il futuro?) nessuno si è più occupato dei suoi affari e lo Stato, per sanare i suoi debiti, dandolo ormai per disperso o estinto, ha deciso di mettere in vendita tutti i suoi averi! Dopo un iniziale sconcerto e qualche inutile tentativo di dissuare il padre di Marty dalla vendita delle cose di Doc, il giovane Marty non si perderà d'animo e si rimboccherà le maniche a caccia di indizi per scoprire in quale guaio (ed in quale epoca storica) si sia cacciato il suo amico. Ancora una volta ci ritroveremo catapultati insieme a Marty sul sedile della mitica DeLorean, la macchina del tempo inventata da Doc, e spediti indietro nella Hill Valley degli anni 30, nel tentativo di salvare il vecchio Doc dalle grinfie della mala, convincere il giovane Emmet a fare lo scienziato e salvare vostro nonno dai piani criminali di Kid Tannen. La trama, scritta in collaborazione con Bob Gale, coautore della trilogia originale, già in questo primo episodio mette molta carne al fuoco e getta delle solide basi per quelli successivi.
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Passando al versante puramente tecnico del gioco, questo primo episodio non delude affatto le aspettative attestandosi, se non anche superando, il livello qualitativo raggiunto con la terza sagione di Sam & Max, The Devil's Playhouse. La grafica, completamente in 3D, risulta come sempre molto limpida, dai colori sgargianti e luminosi. Ambientazioni e personaggi sono stati riprodotti con una maniacale che li avvicina in maniera sorprendente alle loro controparti in carne e ossa; smorfie, espressioni e gesti, fanno di questa versione digitale di ritorno al futuro, quanto di più vicino ad un quarto capitolo della saga.

Per quanto riguarda il sonoro, It's About Time, può contare su un supporto veramente da Oscar, con musiche tratte dalla colonna sonora originale, e riarrangiate da Jared Emerson Johnson, ex compositore presso la LucasArts, che si è occupato del comparto musicale di quasi tutti i giochi Telltale. Una nota di merito a parte merita il doppiaggio da più parti apprezzato come l'aspetto meglio riuscito del gioco, che si avvale delle voci dell'originale "Doc" alias Christopher Lloyd e dell'esordiente ma dalla sicuramente brillante carriera A.J. LoCascio che da la voce al giovane Marty imitando alla perfezione quella di Michael J. Fox.

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In merito all'interfaccia anche Back to the Future conserva quella già vista negli altri titoli Telltale con l'utilizzo combinato di mouse (per l'interazione con lo scenario e la gestione dell'inventario) e tastiera (per i movimenti). In alto a destra sullo schermo saranno sempre presenti le icone dell'inventario, del diario e del sistema di aiuti nel caso rimaneste bloccati nel corso del gioco. La longevità, complice anche una difficoltà degli enigmi per molti aspetti calibrata verso il basso, rimane comunque nella media dei titoli Telltale; scelta comprensibile se si tiene conto che la decisione di semplificare il tutto sia stata anche motivata dalla volontà di catturare un pubblico casual, fatto magari di appassionati della saga, ma non molto pratici di avventure grafiche.

La serie, lo ricordiamo, è al momento disponibile su PC e Mac, con uscite previste anche su PS3 e I-Pad, con parlato in Inglese e Tedesco e sottotitoli in Inglese, Tedesco e Francese. Tirando le somme possiamo dire che It's About Time rappresenta un ottimo inizio per questa nuova serie Telltale, curato, non eccessivamente difficile, con una trama di prim'ordine e pieno zeppo di riferimenti alla trilogia originale che faranno sicuramente la felicità di tutti gli appasionati.

Imperdibile!

Voto: 88/100
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davidwilding
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Re: RECENSIONE: BACK TO THE FUTURE: THE GAME - Ep. 1 IT'S ABOUT

Messaggio da davidwilding »

Ottimo lavoro revan :dotto) bancorn :lol:
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Niki
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Re: RECENSIONE: BACK TO THE FUTURE: THE GAME - Ep. 1 IT'S ABOUT

Messaggio da Niki »

Grazie Revan, bella recensione, il gioco piace anche a me e, come ho già detto, l'unico problema per me
resta il parlato, spero in una localizzazione. ;-)
la verità e là fuori, ma non fidatevi di nessuno...

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