Sicuramente un dei più bei film mai prodotti sotto la regia di Ridley Scott ispirato al romanzo: Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick. Un film di questa portata doveva per forza di cose essere trasportato in versione video ludica. I Westwood Studios non ci hanno sicuramente pensato due volte e si sono messi al lavoro per farci godere questo capolavoro. La trama è molto simile a quella del film senza seguirla alla lettera; diciamo che tutti gli argomenti principali della sceneggiatura su pellicola sono stati inseriti con un’alternatività degli eventi. Los Angeles 2019 devastata dalla seconda “Grande Guerra” in ordine cronologico riferito a quella del ’15-18.. la genetica ha fatto passi da gigante e Tyrell, uno scienziato e riuscito a riprodurre delle copie perfette di umani e animali chiamati: replicanti. Questi fecero una rivolta e di conseguenza per la legge diventarono “esseri” illegali che andavano distrutti. Ray McCoy, agente della sezione Blade Runner, ha l’incarico di indagare sulla morte di animali rarissimi sicuramente provocata da dei replicanti. All’inizio sembra un’indagine formale, ma proseguendo, la storia si intreccia in modo tangibile e introverso, con quella condotta da colleghi riguardo ad una rivolta su una colonia spaziale e un attacco ai dipendenti della Tyrell Corporation. Per chi ha visto il film sicuramente si aspetterà di vederlo riprodotto in chiave videoludica.. se inteso come ambientazioni e sonoro, allora si avvicina fedelmente,se lo intendiamo come film interattivo si è distanti anni luce.. lo schema ripropone esattamente come deve essere un’Ag: con il mouse si sposta il protagonista tra ambientazioni riprodotte fedelmente e mai statiche; tutto si “muove” rendendo attiva ogni scena.
Si nota chiaramente lo sforzo fatto dagli sviluppatori nel rendere tutto il più verosimile al film riguardo alle ambientazioni, ma per i protagonisti, anche se si avvicinano di molto agli originali, hanno quel senso di distacco che li estranea dal gioco e la mancanza dei lineamenti di Harrison Ford ha un certo peso negativo. Si parte sempre dal presupposto che i personaggi, o alcuni, in qualche modo debbano rispecchiare gli attori veri per non far sentire troppo il distacco dal film al gioco; in qualche caso questo è possibile e in altri no per ovvie ragioni. I dialoghi sono abbastanza ben recitati, ma abbastanza nella norma per quanto riguarda la stesura e si sente la mancanza della voce fuori campo come nel film. Nessun primo piano dei personaggi durante i dialoghi ma tutto a schermata fissa e l’unico movimento della telecamera è duranti gli spostamenti tra una schermata e l’altra. Le musiche sono maestose e tratte dal film come la voce di Harisson Ford per interpretare Ray. Gli effetti sonori sono la perfezione in assoluto coinvolgendo appieno il giocatore.
La bella e intrinseca trama di Blade Runner non è per nulla lineare e variabile ad ogni partita, già all’inizio del gioco alcuni fattori sono stabiliti: quali sono i personaggi “replicanti” e quali umani. Altri fattori sono “stabiliti” dal giocatore in base a come si muoverà: investigare in certe direzioni invece che in altre, decidere se uccidere alcuni replicanti o lasciarli in vita.. in base a queste scelte il gioco avrà delle variazioni dando la possibilità di rigiocarlo almeno per altre 2-3 volte. L’avventura non cambierà di molto ad ogni nuova partita perché alla fine qualsiasi strada scelta porterà per forza di cose a congiungersi nel filone principale e le uniche variazioni saranno i dialoghi, alcune situazioni e personaggi. Il fatto è interessante per il semplice fatto che giocandolo diverse volte, non si ha l’impressione di un gioco “già visto” anche se l’atmosfera rimane identica. Blade Runner è in tempo reale, quindi per fare una certa azione bisogna attendere che succeda qualcosa in una locazione, oppure ritornare in seguito nella locazione stessa. Insomma un bel miscuglio che a prima lettura può sembrare complesso ma che in realtà corre liscio, e una volta capito il meccanismo, sicuramente potrà essere positiva come innovazione. Non crediate di poter ricaricare una partita per evolvere poi il proseguo dell’avventura in modo diverso, sarà possibile solo se salverete in un punto cruciale ed è difficile capire quale, quindi conviene sempre iniziare una nuova partita e scegliere strade diverse per avere un gioco “diverso”. Non ci sarà inventario ma uno strumento chiamato: KIA per contenere gli indizi trovati. Con l’ESPER si potranno analizzare foto e dialoghi ed essere indirizzati sulla pista giusta. Quindi gli enigmi sono unicamente analizzare e dialogare.. importanti i dialoghi che in base a quelli scelti porteranno in differenti direzioni con un’inevitabile variazione del gioco.
Blade Runner è una bella avventura, bella atmosfera e una trama ben congeniata con molte variazioni. Paradossalmente sarà sicuramente apprezzata da chi non ha visto il film, in quanto avrà davanti un gioco da scoprire senza fare nessun paragone. L’ideale sarebbe un giocatore entusiasta del film ma senza pretendere di vedere, sentire e provare le stese emozioni della versione videoludica: prenderlo semplicemente come un gioco. Blade Runner ha indubbiamente molti pregi e alcuni difetti..credo sia plausibile come tutti i giochi, ma il pregio più grande è la grande immersività e atmosfera che immergeranno il giocatore fino alla fine.. solo una? Ci sono ben 13 finali tutti da scoprire.. non è poco!
Da fare
Voto: 85/100