..e venne la Deck 13 con Ankh nel 2006, portando finalmente, dopo parecchio tempo, una ventata di comicità nelle avventure grafiche. Sull’onda del buon successo si ripropose un anno dopo con “Ank – Il cuore di Osiride”, che riprendeva le orme del primo. Non paga di tutto questo pensarono (per fortuna) anche ai possessori di Nintendo DS, sviluppando “Ankh – La maledizione del Re Scarabeo” nel 2008 distribuito dalla Kock Media, che si è presa in carico anche questo fiammante “Ankh – La battaglia degli Dei”. Devo per forza di cose ripetere cose già dette per altri giochi: le saghe più famose ormai sappiamo quali sono e bisognerebbe aprire una discussione per definirne il termine, ma credo di poter affermare, a mio parere, che anche la serie di Ankh può essere definita una “saga” a tutti gli effetti. In fin dei conti siamo al quarto episodio, (tenendo conto della versione NDS) e un buon segno, se vogliamo, anche indelebile, l’ha lasciato. Il nostro Assil è un ragazzino molto sveglio e sempre in cerca di guai e per chi ha giocato i precedenti episodi, sicuramente ricorderà che se li tira addosso come una calamita. Dopo aver recuperato l’Ankh e averlo protetto, questa volta Assil, con l’aiuto della sua ormai immancabile compagna Thara, dovrà evitare un altro disastro: salvare il mondo dall’imminente scontro tra gli Dei che se ne vogliono impossessare. Il viaggio che i nostri due eroi dovranno compiere sarà improntato su Luxor, la città del gioco d’azzardo (niente male direi come nuova ambientazione!!!).
Le varie vicissitudini porteranno Assil ad essere catapultato in un “limbo” che separa la città del Nord, la città degli Inca e la sezione Egizia dove, solamente in quest’ultima, sarà al cospetto degli Dei che lo faranno partecipare alla competizione con Seth… e perché mai questa competizione? Per saperlo bisogna tornare indietro nel tempo, quando Osiride e Seth si scontrarono per ottenere la supremazia del mondo intero. Ora, dopo mille anni, è giunto il momento di un nuovo scontro tra Dei e l’avversario di Seth dovrà essere Assil in quanto custode dell’Ankh, che in questo episodio prenderà vita essendo in esso imprigionato illegittimamente un Dio. Non proseguo oltre con la trama per non togliervi il gusto di scoprirla, ma aggiungo che durante l’avventura Assil rincontrerà…….
Rispetto ai precedenti episodi, la grafica non è variata di molto, ma ciò che rende particolare e originale questa nuova avventura sono le nuove locazioni, quindi niente più mercato, deserto..ecc.. indubbiamente una buona variazione di ambientazioni, sempre ben colorate con l’aggiunta di piccoli effetti speciali e in particolare riferimento al casinò, dove si potranno ammirare giochi di luce, getti d’acqua dalle fontane…. Potrebbero sembrare dei particolari insignificanti, invece ne risaltano le coreografie sceniche. Anche i personaggi non hanno subito particolari modifiche e rispecchiano fedelmente quelli già visti nei precedenti episodi. Sono presenti numerosi filmati sia tra un capitolo e l’altro che per caratterizzare alcune azioni particolari; sono molto fluidi e piacevoli a vedersi. Le musiche di sottofondo sono molto “soft” senza disturbare l’andamento del gioco, orecchiabili e in sintonia con l’ambiente in cui si svolge l’azione. Il parlato è in inglese con voci adeguate e con sottotitoli in italiano ben tradotti. Il cursore standard è di forma triangolare che varia il suo aspetto in base all’azione possibile: un occhio per esaminare, una persona chinata per prendere, due persone per parlare, un ingranaggio per interagire, una chiave per aprire, un documento per leggere, delle posate per mangiare e delle onde per nuotare (riferito solo a Thara). L’inventario si trova nella parte superiore dello schermo in cui saranno contenuti gli oggetti raccolti, potranno essere uniti tra di loro per formarne un altro per poi usarlo semplicemente selezionandolo col tasto destro e allo stesso modo sulla zona interessata.
Ogni oggetto nell’inventario può essere analizzato con il tasto sinistro in modo da capire eventualmente quale potrebbe essere il suo uso. Con il tasto “Esc” si attivano le opzioni di gioco in cui troviamo quelle classiche riferite a nuova partita, continua partita, carica partita… Vi sono altre impostazioni per modificare l’aspetto del gioco come la luminosità, la risoluzione schermo, il livello dettaglio, gli effetti, il volume della musica e se attivare / disattivare inventario e sottotitoli. Oltre tutto questo vi sono alcune funzioni speciali e iniziamo dal tasto “Tab” che permette di visualizzare l’elenco degli obbiettivi, il tasto “Invio” per mostrare / nascondere l’inventario, la “barra spaziatrice” per saltare le sequenze video e il tasto “X” per evidenziare gli oggetti con cui si può interagire e verranno mostrati dal simbolo “!”. Una funzione già presente ormai in molti giochi facilitando l’esplorazione degli ambienti… inevitabilmente accorciandone la longevità. Quello che purtroppo mancano sono gli enigmi e tutto il gioco sarà improntato all’uso degli oggetti, quindi si tratterà solo di risolvere situazioni utilizzandoli. In alcuni casi i dialoghi avranno la loro importanza, perché in base alla risposta scelta si potrà proseguire o rimanere in fase di stallo; nulla di preoccupante perché c’è sempre la possibilità di riprovare fino a dare la risposta corretta.
Ankh – La battaglia degli Dei è indubbiamente un buon titolo, molto simile ai precedenti in tutti i sensi, con la sua bella grafica colorata, le musiche adatte e mai fastidiose, la sua buona dose di comicità e a volte di demenzialità. Scarseggia in enigmi ma è piena di situazioni da risolvere e alcune volte abbastanza ostiche. Una buona longevità che si assesta intorno alle 8/10 ore regalandoci dei momenti di divertimento.
Voto: 75/100
Si ringrazia la Koch Media per l'invio del gioco.
ed è un vero peccato!!! Forza ragazzi/e!!! 
