Prodotto e sviluppato da Cryo Interactive, Atlantis 3: il nuovo mondo, è il terzo capitolo della saga Atlantis. L’anno di produzione del gioco e’ il 2003. Nell’avventura ci troviamo pero' piu’ avanti nel tempo, precisamente nell’anno 2020, in un deserto algerino nelle vicinanze della localita' di Hoggar. La nostra protagonista sta guidando il suo fuoristrada, quando ha un incidente e si ribalta con la macchina. Per fortuna nei pressi c’è un tuareg che la soccorre. Quando lei ,che era svenuta, si risveglia, l'uomo le dice che è stata fortunata che lui si trovasse li. Gli spiega che era li’ di passaggio, perche’ doveva riprendere possesso di un pozzo che dei banditi gli hanno sequestrato e adesso controllano armati. Dal canto suo lei gli dice di essere un’egittologa e che sta cercando reperti che possano provare l’esistenza di Atlantide. Fino a qui abbiamo seguito tutto in un filmato di introduzione, ed e’ da questo punto che iniziera’ la nostra vera avventura. Un’avventura ben ricca di emozioni e mistero. Come detto in precedenza, nel gioco impersoniamo una giovane egittologa, che per andare alla scoperta di reperti archeologici, va incontro a tante avventure e…pure disavventure. Dopo aver finito di parlare col tuareg , si mettera’ a girovagare nei dintorni del pozzo di cui parlava per l'appunto l'uomo che le ha salvato la vita, fino ad arrivare in una caverna. Qui vedremo partire un altro filmato in cui la nostra eroina fara' un brutto incontro. Infatti si imbattera’ nel capo dei banditi che si sono appropriati del pozzo, il quale gli mostra un misterioso Teschio di cristallo e gli dice che vuole che sia proprio lei a scoprire il mistero che si cela in esso e che se lei non sara’ disposta a farlo, lui ucciderà il tuareg che è nel frattempo caduto suo prigioniero. Potrebbe rifiutare una simile proposta? Ovvio che no! Appena la nostra eroina prende il teschio in mano, viene pero' sbalzata in un’altra dimensione (quindi il teschio in realta’ è una specie di tele trasportatore, anche se il vero segreto dell’artefatto lo scopriremo andando avanti nel gioco e ci sarà svelato da due vecchi saggi.)
Ci ritroveremo cosi’ nell’antico Egitto, in una stanza con al centro un sarcofago, il quale una volta che verra’ aperto ci rivelera’ la presenza di una mummia al suo interno. A questo punto faremo una chiacchierata con questa mummia , che ci dirà che è la nostra “ psicopompa” ( una specie di spirito guida ) e che ci aiuterà durante le nostre incursioni nelle varie locazioni dell’Egitto, dove non mancheranno tanti enigmi da risolvere. Tipo quello della ricostruzione della storia dell’antico Egitto: si tratta di una specie di puzzle, sito su una parete nel tempio di Iside, pieno di disegni e scritture che mosse in modo corretto avranno un senso logico. Come già detto cambieremo molte locazioni e in un’altra, il Tempio delle Piume, avremo un altro enigma da risolvere: dovremo pesare delle piume e scegliere la più pesante, per poi usarla insieme con l’Ankh (altro oggetto da trovare in altra locazione) nel tempio del gran sacerdote, per far rivivere il faraone. Insomma, gli enigmi sono abbastanza vari, anche se non originalissimi. Oltre che in Egitto, avremo modo di poter andare in altri luoghi, uno di questi sara’ una locazione “fantastica” (una sorta di dimensione parallela ) in cui ci ritroveremo a dialogare con un delfino parlante, ci capitera’ pure di ritrovarci anche in una landa desolata e potremo vedere un mammuth (come in Syberia ) e tante altri posti particolari ancora. Possiamo dire che, la fantasia non e’ certo mancata ai programmatori. Man mano che si prosegue nel gioco, se abbiamo fatto tutto correttamente visiteremo tanti altri posti e cambieremo spesso locazioni trovando sempre nuovi scenari belli e spettacolari. Vi confesso che, sebbene avessi gia’ giocato un po’ di tempo fa a questo gioco, non mi sono annoiata nel rigiocarlo, in quanto mi ritrovavo sempre in posti diversi ma comunque ricchi di fascino e mistero. Mi è piaciuto calarmi nei panni di questa eroina temeraria e impavida, sempre pronta a tutto pur di riuscire nel suo intento e anche curiosa di scoprire tutto sul magico Teschio di Cristallo. Ma anche pronta a salvare il tuareg che l’aveva soccorsa... Atlantis 3 e’ un’avventura in prima persona e la grafica di questo gioco è in 3d con rotazione dello schermo a 360°. L'accostamento con un episodio di Myst calza a pennello!
Il personaggio principale è la nostra egittologa, che è stata riprodotta in maniera molto somigliante all’attrice Chiara Mastroianni, colei che gli dà anche la voce. La nostra eroina sembra vera , tanto è stata “disegnata” bene, e oltre ad essere perfetta nelle proporzioni del corpo, ha un labiale molto sincrono alla voce che sentiamo. Anche gli altri personaggi secondari sono stati riprodotti bene e anche il loro labiale è perfettamente sincrono, una cosa che non succede spesso. Le locazioni sono state realizzate quasi perfettamente, sembrano reali e sono piene di particolari. I colori scelti per ogni locazione, a mio avviso, sono pure perfetti. Tutto questo è ancor più da lodare se si tiene conto che gli scenari sono molteplici, eppure nonostante cio’ nessuno è stato trascurato, anzi... Durante il gioco si vedranno anche dei filmati di intermezzo di ottima qualità, dove sembrera’ di assistere a un vero e proprio film. Direi che tutti i ragazzi di Cryo, nella realizzazione di Atlantis III, si sono dati un gran da fare per rendere quest’avventura grafica “quasi” perfetta dal punto di vista visivo, e a mio parere ci sono riusciti. Per quanto riguarda il sonoro comincio col dirvi che il parlato è tutto rigorosamente in italiano. Sono comunque presenti anche i sottotitoli in italiano, per chi volesse usufruirne. Le voci sono abbastanza buone e come ho già detto la voce della nostra eroina è di Chiara Mastroianni, mentre quella del cattivo è di Marco Balzarotti, il tuareg è invece Antonio Paiola che recita anche la voce del mago e dell’anziano. Ci sono tanti altri doppiatori per i vari personaggi, che non sto ad elencarvi in quanto secondari: in sostanza cio’ che ci importa e’ che il doppiaggio non mostra pecche o incertezze! Le musiche del gioco sono state scritte da David Rhodes, sono molto belle e adeguate all’azione del momento. Ma non c’e’ solo la musica in un gioco, anche gli altri rumori ed effetti sonori sono ben realizzati. Insomma un elogio puo’ essere fatto anche per il comparto sonoro di Atlantis 3. Passiamo all’interfaccia: il gioco si gestisce interamente col mouse. Si accede all’inventario cliccandone il pulsante dx del topo.
Il cursore assume una diversa forma a seconda dell’azione che va’ intrapresa: per prendere gli oggetti il puntatore si trasforma in una specie di vortice, quando invece li devi usare diventerà come due semi cerchi che girano, mentre invece quando devi andare in qualche posto qualsiasi il puntatore diventa a forma di punta di freccia. Per salvare una partita o uscire dal gioco bisogna usare il tasto Esc del pc , spunterà quindi un Menu’ e andando col mouse nelle varie opzioni presenti si capirà come salvare una partita o come uscire dal gioco. Per usare gli oggetti dell’inventario bisogna aprirlo col tasto dx, ma non si richiudera’ automaticamente, quindi dovrete cliccare di nuovo sul tasto dx del mouse. Come in una classica avventura grafica tutto il gioco si esegue col tasto sx del mouse. Come vedete nulla di complicato, nemmeno per un avventuriero alle prime armi. Gli enigmi di Atlantis 3 mi sono sembrati un po’ complicati sin dall'inizio, ma non ostici al punto da scervellarsi. Basta armarsi di pazienza e si riesce nella maggior parte dei casi a risolverli. Alcuni si risolvono collocando degli oggetti al loro posto giusto, altri tramite ricostruzioni, come quello della storia dell’antico Egitto, che vi farà penare un poco, ma poco davvero, non spaventatevi, perche’ basterà guardare bene. Mi è piaciuto anche quello delle piume, che al contrario è elementare. O quello dei lupi, o l’altro ancora della caccia. Insomma gli enigmi sono tanti, ma tutti risolvibili abbastanza "logicamente"..ma non mi sbilancio oltre, altrimenti vi rovino la sorpresa. Vi divertirete nella risoluzione anche di tutti gli altri enigmi, attinenti comunque all’avventura grafica stessa.
In considerazione a tutto quello che ho scritto, mi sembra palese che il mio giudizio sia favorevole in ogni senso. E’ un’avventura da inserire nella vostra collezione, un gioco da fare per gli amanti delle Ag stesse, un gioco da fare per chi ha già giocato i primi due. Vi consiglio di prenderla perché è un’avventura ricca di tutto. Bella nella grafica, bella nei filmati, bella nel sonoro e nel parlato e bella nella trama. Cosa volete di più?
By Mammapina
Voto: 80 %
una rece dettagliatissima
ma questo è il mio modestissimo parere 
