Le avventure del nostro maghetto iniziarono nel lontano ’93 ad opera dell’
Adventure Soft. Erano gli anni di splendore per le avventure grafiche e mensilmente uscivano Ag di tutto rispetto e si andava delineando il filone demenziale. Impossibile non citare il primo
Monkey Island del ’91 e nel ’92 il seguito. In qualche modo Simon riuscì ad avere un posticino nel nostro cuore con il primo episodio, anche se sicuramente non all’altezza dei titoli prima citati. Nessuna innovazione di gameplay o di grafica, ma sicuramente un forte carisma personale del personaggio che in qualche modo ha colpito. Nel ’95 uscì Simon 2 che riprendeva le orme del primo e tutti oramai aspettavano il terzo che arrivò con profonda delusione..meglio dimenticarlo. A distanza di anni ecco che viene proposto il quarto episodio della saga con la titubanza lecita di trovarsi di nuovo davanti ad un fallimento, per saperlo non rimane che continuare a leggere. Dopo un litigio con il fratello per il telecomando, Simon viene messo KO e in “sogno” gli appare l’amica Alix che lo mette al corrente della situazione del mondo magico, dove vi è ogni sorta di problema. Non se lo fa ripetere due volte e si catapulta nel mondo magico per vedere cosa sta succedendo; non ci mette molto a rendersi conto che qualcuno si è fatto passare per lui combinando guai a più non posso e deve mettersi all’opera. Dal punto di vista della trama siamo decisamente alla più scarna possibile e dal quarto episodio della serie forse ci sia aspettava qualcosa di diverso, invece decisamente il minimo indispensabile. Per fortuna che in qualche modo la banalità della trama viene sopperita da una grafica decisamente all’altezza, non a massimi livelli ma piacevole. I fondali sono in 2D, disegnati con cura e ben colorati.. non certo con una gran nitidezza ma l’occhio ne rimane appagato e contando che non sono statici ma attivi: animali in movimento, acqua..e tante altre cose. I personaggi sono in 3D molto bene ottimizzati e si noterà sicuramente nei primi piani; da lontano invece si nota un non perfetto amalgama con l’ambiente circostante, notando chiaramente come siano due cose diverse.. non dovrebbe essere così. La colonna sonora è ottima con tutte le sfaccettature d’obbligo, sia nelle musiche di fondo allegre che negli effetti sonori. Negativo invece il doppiaggio che denota molte lacune..peccato!
Dopo l’esperienza del precedente episodio, per fortuna è stato deciso di ritornare al classico punta e clicca tradizionale, dove con il tasto sinistro di confermeranno le azioni scelte con il tasto destro. L’inventario a comparsa è posizionato in fondo allo schermo dove saranno riposti gli oggetti e..udite udite.. ne potrà contenere un numero altissimo, almeno una trentina.. potranno essere combinati tra loro e usarli dove serve. Proseguendo nel gioco si potrà avere a disposizione una mappa per andare nel luogo prescelto in tutta comodità e senza sorbirsi lunghe camminate. Nella schermata del menù vi saranno le classiche opzioni più i soliti settaggi, ma in più vi è una specie di giornale dove si potranno vedere i progressi fatti o da completare. Un’altra opzione è presente ma ne parlerò tra poco. Quindi riassumendo, l’interfaccia e l’inventario sono ritornati allo stampo classico tipico delle vecchie avventure, non poteva essere diversamente se non si voleva avere un “flop” di Sorcerer 3.. Passiamo al lato enigmi che in ogni Ag che si rispetti dovrebbe essere uno dei fulcri dei giochi.. in Simon 4 sono stati ben congegnati: difficoltà crescente e ben calibrata, nulla di impossibile o quasi, ma usando la logica e perché no..a volte un po’ di fortuna, si potrà arrivare alla conclusione. La maggior parte consiste nel trovare oggetti e combinarli tra di loro; da tenere presente che molte volte non troverete subito ciò che vi serve, ma dovrete ritornare in locazioni già visitate per cercarli e alcuni sono ben mimetizzati. Se qualcuno si sta già strappando i capelli pensando di non riuscire a risolverli, tranquillizzo subito dicendo che i programmatori hanno inserito un’opzione, già presente in altri giochi, che personalmente non condivido: nella schermata del menù è presente un opzione che permette di ricevere aiuti in caso di situazione di stallo… una in modo grafico e l’altra in modo testo. Nel sistema grafico saranno evidenziati tutti gli oggetti presenti nella schermata, evitando così frustanti ricerche su ogni pixel di cosa ci serve e dove interagire. Il secondo sulla base di suggerimenti mediante tre bacchette magiche, ognuna un livello di aiuto, che diranno cosa fare. Ripeto che non d’accordo su queste tipologie di gioco, è pur vero che può andar bene per i neofiti e non solo, ma è pur vero che ne mina la longevità. Vogliamo togliere il gusto di scandagliare ogni cm dello schermo come si faceva una volta?
Siamo alle conclusioni abbastanza positive. Sinceramente ci si aspettava di più da questo titolo visto che si è al quarto capitolo della serie. Non entusiasma sicuramente ma neanche delude, un insieme abbastanza valido a parte la trama ristretta al minimo indispensabile e al doppiaggio sicuramente non dei più felici. Il resto è nella media e forse poteva essere nella fascia medio-alta per via dell’ottimo crescendo degli enigmi… ma l’aiuto incorporato che in pratica non da la possibilità di bloccarsi in nessun modo, fa scendere il livello di qualità. Nonostante tutto un buon gioco che terrà impegnati ( aiuti a parte) per una buona quindicina di ore e forse di più..
Da non trascurare.
Voto:
75/100
Soluzione
Savegame
Pur avendo il primo e secondo capitolo,non li ho mai giocati,non è il genere che prediligo.Però chissà 
Hai proprio ragione mami 
x l'ottima rece 
