Saremo nei panni di Lucy, una bambina del villaggio che a un certo punto deciderà di sfidare la foresta e le proprie paure pur di riabbracciare sua madre. Ma andiamo con ordine: la storia non è certo originale, tant’è appare interessante per i risvolti psicologici che lascia intravedere. Non sembra trattarsi di semplici timori infantili, la paura è anche degli adulti che a differenza dei bambini qualcosa sanno (se non tutto), ma non dicono. Le premesse sono intriganti e per buona parte dell’avventura la storia si dipana con un suo ritmo e sembra promettere importanti rivelazioni, che poi però non arrivano. Anzi, a un certo punto il tutto sembra scivolare nella confusione fino ad un finale incredibilmente tirato via, senza spiegazioni o chiarimenti. La storia insomma, promette ma non mantiene.
Come detto il gameplay è di tipo classico, con la particolarità di dover trovare delle note musicali (quindi attenzione a tutto ciò che può emettere un suono) che a un certo punto porteranno a delle melodie e Lucy, in certe circostanze, potrà cantarle. È un aspetto determinante del gioco: nei rapporti con gli altri personaggi, con le piante e anche con certi oggetti, le melodie porteranno a dei minigiochi che una volta risolti ricuciranno vecchie ferite, porteranno a galla antichi ricordi o addirittura modificheranno l’ambiente con una sorta di “viaggio” nel tempo. Sono forse l’unico aspetto dove si può trovare qualche problema, almeno all’inizio: i minigiochi aumentano di difficoltà con l’avanzare dell’avventura, ma in un apparente paradosso la vera sfida è nei primi perché una volta compreso come funzionano, si va avanti rapidamente.
E da qui arriviamo al comparto enigmi: corposo e volendo anche vario, ma certo non impegnativo. Il videogiocatore medio che approccia Children of Silentown perché decide di cimentarsi con un punta e clicca sarà sicuramente soddisfatto, ma un avventuriero è abituato a ben altro. Insomma, si va avanti veloci e questo inevitabilmente incide anche sulla longevità che (ben) difficilmente supererà le dieci ore. Se si incontrano difficoltà, altrimenti si resterà tranquillamente sotto. Ci sono anche aspetti positivi naturalmente, direi anzi estremamente positivi: grafica e sonoro mi hanno davvero colpito. La grafica, disegnata a mano, è davvero molto bella e sembra realizzata ad hoc per sottolineare il substrato d’ansia e di paura che attanaglia il villaggio.
In conclusione: la scarsa longevità, enigmi troppo semplici e una storia che sembra arenarsi, non possono che abbassare il voto finale. Ed è un vero peccato perché Children of Silentown è un prodotto ben scritto, con una direzione artistica precisa e raffinata, aspetti che avrebbero potuto consegnarci un piccolo gioiellino, ma purtroppo non è stato così. Comunque i ragazzi della Elf Games hanno dimostrato di avere qualità, possiamo quindi sperare che in futuro riescano ad esprimere appieno le loro potenzialità.
Poteva essere una gran bella avventura, invece è solo carina.
Voto finale (con qualche punto di incoraggiamento): 74/100
REQUISITI DI SISTEMA
MINIMI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Microsoft® Windows® 7/8/10
Processore: SSE2 instruction set support
Memoria: 2 GB di RAM
Scheda video: Any Graphics card with DX10 (shader model 4.0)
DirectX: Versione 10
Memoria: 7 GB di spazio disponibile
CONSIGLIATI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Microsoft® Windows® 7/8/10
Processore: 2.4 Ghz Processor with SSE2 instruction set support
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: Any Graphics card with DX10 (shader model 4.0)
DirectX: Versione 10
Memoria: 7 GB di spazio disponibile