Return To Zork (RECENSIONE)

Le Recensioni delle Avventure Grafiche per PC.
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Revan81
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Return To Zork (RECENSIONE)

Messaggio da Revan81 »

Immagine Seguito della celebre saga di avventure testuali di Infocom, Return to Zork è stato il primo episodio della serie ad aver abbandonato la vecchia interfaccia testuale a favore di una più moderna e comoda struttura da punta e clicca, in cui l’interazione con l’universo di gioco è gestita completamente attraverso l’utilizzo del mouse. Quello di Zork è uno degli universi più longevi ed affascinanti tra quelli creati per Personal Computer. Ispirato in buona parte ai primi giochi di ruolo cartacei ed in particolare al celebre Dungeons & Dragons, il mondo di Zork ha saputo creare negli anni una schiera di fans fedele e affezionata che gli ha permesso di evolversi ed espandersi fino a giungere alla sua ultima incarnazione: l’esperimento Legends of Zork, un MMO persistente e gratuito che ha permesso a milioni di giocatori (fino alla sua chiusura), di vivere le proprie avventure in quel fantastico regno che tutti abbiamo imparato a conoscere ed amare nel corso degli ultimi trent’anni.
Immagine Collocato temporalmente molti secoli dopo la trilogia originale, in Return to Zork impersoneremo il fortunato vincitore di una lotteria che ha ricevuto come premio una splendida vacanza “tutto incluso” nell’affascinante Valley of the Sparrows, situata nelle terre di Zork. Neanche il tempo di goderci l’arrivo a destinazione e la nostra fantastica vacanza premio si trasformerà in una vera e propria odissea per tentare di scoprire quali forze misteriose si sono abbattute sulla valle, trasformata in poco tempo (come avremo modo di vedere), in un arido deserto. La trama di questo episodio di Zork unisce in maniera perfetta toni epici a situazioni a tratti assolutamente demenziali ed irriverenti, riuscendo a realizzare un mix unico ed originale.
Cosa dobbiamo aspettarci da Return to Zork? Il titolo Activision non è semplice, dobbiamo ammetterlo, ma non si attesta certo sulla difficoltà che possiamo trovare in titoli come Myst (rispetto al quale Zork precedette la pubblicazione di qualche mese). Gli enigmi sono ben calibrati ma la possibilità di interagire in maniera differente con tutti gli oggetti di gioco (possibilità di lanciarli, distruggerli, lanciare incantesimi, ecc…) potrebbe spiazzare i giocatori alle prime armi e rendere il titolo “non completabile” qualora distruggessimo oggetti importanti ai fini della trama.
Immagine A supporto dei giocatori oltre all’inventario e all’interfaccia multifunzione, potremmo disporre di una macchina fotografica con la quale “immortalare” luoghi e situazioni importanti, un registratore per riascoltare le conversazioni con gli altri PNG ed una comoda “mappa del mondo” che si aggiornerà appena avremo ottenuto nuovi indizi e accesso a nuove locazioni. Come da tradizione della serie, anche in questo episodio il giocatore incauto potrà morire, soprattutto se commetterà degli errori o delle azioni avventate; consigliabile quindi, per tutti i giocatori inesperti, salvare spesso la partita ed agire con molta acutezza specie se non si vuole rischiare di ripetere intere sessioni di gioco per una semplice disattenzione o noncuranza.
Fondendo insieme sequenze in computer grafica, la tecnica del “Blue Screen” e sequenze con attori in carne ed ossa, Return to Zork presenta uno stile grafico del tutto particolare, considerato all’avanguardia per gli standard dell’epoca, e di sicuro impatto ancora oggi a quasi vent’anni di distanza.
Immagine A differenza di Myst, il titolo Activision può contare inoltre su un nutrito cast di personaggi, alcuni interpretati da attori anche molto conosciuti che impersonano i personaggi secondari presenti nel gioco e che fungeranno da supporto o da avversari nel corso della nostra avventura.
Tra i più famosi citiamo Robyn Lively apparsa nella serie Twin Peaks che impersona “La Fata”, Jason Hervey di The Wonder Years che nel titolo presta le sue sembianze al “Re dei Troll”, Sam J. Jones dal film del 1980 Flash Gordon nel ruolo de “Il cieco Bowman” e A.J. Langer della serie My So-Called Life nel ruolo della bella esploratrice di Zork, Rebecca Snoot, che incrocierà la nostra strada in più di un’ occasione.
Come consuetudine il titolo è disponibile in digital delivery sul sito di Good Old Games, dove è possibile acquistarlo già ottimizzato e funzionante senza problemi sui più recenti sistemi operativi ed arricchito da imperdibili contenuti bonus.
Return to Zork è un’altro di quei titoli ormai entrati di diritto nella leggenda dei giochi d’avventura:
coinvolgente, divertente e capace di suscitare un pizzico di nostalgia in tutti i giocatori che lo riscopriranno dopo così tanti anni dalla sua uscita; un’occasione unica per fare un salto nel passato e riscoprire un genere per tutti quelli che entreranno come bambini, per la prima volta, nel meraviglioso universo di Zork.
Un vero classico!
Voto: 90/100
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davidwilding
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Re: RECENSIONE: Return To Zork

Messaggio da davidwilding »

Grazie della recensione Revan,è un titolo da avere negli scaffali e sognare cosi il vero sapore delle avventure punta e clicca,spesso lontano nelle avventure che escono di recente :roll: :roll: :dotto)
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Electranovembre
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Re: RECENSIONE: Return To Zork

Messaggio da Electranovembre »

Anche se è un classico non ho mai giocato quest'avventura... mi sa tanto che devo recuperare e mi auto :cry: per non averlo fatto prima....

complimenti per l'ottima recensione :mrviolet:
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Dott JEKILL e Mr HYDE
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Re: RECENSIONE: Return To Zork

Messaggio da Dott JEKILL e Mr HYDE »

Bella recensione Revan...
Io ho fatto l'esperienza di questo titolo qualche secolo addietro (alla sua uscita)..
E posso dire che mi è stato quasi impossibile portarlo a termine ..se non tramite la video soluzione..
Comunque si arrivarne al finale ,date le difficoltà e complicanze disseminate x tutto il percorso è una fonte di soddisfazione mista a grande prestigio x chiunque se ne possa in seguito vantare.
HYDE :twisted:
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