Qualcuno penserà ad un gioco pauroso..non è così.. I vampiri sono stati aggiunti probabilmente per rimanere nel tema e anche senza di loro, la trama non ne avrebbe risentito. La suspence è presente sicuramente, ma questo episodio non è stato concepito per stile “horror”, ma su di una base storico-culturale religioso. Una trama del genere è supportata da una grafica completamente in 3D, dai personaggi ai fondali.. naturalmente la differenza è lampante: nei fondali 2D si ha una maggiore maestosità e cura dei dettagli con sfondi disegnati a mano e poi prenderizzati, nel 3D si ha una sensazione di realtà e di immediatezza ma una minore cura del dettaglio.. non dimentichiamo che stiamo parlando della fine degli anni ’90, quindi la tecnologia a riguardo non era ancora affermata come oggi. Osservandola con gli occhi di oggi si nota chiaramente che la definizione non è di alti livelli, ma al tempo era un’innovazione con una scelta coraggiosa e azzeccata da parte della Sierra. Piccolo appunto negativo per gli esterni che sono abbastanza spogli e un appunto positivo per gli interni ricchi di particolari.
I precedenti episodi avevano colpito sicuramente anche per le colonne sonore e questo terzo episodio ne ricalca le orme. Sono riprese alcune musiche dei precedenti episodi e aggiunte di nuove, sempre per mano di Robert Holmes, con delle musiche che coinvolgono totalmente e caratterizzano ogni momento del gioco, sia di suspence che di tranquillità. Doppiato interamente in italiano in maniera sublime con le voci dei personaggi a livello cinematografico con una nota di merito particolare: il parlato è lento e scandito in modo da far assaporare la gustosa trama. GK3 è in terza persona con il personaggio interamente gestito dal mouse con una buona innovazione: la gestione della telecamera. Sarà il giocatore il regista di tutta la situazione e potrà muoverla a piacimento: ruotare, zoomare, avvicinarsi..etc.. Rimane pur sempre un punta e clicca con le classiche icone per interagire. Il cursore di gioco si illumina quando è possibile compiere un’azione e premendo il tasto destro del mouse appariranno le icone: osserva, prendi, usa, parla..etc..
Ancora una volta la Jensen ha dato prova della sua abilità di scrittrice, mettendo il giocatore davanti ad una trama con il dubbio amletico se si tratti fantasia o realtà. Tutti gli avvenimenti saranno scanditi da un orologio e da quel momento si dovrà capire cosa sta accadendo di interessante, in caso di insuccesso non sorge alcun problema perché in un successivo momento si potrà riprendere in mano la situazione e non ne preclude l’avanzare nel gioco.. al massimo si potrà perdere del punteggio. Il gioco è diviso in "timeblocks", sezione di giornata di 3-4 ore dove si dovranno portare a termine determinate azioni per avanzare a quello successivo. La storia è lineare e questa scelta dei "timeblocks" si adatta perfettamente alla trama, coinvolgendo ancor di più il giocatore che dovrà vedersela con una serie di enigmi abbastanza difficili e una struttura abbastanza classica, riferito alla combinazione di vari oggetti ed al dialogo. Siamo nell’avventura standard dove i dialoghi hanno una particolare rilevanza per proseguire: parlare con tutti più volte fino ad esaurire gli argomenti, una tale dimenticanza può portare ad una fase di stallo.
GK3 è il gioco da avere assolutamente. La trama è splendida, enigmi egregi, atmosfera che avvolge interamente lasciando un velo di tristezza alla conclusione del gioco. Non è stato tralasciato nulla: intrigo, religione, mistero.. insomma una scelta azzeccata che fa di GK3 una colonna delle Ag degli ultimi anni.
Da trovare e comprare.
Voto: 90/100