RECENSIONE: AGE OF EMPIRES II: The Age of Kings

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Giuseppe
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RECENSIONE: AGE OF EMPIRES II: The Age of Kings

Messaggio da Giuseppe »

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Questo gioco fece la sua comparsa nel 1999 e come il suo predecessore è un gioco strategico che si svolge in tempo reale ed è ambientato nel Medioevo. E’ stato sviluppato dalla Ensemble Studios ed è stato pubblicato dalla Microsoft. Anche per the Age of King è stata prodotta un’espansione intitolata “The Conqueros”, di cui parlerò prossimamente. La struttura di base è rimasta identica a quella di Age of Empires, suddividendosi in varie epoche, partiamo infatti dal Primo Medioevo (con cui si concludeva il primo capitolo), fino al Rinascimento. Sono previste tre modalità di gioco:giocatore singolo, dove gli avversari sono controllati dal computer, le campagne e il multiplayer, che viene giocato in rete tramite la connessione internet. Dal momento che si comincia una partita il giocatore dovrà costruire la propria città, unendo al suo interno due differenti tipi di costruzioni: quelle civili e quelle militari. La manodopera più importante è costituita dai cittadini che possono essere uomini o donne, il cui compito è quello di procurarsi le principali risorse di sostentamento, costruire e riparare gliedifici. Le risorse di sostentamento principali sono: la legna, l’oro , le pietre e il cibo che possiamo procurarlo con sistemi differenti: con la caccia, l’agricoltura, la pesca, la raccolta e l’allevamento. Il gioco si suddivide in quattro epoche principali: l’alto medioevo, l’età feudale, l’età dei castelli e l’età imperiale. Il passaggio fra le varie epoche può avvenire in qualunque momento lo desidera il giocatore, ma bisogna tener presente che richiede una grande quantità di cibo e di oro; risulta fondamentale dal punto di vista strategico, decidere quando effettuare il passaggio. Inoltre bisogna tener presente che in ogni età ci sono dei cambiamenti nella tecnologia e nell’aspetto estetico delle costruzioni. Inizialmente avremo degli edifici alquanto primitivi, che col passare del tempo subiranno dei cambiamenti fino a diventare dei veri e propri palazzi grandiosi. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le differenze sostanziali fra le varie epoche:

-Nell’alto medioevo si possono costruire solo gli edifici di base e si può effettuare solo la raccolta, l’unica unità militare presente è il guerriero con la mazza.
-Nell’età feudale troviamo nuove costruzioni, fra cui il mercato, il fabbro, il muro e la torre utile per la difesa; si aggiungono nuove unità militari come gli esploratori a cavallo, i soldati che utilizzano armi a distanza, le prime navi da guerra chiamate galee e le navi da trasporto.
-Nell’età dei castelli, come possiamo intuire dal nome, viene costruito il castello, l’università (che porta alla conoscenza), i monasteri e i monaci. Dal punto di vista militare abbiamo le macchine d’assedio, la cavalleria e le unità che fanno parte ciascuna della propria civiltà.
-Nell’età imperiale si può costruire la meraviglia, mentre militarmente vengono introdotti i Trabucchi (intesi come armi usate negli assedi, oppure come strumenti usati nella pesca commerciale) e le armi da fuoco.

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Nelle partite che vengono giocate sia dal giocatore singolo che dai multiplayer in modalità standard ci sono tre tipologie di vittoria: eliminare tutti i nemici, costruire e difendere una meraviglia oppure possedere tutte le reliquie già presenti fin dall’inizio del gioco, che troviamo sparse per tutta la mappa. Nella mappa casuale è possibile scegliere unicamente lo stile generale, ad esempio se decidiamo di giocare con lo stile “foresta nera”, avremo presenti delle foreste intricate e dense, mentre se sceglieremo uno stile “mediterraneo” avremo sempre presente il mare centrale. La partita ha sempre inizio nell’età dell’alto medioevo e avremo a disposizione solo il centro città, tre cittadini ed un esploratore a cavallo. Comunque ci sono molte altre modalità di gioco, oltre alle campagne. Ad esempio nella modalità “regicidio” dove avremo a nostra disposizione, oltre a quanto appena detto, un Re ed un castello, poiché lo scopo è quello di distruggere tutti i re avversari. Oltre a creare gli scenari personalizzati, si può modificare l’intelligenza artificiale dei giocatori usati dal computer, tramite lo scripting, che consiste in un apposito linguaggio; se si accede ad internet si può recuperare parecchio materiale messo a disposizione dai fan di questo gioco. In Age of king possiamo scegliere fra 13 civiltà differenti: Britanni, Celti, Franchi, Goti, Teutoni, Vichinghi, Cinesi, Giapponesi, Mongoli, Bizantini, Persiani, Saraceni e Turchi. Ogni civiltà presenta delle caratteristiche proprie che le attribuiranno alcuni vantaggi e alcuni svantaggi, anche se la maggior parte degli edifici e delle unità sono identici per tutti, mentre i loro nomi possono differire a seconda della civiltà che si sta usando in quel momento. Si è cercato anche di mantenere le varie lingue che venivano parlate all’epoca e giocando sentirete pronunciare parole differenti per la stessa azione. Per una buona strategia è bene valutare alcune differenze sostanziali quando si procede alla scelta della civiltà: i Saraceni hanno i cammelli migliori, i Franchi hanno la linea dei cavalieri più forti, i Bizantini hanno gl’edifici più forti, i Persiani possiedono la tecnologia completa per quanto riguarda la cavalleria, infatti gli elefanti da guerra riescono a distruggere gli edifici in maniera eccellente, i Goti riescono a costruire la fanteria molto velocemente ed è poco costosa, i Vichinghi hanno una fanteria che guarisce molto lentamente, i Giapponesi quando attaccano con la fanteria sono molto veloci, i Teutoni con l’ausilio del cavaliere teutonico hanno una cavalleria molto potente, I Britanni hanno gli arcieri con una gittata più lunga, i Cinesi possiedono una tecnologia completa per quanto riguarda il tiro con l’arco, tant’è vero che tramite il Chu Ko Nu possono scoccare contemporaneamente più frecce anziché una sola, i Mongoli hanno i Mangudai, ossia gli arcieri a cavallo con una velocità di attacco superiore, i Celti possiedono una fanteria veloce e le armi d’assedio hanno una velocità d’attacco superiore e infine troviamo i Turchi che possiedono un’unità con la polvere da sparo più potente ed è costruita velocemente. In the Age of King abbiamo cinque campagne, che ripercorrono la vita di alcuni personaggi celebri del Medioevo: William Wallace, Giovanna D’Arco, Saladino, Gengis Khan e Barbarossa. Le campagne di ciascun personaggio, sono suddivise in capitoli scenari che ripercorrono un fatto, una battaglia o un aneddoto realmente accaduto, ma soltanto con Giovanna D’Arco e William Wallace, avremo la possibilità di usare proprio i due personaggi come fossero una specie di unità.
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Nelle campagne non partiremo da zero, ma inizialmente possediamo delle risorse, alcune unità e i palazzi, entrando subito nel vivo del gioco. Per quel che concerne le tecnologie, il metodo ed i costi per ottenerle sono identiche ad Age of Empires, anche se in questo capitolo ne avremo molte di più. Esse rivestiranno un ruolo fondamentale, poiché ogni tecnologia può rendere disponibile una nuova unità o un nuovo edificio, oppure può dare benefici a edifici o unità già presenti. Molto importante che lo sviluppo delle tecnologie e delle unità militari proceda di pari passo senza far avanzare una a discapito dell’altra, ciò costituirebbe un grave errore tattico. Nelle varie mappe notiamo la presenza delle reliquie, la cui conquista è molto importante, spesso ai fini di una vittoria. Queste possono essere prese solo dai monaci e portate nel monastero per generere oro, di conseguenza potere e ricchezza. Se vogliamo rubare quelle dei nostri avversari dovremo distruggere il monastero che le contiene, anche se prima di raderlo al suolo dobbiamo indebolirlo facendo in modo che la reliquia venga mandata all’esterno e presa da un nostro monaco che penserà a trasportarla presso il nostro monastero. Non bisogna dimenticare che i monaci sono deboli e nel momento stesso che trasportano una reliquia sono preda di attacchi nemici, per cui bisogna difenderli durante gli spostamenti. Elaborare una buona strategia di difesa oltre che di attacco è la base per la vittoria finale. In questo gioco rivestono grande importanza anche le meraviglie, ossia delle costruzioni molto imponenti che richiedono grandi risorse e molto tempo per poter essere costruite. Ricordiamo che in alcune partite l’obiettivo primario è mantenerle intatte, per cui bisogna difenderle sempre in modo che i nemici non possano distruggerle. Ogni civiltà ha una propria meraviglia, che corrisponde ad una costruzione che esiste nella realtà. I Britanni hanno la Cattedrale di Aquisgrana, i Celti la Rocca di Cashel, i Franchi la Cattedrale di Notre-Dame (Reims), i Teutoni la Chiesa abbaziale di Santa Maria Laach, i Goti il Mausoleo di Teodorico, i Vichinghi lo Stavkirke di Borgund, i Bizantini la Hagia Sophia, i Saraceni la Grande Moschea del Venerdì (Samarra), i Turchi la Moschea di Solimano, i Persiani il Taq-Kisra, i Cinesi il Tempio del cielo, i Giapponesi il Tōdai-ji e i Mongoli una grande tenda, dove organizzavano gl’incontri per amministrare l’Impero.
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Esistono due tipologie di edifici, quello civile e quello militare. Quelli civili sono: il centro città, la casa, la falegnameria, l’ area mineraria, il mulino, la fattoria, il porto, la trappola per i pesci, il fabbro, il mercato, il monastero, l’ università e la meraviglia. Quelli militari sono: gli alloggiamenti, l’area tiro con l'arco, la scuderia, il laboratorio d'assedio, l’avamposto, la cinta a palizzata, le mura, il cancello, la torre di osservazione, la torre con bombarda e il castello. Poi abbiamo le unità e di seguito riporto quelle di base, ma nel corso del gioco, attraverso la scoperta di nuove tecnologie, queste potranno fortificarsi e diventare più moderne: l’ abitante del villaggio, la milizia, il lanciere, l’arciere, la fanteria leggera, l’arciere a cavallo, il cannoniere, l’esploratore a cavallo, il cavaliere, il cammello, il mangano, l’ariete, la balestra, il bombarda, il trabucco, il monaco, il carro da carico, la nave da pesca, la nave da carico, la nave da trasporto, la galea, la nave incendiaria, la nave da demolizione, il galeone armato. Le unità neutrali che troviamo sparse per la mappa includono: pecore, lupi, cervi e cinghiali, le riconosciamo perché al collo hanno una specie di “collare” con un colore differente da quella dei nostri animali e da quella delle unità nemiche presenti. Tutti questi animali sono fonti di cibo ad esclusione dei lupi che attaccano i cittadini appena entrano nel loro campo visivo. Per quel che riguarda gli edifici civili, militari e le unità sopra descritte, sono comuni a tutte le civiltà, mentre abbiamo le cosiddette unità correlate che differiscono da una civiltà all’altra: i Britanni hanno l’ arciere ad arco lungo, i Celti il predone del guado, i Franchi il lanciatore d'ascia, i Teutoni il cavaliere teutonico, i Goti l’ huskarl, i Vichinghi:i berserker e i barcaccia, i Bizantini il catafratto, i Saraceni i mamelucchi, i Turchii giannizzeri , i Persiani l’elefante da guerra, i Cinesi il chu-ko-nu, i Giapponesi i samurai e i Mongoli i mangudai. Ora, dopo aver descritto tutti gli aspetti del gioco parliamo un po’ della grafica molto migliorata rispetto ad Age of Empires, mantiene sempre un motore in 2D, ma è senza ombra di dubbio più realistica. Il cosiddetto sistema rock – paper – scissor ( sasso – carta – forbice) è diventato molto più ricco e sofisticato, questa relazione si manifesta quando nel gioco sono presenti diverse unità militari, che risultano molto forti contro alcuni tipi di unità e molto deboli contro altre. Questa terminologia presa dalla morra cinese, serve a farci capire proprio questo concetto, ossia il sasso è molto forte contro le forbici, poiché le spezza, ma è debole contro la carta che lo avvolge; la stessa cosa si può dire per le unità militari, ad esempio il cavaliere con la spada è debole contro le unità da mischia provviste di armi lunghe, ma è forte contro le armi da lancio, quali le catapulte che colpiscono solo a distanza. Il sonoro ha avuto un salto di qualità in quanto sia gli effetti che la colonna sonora immergono completamente nella battaglia che si sta vivendo in quel momento, per non parlare dei commenti dei vari generali appartenenti alle differenti civiltà: ognuno col proprio accento e con una spiccata personalità. Purtroppo una pecca che ancora non è stata eliminata è il numero limitato di unità che si possono costruire. La longevità è molto elevata, sia per il giocatore singolo che è per il multiplayer, per cui si potranno trascorrere parecchie ore di divertimento, non solo grazie al numero di campagne presenti, ma anche per la possibilità di creare tanti scenari sempre diversi con un diverso grado di difficoltà. Il computer riesce a governare in maniera eccellente le civiltà contro cui ci prepariamo a combattere, rivelando un’ottima intelligenza artificiale.
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In conclusione posso affermare Age of Empires II the Age of King ha fatto dei notevoli passi in avanti, consentendo al giocatore di trascorrere parecchie ore di sano e puro divertimento. Lo consiglio vivamente a tutti coloro che sono appassionati del genere, e perché no, anche per chi non lo è.. potrebbe essere un’esperienza interessante. La pecca più grossa è riferita al gioco ed i manuali che sono in lingua inglese, per cui non è sempre facile comprendere tutte le situazioni ed i comandi. Gioco molto valido che ti permetterà di ripassare anche alcuni avvenimenti storici legati a grandi personaggi, rivestendo così anche un ottimo trampolino di lancio per lo studio della storia. Ora non mi resta che augurare a tutti buon divertimento!
By Rita


Voto finale: 90/100
Fortuna vostra che esisto...

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mammapina
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Re: RECENSIONE: AGE OF EMPIRES II: The Age Of Kings

Messaggio da mammapina »

Bravissima Rita.....complimenti davvero per questo capolavoro!!! bacbac
La vita è un videogioco...Le delusioni?..un livello da superare!!
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Puccina
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Re: RECENSIONE: AGE OF EMPIRES II: The Age Of Kings

Messaggio da Puccina »

Un altro capolavoro della nostra rita ;-)
Continua così ke vai davvero forte bacbac
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Electranovembre
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Re: RECENSIONE: AGE OF EMPIRES II: The Age Of Kings

Messaggio da Electranovembre »

Ecco un altro splendido lavoro di questa straordinaria donna.... Rita si vede proprio che questi giochi ti piacciono e che ci metti passione bacbac aa
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