Broken Sword 5 - La Maledizione del Serpente (RECENSIONE)

Le Recensioni delle Avventure Grafiche per PC.
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Electranovembre
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Broken Sword 5 - La Maledizione del Serpente (RECENSIONE)

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Per chi si affaccia da poco alla saga di Broken Sword: Broken Sword 5: The Serpent’s Curse è il quinto e ultimo capitolo (si spera solo per il momento) di un classico di questo genere, classico creato nel 1996 dal genio di Charles Cecil e Revolution Software, di cui lo stesso Cecil è il fondatore.
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Curiosità: La realizzazione di questo quinto capitolo è stata resa possibile grazie a una raccolta fondi indetta sulla famosa piattaforma kickstarter: proprio Cecil decise di chiedere aiuto ai fan della saga per raccogliere il denaro di cui necessitava la creazione del nuovo episodio della saga. La campagna si è conclusa positivamente con una raccolta di circa 800.000 dollari. Tuttavia, la cifra raccolta non ha permesso agli sviluppatori di rientrare nelle scadenze prefissate, infatti il titolo non solo giunge sul mercato in ritardo rispetto alle previsioni iniziali ma, purtroppo, è stato anche diviso in due episodi. Il motivo della scelta, spiegato dallo stesso Cecil, è dovuto alla precedente promessa, prima del secondo rinvio, di far uscire il gioco sul mercato entro Natale; per questo motivo, pur di far uscire almeno una prima parte entro quel periodo, ha deciso di dividerlo in due. Questo comporta, ovviamente, non poche reazioni negative da parte dei fan che hanno finanziato lo sviluppo del gioco, nonché dei giocatori di tutto il mondo che non vedevano l’ora di giocare a un nuovo intero capitolo della saga tutto in un colpo solo. Inoltre, con grande rammarico, nel primo capitolo non è stato possibile doppiare in italiano i personaggi, quindi dovremo “accontentarci” dei sottotitoli; ma pare che per il secondo episodio in uscita ci siano anche i doppiaggi nella nostra lingua (quindi per noi fan Italiani innamorati dello storico doppiaggio che vedeva Claudio Beccari ed Elda Olivieri nei panni dei due protagonisti, c’è da ben sperare).
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Broken Sword 5 – La maledizione del Serpente è una tipica avventura punta e clicca in terza persona (oggetti da raccogliere ed eventualmente da combinare, elementi dello scenario da esaminare, alcuni enigmi da completare, oggetti da utilizzare al fine di continuare il gioco e un inventario in cui verranno conservati gli elementi che raccoglieremo durante il proseguimento della storia) prodotta dalla Revolution Software capitanata da Charles Cecil. Durante una mostra in una Galleria di Parigi, un dipinto misterioso viene rubato. George e Nico si ritrovano, quindi, invischiati in questa nuova avventura, alle prese con un nuovo fitto e oscuro mistero. Con il procedere della storia, si renderanno conto che avranno a che fare con qualcosa di molto più grande di una rapina e un omicidio: George e Nico dovranno scongiurare il risveglio di antiche forze (non di certo dalla parte del bene) e una cospirazione antichissima. E’ impossibile parlare di questo quinto capitolo non facendo rimandi e collegamenti con il resto della serie, in questo caso prendendo a paragone soprattutto i primi due titoli della serie, sia per la natura del gioco che per l’aspetto bidimensionale da cui prende le mosse questo quinto capitolo. In particolare, questa nuova avventura pare essere fortemente una citazione del primo Broken Sword: The shadow of the Templars. Partendo dall’iniziale ambientazione parigina, dalla presenza di personaggi che già abbiamo avuto modo di incontrare, e dalla trama, arrivando fino alla grafica, il gioco (come suddetto) ha sicuramente molte cose in comune con il primo indimenticabile capitolo della serie. Ormai il 3D che aveva caratterizzato Broken Sword: Il Sonno del Drago e Broken Sword: l’Angelo della Morte, è solo un vecchio ricordo, si ritorna molto piacevolmente alla vera prima essenza della saga con il suo stile cartoonesco e bidimensionale (arricchito dai fondali realizzati in maniera superba, non a caso disegnati a mano ad acquerello). Insomma, un piacevolissimo e graditissimo ritorno di George e Nico, in questa nuova avventura in cui cimentarsi.
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(Prima parte rilasciata a Dicembre 2013) Broken Sword 5: La Maledizione del Serpente, ha come punto di forza la trama, in quanto propone una storia attraente ed interessante (anche se caratterizzata da un ritmo inizialmente lento). Ma andiamo per gradi. Questo nuovo capitolo della saga, si apre con una intro ambientata negli anni Trenta in Spagna: durante la Guerra Civile, i fascisti rubano un misterioso quadro chiamato La Maledicciò, apparentemente opera non di particolare valore, ai suoi proprietari: la famiglia Marqués. Dopo questa cutscene ci ritroviamo, come la tradizione di Broken Sword vuole, nell’incantevole Parigi dei nostri giorni: la celebre coppia protagonista della serie, George e Nico, si ritrovano nella Galleria Bleu Lizard dove è in atto l’inaugurazione della mostra organizzata dal critico Hector Laine. George è ora un agente assicurativo, la società per cui lavora si occupa, proprio tramite il nostro amato protagonista, dell’assicurazione della mostra; Nico, da buona giornalista, è incaricata di seguire l’evento. Di lì a poco la piccola Galleria d’Arte diventerà scenario del furto di un misterioso dipinto che è il protagonista indiscusso della storia: entra un uomo con il volto coperto da un casco, avente in mano un classico cartone per pizza da asporto da cui all’improvviso estrae una pistola; è intento a rubare un solo quadro della mostra, l’opera in questione è La Maledicciò. Henri, il proprietario della Galleria, tenta di impedirgli di portar via proprio quel quadro, allorché il rapinatore spara uccidendolo; dopodiché prende il quadro e scappa via. George e Nico decideranno di far luce sulla vicenda a prescindere dalle indagini e dagli ordini della polizia locale (dove ritroveremo anche il sergente Moue). Ben presto scopriranno che si trovano coinvolti in una vicenda che va ben oltre l’atto di rapina e di omicidio, ritrovandosi a non sapere di chi potersi fidare per arrivare a far luce sul complicato caso che coinvolge potenti forze oscure, nonché una cospirazione antichissima. Quest'avventura porterà George e Nico tra intrighi internazionali e misteriosi riti eretici, alla ricerca di una risposta all'antico mistero che si cela ne La Maledicciò. La trama è curata e ben strutturata, anche se risulta (come anticipavo a inizio paragrafo) lenta e un po’ fiacca nelle prime ore di gioco; questo perché succede ben poco e ciò che accade è tutto sommato prevedibile. In realtà il gioco attira maggiore interesse soprattutto nelle ultime fasi di questa prima parte. La vera nota dolente è che quando si arriva ad una fase cruciale della storia e si vorrebbe andare avanti con quella voglia insaziabile di sapere cosa succederà e come andrà a finire… il gioco si interrompe! Insomma, i titoli di coda arriveranno proprio quando gli eventi cominciano ad avere un senso, nonché dopo un bel colpo di scena. Questa scelta di dividere in due il gioco, proprio per quanto concerne la parte narrativa, non è di certo stata una scelta felice in quanto va inevitabilmente a spezzare quell’interesse, quel ritmo di gioco e di coinvolgimento che si era venuto a creare. Se non altro, c’è anche da dire che sicuramente rimane il desiderio di voler sapere come si evolveranno gli eventi nella seconda parte, e questo sicuramente è un bene per avere la volontà di aspettare la continuazione del gioco. Venendo ai personaggi, non si può dire che abbiano una caratterizzazione profonda, o meglio, per chi non conosce la serie, è alquanto ardua l’impresa di capire i trascorsi che coinvolgono George e Nico.
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La direzione artistica del fondatore di Revolution Software, Charles Cecil, regala un profilo grafico davvero interessante e superbo; infatti, questa nuova avventura, si presenta con un comparto grafico ben curato e molto piacevole da guardare e riguardare. Gli ambienti, in 2D, sono stati realizzati in maniera eccellente, disegnati a mano e ricchi di dettagli che portano ad una vera e propria estasi visiva; forse è proprio negli ambienti che meglio si respira l’atmosfera che si respirava ne Il Segreto dei Templari, inoltre c’è un piacevolissimo richiamo alla Parigi della Belle èpoque. I personaggi, in 3D, sono costruiti attraverso modelli poligonali colorati tramite la tecnica del cell shading con un risultato molto gradevole (inevitabilmente ricordano le avventure di Pendulo Studios come ad esempio Runaway). Sicuramente l’essenza dello stile e del tratto rimangono alquanto fedeli a quello del primo grande capitolo della saga. Abbastanza buone anche le animazioni, anche se un po’ ripetitive. C’è da segnalare che a volte i movimenti dei personaggi sono un po’ legnosi. Sicuramente sono da rimpiangere le animazioni che avevamo nei primi Broken Sword in cui venivano piacevolmente mostrate tutte le azioni di George e Nico nella loro interezza. Il motore grafico è davvero efficiente, infatti bastano circa cinque secondi dall’avvio su desktop al caricamento della zona di gioco. Il gioco, inoltre, risulta perfetto su ogni piattaforma, in particolare sui più recenti dispositivi touch dove risulta molto fluido ed intuitivo.
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Per quanto riguarda il comparto audio, la Revolution ci offre una colonna sonora non particolarmente incisiva ma tutto sommato funzionale ai fini della narrazione: forse in alcuni tratti è più coinvolgente, in altri meno, ma tutto sommato è buona nel complesso. Il doppiaggio, in inglese, è davvero di buona fattura (come scritto in precedenza, pare proprio che ci sarà anche il doppiaggio in italiano per la seconda parte di Broken Sword 5). Invece, la traduzione in italiano dei sottotitoli non è particolarmente eccellente, infatti nei sottotitoli ci sono spesso imprecisioni ed errori grammaticali. I dialoghi di per sé sono un po’ lenti, e in molti casi si ha l’impressione che varie battute siano state inserite per allungare il brodo, per dare l’impressione che il gioco sia più ampio e articolato di quanto realmente sia. Proprio per la lentezza dei dialoghi, è probabile che il giocatore comincerà a skippare insistentemente con il mouse le battute (fortunatamente c’è questa possibilità), anche se bisognerà aspettare la fine dell’animazione (che non è proprio immediata) per proseguire. In definitiva, nel comparto audio, l’impressione è che si sarebbe potuto fare qualcosa in più.
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Per quanto riguarda la parte del gameplay, quindi entrando nel vivo del gioco, si può affermare che Broken Sword 5: La Maledizione del Serpente ha un carattere tradizionale, da pura e classica avventura grafica. Infatti, ci troviamo di fronte ad una classica interfaccia dove abbiamo accesso a menu, opzioni, aiuti e il classicissimo e indispensabile inventario in cui conserveremo gli oggetti che raccoglieremo durante il proseguimento dell’avventura. Come detto anche nell’introduzione, avremo a che fare con oggetti da raccogliere e da combinare (quando e se necessario), elementi dello scenario da esaminare, enigmi da completare, oggetti da utilizzare al fine di continuare il gioco. Spendendo qualche ulteriore parola sull’inventario, questo è gestito in modo molto semplice ed intuitivo ed è posto come barra sulla parte inferiore dello schermo (c’è la possibilità di poter scegliere tra uno stile moderno e uno più classico per quanto concerne l'aspetto dell’inventario e dei sottotitoli). Più di una volta sarà la giusta interazione tra un oggetto e un determinato personaggio a far proseguire nell’avventura; tutto ciò è reso più intuitivo dal fatto che gli oggetti raccolti, una volta iniziata una discussione con un personaggio, compariranno tra le possibili opzioni di dialogo, generando spesso situazioni umoristiche. Come è successo anche nei precedenti titoli, a seconda della situazione controlleremo George o Nico, anche se il primo verrà utilizzato molto più frequentemente della seconda.
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Il gioco prevede vari enigmi (sempre coerenti) di impronta logica che bene si amalgamano nello sviluppo della trama: nonostante siano abbastanza semplici ed immediati (complessivamente si tratta di enigmi e rompicapo di livello medio). I vari enigmi che ci troveremo ad affrontare non sono mai noiosi o ermetici, anzi: perlopiù consistono nel comprendere quale sia l’obiettivo e come raggiungerlo con gli oggetti da noi raccolti e che sono a nostra disposizione, nonché con le informazioni ricevute dai personaggi con i quali abbiamo interagito. La maggior parte di essi si basano sul ragionamento logico, dove le conoscenze di base, ad esempio sulla fisica, si possono rivelare molto utili. Inoltre, ogni rompicapo è vissuto dal giocatore attraverso un’interfaccia che lo vede alle prese con quest’ultimo in prima persona, “obbligandoci” a concentrare tutte le nostre forze su di esso. Avremo, poi, l’immancabile interazione con personaggi secondari e l’esplorazione delle varie location (che sono ben poche se ripensiamo a tutte quelle che hanno caratterizzato i precedenti titoli).
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I difetti che fanno a cazzotti con la piacevole trama e la gradevolissima interfaccia grafica sono in primis quelli relativi alla difficoltà: Broken Sword ha sicuramente concentrato sempre le sue forze in primis sulla giocabilità fluida al fine di godersi al meglio la storia; qui, però, è tutto molto semplice, come non mai. Scordiamoci, quindi, i primi Broken Sword perché in questo titolo non sarà un’impresa lo sbloccarsi, bensì lo sarebbe rimanere bloccati (almeno per gli avventurieri più audaci). Infatti ogni qual volta accediamo a una nuova location, siamo obbligati a rimanervi fino a quando non avremo risolto tutti gli enigmi al suo interno, o finché non ne avremo carpito ogni ”segreto” a noi utile per proseguire. Come se non fosse già tutto abbastanza semplice, è stata inserita anche l’opzione cellulare: se in svariati punti del gioco avremo una qualche difficoltà, potremo telefonare al personaggio non giocante per ricordarci il nostro obiettivo. In più il gioco è attrezzato di un sistema di aiuti che semplifica ulteriormente il tutto (sistema che è possibile disattivare dalle impostazioni o, semplicemente, non consultandolo): se mai ci si ritroverà bloccati, è possibile far riferimento al tasto degli aiuti, i quali consistono in un sistema di suggerimenti che suggerirà, appunto, cosa fare; nello specifico, avrete la possibilità di leggere degli indizi sempre più espliciti fino a che non vi verrà detto praticamente cosa fare o cosa cercare. Fortunatamente, gli hot-spots (raffinatamente posizionati) non vengono segnalati a schermo, lasciandoli trovare al giocatore. In sostanza, il gioco è divertente ed è complessivamente bello e piacevole da giocare, contraddistinto da del sano umorismo; è ben sviluppato e nonostante la lentezza iniziale, il gioco riesce comunque ad appassionare il giocatore.
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Per concludere, con questa prima parte di Broken Sword 5: La Maledizione del Serpente c’è l’evidente e mai negato desiderio di tornare al carattere dei primi due capitoli della saga (non mancano, come evidenziato, le innumerevoli citazioni per solleticare la nostalgia degli appassionati). L’esperienza di gioco è sicuramente soddisfacente, nonostante qualche piccolo bug tecnico (che è umanamente possibile e comunque nulla di grave). I due protagonisti presentano, come sempre, un’affascinante e coinvolgente sintonia, alchimia e ironia. Sicuramente, però, il gioco non eccelle rispetto alle grandi aspettative che si erano create: ci si sarebbe aspettati qualcosina in più da un titolo del genere, che ha la responsabilità di continuare una grande saga, nonché una pietra miliare del genere. Nonostante ciò, gli amanti della saga saranno più che soddisfatti di poter vivere una nuova avventura appassionante con i sempre unici George e Nico. E’ impossibile dare un oggettivo giudizio senza prima assaporare la seconda parte del gioco, nella speranza di tanti colpi di scena che riescano a stupire e ad appassionare ancora di più il giocatore.

Insomma, attendiamo con ansia il seguito!

Intanto, consiglio vivamente l’acquisto di questo gioco.

Voto: 80/100

Recensione by KreativeX


Requisiti minimi di sistema (PC):
OS: Windows XP
Processor: 1.6 GHz
Memory: 1 GB RAM
Graphics: 256 MB
Hard Drive: 3 GB di spazio disponibile

Gioco disponibile anche per le seguenti piattaforme: Mac, Android, iOS e PS Vita

Si ringrazia la Revolution Software per l'invio del gioco.[/size][/font]
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Niki
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da Niki »

Da amante della saga, chiaramente non mi sono lasciato sfuggire questo titolo, lo aspettavo....
anche se manca ancora la seconda parte.
Non l'ho ancora fatto per cui, ho letto con molto piacere questa bella recensione. ;-)
Grazie KreativeX. ;-)
la verità e là fuori, ma non fidatevi di nessuno...

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Giuseppe
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da Giuseppe »

Complimenti KreativeX. Recensione notevole.
Fortuna vostra che esisto...

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KreativeX
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da KreativeX »

Grazie a tutti voi...
Sono felice che abbiate apprezzato la mia recensione... :sud)
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Raindog
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da Raindog »

Complimenti Kreativex per la chiara e approfondita recensione! campione123456767

Per provare il gioco però non se ne parla fin quando non rilasceranno anche la seconda parte :cry:
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KreativeX
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da KreativeX »

Complimenti Kreativex per la chiara e approfondita recensione! campione123456767

Per provare il gioco però non se ne parla fin quando non rilasceranno anche la seconda parte :cry:
Fai benissimo!!! :razz:
Comunque, ti ringrazio... :mrblue:
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davidwilding
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da davidwilding »

Lavoro superbo,cosi come precedentemente avevi già fatto per la soluzione del gioco stesso...posso dire che pur restando con l'acquolina in bocca per sapere come andrà a finire a me la prima parte è piaciuta molto riportando Broken Sword ai vecchi livelli ed anche se in inglese con sottotitoli non mi è dispiaciuto affatto giocarci ciaociaoci
Per Kreativex eusaclap eusaclap eusaclap
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KreativeX
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da KreativeX »

Lavoro superbo,cosi come precedentemente avevi già fatto per la soluzione del gioco stesso...posso dire che pur restando con l'acquolina in bocca per sapere come andrà a finire a me la prima parte è piaciuta molto riportando Broken Sword ai vecchi livelli ed anche se in inglese con sottotitoli non mi è dispiaciuto affatto giocarci ciaociaoci
Per Kreativex eusaclap eusaclap eusaclap
Si hai ragione... Alla fine è un gioco che merita...
Però, haimè, qualche piccola pecca c'è e si deve citare in maniera obiettiva... :razz:
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Adriano
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da Adriano »

Mi unisco ai complimenti per la recensione a KreativeX! eusaclap
Precisa, chiara ed esaustiva. fonzie12345 Grazie!
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Dott JEKILL e Mr HYDE
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Re: RECENSIONE: Broken Sword 5-La Maledizione del Serpente

Messaggio da Dott JEKILL e Mr HYDE »

Caspiterinaaaa!!,.. da amante della saga, chiaramente non mi lascerò sfuggire questo titolo, lo aspetterò con infinita pazienza con la speranza di acquistare tutta l'avventura in unica soluzione, non a rate. :roll:

Complimenti ho letto la recensione... è piena di particolari e senza inutili fronzoli. eusaclap

HYDE
eusafischio
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