The Raven (RECENSIONE)

Le Recensioni delle Avventure Grafiche per PC.
Avatar utente
Electranovembre
Amministratore
Messaggi: 10689
Iscritto il: 05/03/2009, 21:00
Mi piace ricevuti: 3 volte

The Raven (RECENSIONE)

Messaggio da Electranovembre »

Immagine
In breve:
Anni Sessanta: a sconvolgere l’Europa c’è un misterioso ladro di opere d’arte (insomma, un ladro che si tratta più che bene), creduto morto, chiamato non a caso The Raven (letteralmente Il Corvo). Nel mirino del Corvo vi è un leggendario zaffiro chiamato Occhio della Sfinge. A caratterizzare questa bell’avventura, ci saranno un interessante viaggio sull’Oriente Express (ci ricorda qualcosa?) e una crociera con tanto di misterioso delitto. Insomma, partendo dalla Svizzera approderemo in Egitto, e proprio in questo viaggio verrà trasportato il preziosissimo zaffiro con tanto di autorità a sorvegliarlo. Il protagonista che interpreteremo è il simpatico agente Zellner (anche se in un capitolo avremo la possibilità di interpretare il ladro stesso). The Raven: Legacy of a Master Thief è un'avventura grafica in terza persona e in 3D sviluppato da King Art Games. Ha dalla sua un’interessate atmosfera che si mixa con vari elementi sopraccitati che rendono il gioco alquanto piacevole ed avvincente; ma, ovviamente come vedremo, ci sono PRO e CONTRO. L'uscita del gioco è divisa in 3 capitoli: The Eye of the Sphynx (23 luglio 2013), Ancestry of Les (27 agosto 2013) e A Murder of Ravens (24 settembre 2013).
Immagine Trama:
Il gioco si incentra su un misterioso ladro di opere d’arte, chiamato The Raven (Il Corvo) che tutti credevano morto. Riapparirà quando le sue intenzioni si incentreranno nel rubare un preziosissimo zaffiro chiamato Occhio della Sfinge. Protagonista indiscusso della storia (ladro a parte), sarà l’agente svizzero Anton Jakob Zellner, che non rispecchia affatto i tratti somatici del tipico protagonista: in sovrappeso, con un’età che si aggira intorno ai 55, quasi del tutto calvo con tanto di folti baffi. Si potrebbe paragonare per alcuni tratti al mitico Poirot. Zellner si trova a viaggiare da Zurigo sull’Oriente Express in veste ufficiale; proprio su questo treno verrà trasportato, con tanto di autorità, l’inestimabile zaffiro con destinazione Il Cairo: qui conosceremo gli altri personaggi di questo avvincente giallo. Immancabile tra i personaggi che si trovano su un’Oriente Express, la presenza di una scrittrice di gialli che richiama la celebre figura di Agatha Christie. Questa figura viene ricordata da un’anziana scrittrice di gialli, Lady Clarissa Westmacott, che viaggia proprio a bordo dell’Oriente Express e di cui Zellner è un grandissimo lettore. Zellner si ritroverà, al di fuori di ogni calcolo, nel bel mezzo di due missioni importanti da compiere: la prima sarà quella di aiutare il famoso ispettore Nicolas Legrand (che credeva di aver ucciso The Raven e proprio per questo aveva riscosso grande successo) a difendere l’Occhio della Sfinge, in viaggio verso il Cairo per una mostra, e la seconda sarà dimostrare il proprio valore a Legrand che inizialmente lo reputa un agente di second’ordine. Da cosa è stato risvegliato il mito di questo famoso ladro? Poco tempo prima del viaggio in cui si trova Zellner, qualcuno con la stessa maschera di The Raven aveva rubato al British Museum di Londra il gioiello gemello di quello diretto al Cairo. Quindi non può che essere scontato il fatto che ora il ladro si trovi sulle tracce dell’altro gioiello. Se la piuma nera, che è solito lasciare come firma sulla scena del crimine, dovrebbe confermare a prim’occhio che si tratti proprio di The Raven, il modus operandi (per dirla alla Law and Order) non coincide: infatti, questo ladro è violento e non ha nessuno scrupolo ad uccidere. Una trama abbastanza intricata, non semplice da raccontare, che gli sviluppatori sublimano con grande sapienza. Come se non bastasse, ad ogni risposta sorgono mille nuove domande. Tornando a Zellner e alla storia, a viaggio sull’Oriente Express terminato (a voi l’onore di scoprire in che modo), ora il gioiello nonché i vari protagonisti dovranno imbarcarsi per il Cairo. Anche se Zellner si rivela fondamentale, Legrand non vuole assolutamente che si imbarchi; nonostante ciò, il testardo agente svizzero, dal passato che la King Art Games non ci rivela, decide di salire a bordo della nave di nascosto per proseguire questa avventura. Come detto poco fa, ci viene rivelato ben poco su Zellner, a parte che è assillato e annoiato dalla quotidianità e che prende delle pillole per il cuore, non sappiamo molto altro. Grazie alla grande quantità di interazioni che ci saranno tra Zellner e gli altri personaggi possiamo scoprire tratti del suo carattere, nonché quello dei suoi interlocutori. Il più rilevante è l'ispettore Legrand, un uomo inflessibile e distaccato, ma corroso dentro da un dubbio che potrebbe da un momento all’altro far scoppiare la sua sicurezza di facciata. Infatti, come sopra accennato, l'ispettore deve la propria fama all'uccisione di The Raven, ma ora che proprio quest’ultimo pare essere tornato sulle scene, Legrand diventa ossessionato dall'idea di catturarlo. I dialoghi sono al centro di The Raven: Legacy of a Master Thief e occupano un buon 70% del tempo di gioco. Molto interessante è di avere occasione di conoscere i vari personaggi che saliranno sulla nave, e che precedentemente erano sul treno (anche se successivamente se ne aggiungeranno altri). Potremo metterli alla prova, indagare sulle loro storie e sospettare di loro quando un colpo di scena scompiglia l’andamento della storia. Il problema che veramente taglia le ali a The Raven: Legacy of a Master Thief, tra le altre cose, è che siamo di fronte a un intrigo poliziesco avvincente, caratterizzato da situazioni di pericolo che però abbiamo tutto il tempo di risolvere e di assassini in libertà di cui non si sente mai la minaccia.
Immagine Grafica:
Avrete notato che The Raven: Legacy of a Master Thief è stato realizzato da KING Art Games con personaggi e sfondi tridimensionali. Quindi si tratta di un’avventura grafica in 3D e in terza persona. I personaggi e l’ambiente risentono della mancanza di una direzione artistica riconoscibile, soprattutto per quanto riguarda gli scenari. Gli ambienti sono, comunque, dettagliati e ricchi di oggetti scelti con cura. Ad esempio, il laboratorio di Legrand e la cabina della baronessa sono sicuramente molto convincenti. Molto interessante è la luce e i colori che troviamo sulla nave e che portano a farci immaginare i tipici odori del mare. Manca “quel tocco in più” che faccia gustare maggiormente gli occhi alla visone dei vari scenari. Un problema riguarda il fatto che ci viene negato l'accesso alla maggior parte delle aree comuni sottocoperta sulla nave. Qualche schermata in più poteva solo dar piacere ed avrebbe risolto la fastidiosa sensazione di sbattere contro “barriere invisibili sollevate dagli sviluppatori”. Per quanto riguarda i personaggi, hanno delle buone fattezze e caratterizzazioni somatiche, anche se peccano un po’ nelle animazioni che, per quanto siano discrete, non rendono bene l’idea nei volti: le loro facce sono prive dell'emozione che trasmette invece l'eccellente doppiaggio.
Immagine Sonoro:
Per quanto riguarda il comparto audio, ci ritroviamo con una colonna sonora che evoca anni passati, dato che la storia si svolge negli anni Sessanta, e sicuramente non dispiace, anzi, ci troviamo di fronte ad un'eccellente musica orchestrale. Il doppiaggio, in inglese, è davvero ottimo (solo i testi sono in italiano): non c'è che dire, è molto raro ascoltare così tante interpretazioni riuscite di personaggi diversi tra loro per età e condizione sociale. Una pecca è che i dialoghi, per il procedere della storia, hanno ritmi un po’ lenti, e dopo un po’ potrebbero annoiare, anche se sono fondamentali per il progredire della trama. In definitiva, nel comparto audio, l’impatto non è affatto deludente, anzi (peccato che non ci sia anche il doppiaggio italiano, forse avrebbe reso tutto un po’ meno lento).
Immagine Gameplay:
Nel gioco vi troviamo l'interfaccia classica dei punta e clicca, benché semplificata. La longevità del gioco è indiscutibile: un solo episodio lo si smaltisce in circa otto ore, se non di più. Cosa interessante è che vestiremo anche i panni del ladro in questione, oltre che del nostro caro agente Zellner. Abbiamo detto che la gran parte del gioco è caratterizzata da dialoghi, che se da una parte sono interessanti, d’altra parte tirandola per le lunghe tendono un po’ ad annoiare. Un’altra piccola pecca, forse, è che durante i dialoghi non dovremo fare altro che esaurire le opzioni di dialogo; fortunatamente il suono di una matita che sta scrivendo sul taccuino di Zellner, ogni volta che verranno forniti indizi utili, darà sicuramente un senso di estrema curiosità tanto da aver voglia di andare subito a sfogliare il suddetto taccuino per vedere come progrediscono le indagini. I giocatori amanti di puzzle ed enigmi, resteranno probabilmente scontenti: gli enigmi in The Raven: Legacy of a Master Thief sono infatti molto semplici per un giocatore inesperto, figuriamoci per un avventuriero professionista. Degno di nota, però, è che non sono enigmi che vanno a cadere nel banale. Infondo, più che come sfide d’intelligenza del giocatore, questi devono essere interpretati come prove di “abilità” per Zellner e proprio per questo li ritroviamo ben amalgamati nel flusso degli avvenimenti. Gli enigmi si rivelano sempre logici: la maggior parte degli oggetti va usata in maniera appunto logica, cioè rimarrà molto in linea con la propria natura e non, come i punta e clicca ci insegnano, in maniera più immaginativa. Quindi, una fionda sarà utile per rompere qualcosa, delle pinzette per afferrare un oggetto incastrato e così via. Un sicuro pregio del gioco (ma dipende dai punti di vista) è che vedremo Zellner compiere tutte le azioni necessarie senza “scorciatoie magiche”, quindi avremo una grande verosimiglianza. Ovvero, se deve usare un oggetto pesante lo solleverà e, alla fine dell’azione, lo riporrà. Di certo non se lo metterà in tasca come capita in moltissime avventure grafiche. Inoltre, c’è un sistema di punteggio che va a premiare i giocatori che non faranno ricorso al sistema di suggerimenti (ovviamente presente) o all’icona che dà la possibilità di evidenziare “i punti di interazione”. In caso ci si trovi bloccati, è possibile spendere i punti acquisiti risolvendo gli enigmi. In più, ogni puzzle risolto comporta un bel passo avanti nella storia. Infondo, sempre più avventure grafiche si avvalgono di una storia avvincente che lasciano ben poco spazio alla soluzione di enigmi complicati, per non svigorire il ritmo della trama.
Immagine Conclusioni:
Tirando le somme, il gioco si rivela abbastanza apprezzabile: enigmi facili, è vero, ma si è comunque di fronte ad una storia dai toni molto interessanti. Ci ritroviamo con una grande qualità multimediale, qualità che forse non è sufficiente a non far notare alcune lacune del gameplay e della trama. Vi sono comunque aspetti molto interessanti che fanno di quest’avventura grafica un’esperienza tutto sommato molto godibile. Per concludere, mancano alcune finezze, sia nella storia che nel comparto tecnico, che tolgono un po’ di smalto ad una produzione altrimenti oserei dire ottima.
Sicuramente consiglio l’acquisto di questo gioco.
Voto: 79/100
Recensione by KreativeX

Requisiti minimi di sistema (PC):
Sistema Operativo: Windows XP/Vista/7/8
Processore: Intel Pentium 4 @ 2.0 GHz / AMD Athlon XP 2200+
RAM: 2 GB
Memoria: 256 MB
Scheda Grafica: nVidia GeForce 6600 / ATI Radeon X1300
Audio: DirectX Compatible
DirectX: 9.0c
Immagine
Avatar utente
Adriano
Messaggi: 2159
Iscritto il: 04/07/2012, 19:50
Ha espresso il “Mi piace”: 1 volta

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da Adriano »

Recensione esaustiva, molte grazie Creative! :bisb)
Avatar utente
KreativeX
Messaggi: 498
Iscritto il: 19/10/2013, 20:14

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da KreativeX »

Spero la mia recensione possa rendere giustizia al gioco... :roll:
Avatar utente
davidwilding
Messaggi: 5576
Iscritto il: 18/04/2009, 23:11
Ha espresso il “Mi piace”: 8 volte
Mi piace ricevuti: 1 volta

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da davidwilding »

:bisb) Caspita che brava Kreative,pur sapendolo rimango sempre piacevolmente colpito dai tuoi lavori bancorn Grazie bacbac
Avatar utente
KreativeX
Messaggi: 498
Iscritto il: 19/10/2013, 20:14

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da KreativeX »

:bisb) Caspita che brava Kreative,pur sapendolo rimango sempre piacevolmente colpito dai tuoi lavori bancorn Grazie bacbac
Molto, molto gentile! :oops:
Avatar utente
Niki
Messaggi: 6386
Iscritto il: 19/05/2009, 14:15
Ha espresso il “Mi piace”: 48 volte
Mi piace ricevuti: 26 volte

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da Niki »

Recensione stupenda eusaclap non ho parole. bacbac
la verità e là fuori, ma non fidatevi di nessuno...

Immagine
Avatar utente
Giuseppe
Amministratore
Messaggi: 4619
Iscritto il: 02/03/2009, 15:20
Ha espresso il “Mi piace”: 25 volte
Mi piace ricevuti: 60 volte

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da Giuseppe »

Bravissima. Ottimo articolo!
Fortuna vostra che esisto...

Immagine Immagine
Avatar utente
KreativeX
Messaggi: 498
Iscritto il: 19/10/2013, 20:14

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da KreativeX »

Non fatemi arrossire... :oops:
Sempre troppo buoni... :roll:
Avatar utente
Raindog
Messaggi: 1754
Iscritto il: 14/08/2011, 12:43

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da Raindog »

Gran bella recensione!
C'è molto da imparare dalle tue accurate analisi.
I miei complimenti! Brava! shalommmmmm
Avatar utente
KreativeX
Messaggi: 498
Iscritto il: 19/10/2013, 20:14

Re: RECENSIONE: The Raven

Messaggio da KreativeX »

Così però mi fate davvero imbarazzare! :mryellow: :oops:
Grazie davvero di cuore a tutti per i complimenti... :roll: :mryellow:
Rispondi